Un minatore sudafricano ha perso il lavoro dopo aver dato una “giocosa” pacca sul fondoschiena a una collega, che lo ha accusato di mancanza di rispetto. Il gesto ha portato alla risoluzione del suo contratto presso la miniera in cui era impiegato e a un successivo contenzioso legale.
John Sephton, il lavoratore coinvolto, ha intentato una causa per diffamazione contro il gruppo minerario Anglo American, che gli ha vietato l’accesso ai suoi siti, e contro la stessa collega che lo ha denunciato. Ha inoltre chiesto un risarcimento alla società subappaltatrice per cui lavorava, sostenendo che quest’ultima si fosse piegata alle richieste del gruppo minerario. Dalla stampa locale si apprende che il Tribunale di Gauteng, a Johannesburg, ha respinto la sua richiesta. Sephton ha successivamente presentato ricorso dinanzi a una giuria di tre giudici, ma il verdetto è stato nuovamente sfavorevole.
Sephton lavorava come idrologo per una società subappaltatrice presso il gruppo minerario Anglo American. Il giorno dell’accaduto, stava parlando con un collega all’ingresso dell’area di lavoro. Aveva con sé la borsa del pranzo, dotata di una tracolla, e, secondo la sua versione, in modo scherzoso l’ha fatta oscillare mentre passava vicino alla collega, colpendola sui glutei.
La giudice Denise Fisher, che ha redatto la sentenza d’appello, ha riconosciuto che il gesto non fosse intenzionalmente offensivo, ma ha sottolineato che dal punto di vista della lavoratrice è stato percepito come inappropriato e offensivo.
La donna ha testimoniato di aver vissuto l’episodio come una mancanza di rispetto e ha presentato un reclamo ai sensi della politica di Anglo contro le molestie sul posto di lavoro. Di conseguenza, Sephton è stato interdetto dall’accesso alla miniera per due mesi, mantenendo però lo stipendio. Il caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di lavoro in Sudafrica.
Sudafrica, licenziato per una pacca sul sedere di una collega
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