Le forti piogge che ieri hanno colpito la capitale del Kenya, Nairobi, hanno causato la morte di tre persone e lo sfollamento di centinaia di residenti. Secondo i media locali, una donna e i suoi due figli sono rimasti uccisi a Mathare, nel sobborgo di Phase 4, a causa del crollo di un muro della loro abitazione provocato dalle piogge torrenziali abbattutesi sulla capitale nel pomeriggio. La polizia ha riferito che due delle vittime sono morte sul colpo, mentre la terza è deceduta durante il trasporto in ospedale.
Le autorità hanno comunicato che oltre 500 famiglie sono state costrette ad abbandonare le loro case negli insediamenti informali di vari sobborghi popolari della capitale keniana. Le squadre di emergenza, intervenute in diverse aree, hanno invitato i residenti alla massima prudenza, anche perché il Dipartimento meteorologico del Kenya ha lanciato ieri sera un nuovo allarme, prevedendo che le piogge continueranno almeno fino al 28 aprile. Le precipitazioni interesseranno anche altre regioni del Paese.
I residenti hanno diffuso sui social media video e foto che mostrano veicoli e abitazioni travolti dalle acque, con le strade trasformate in veri e propri torrenti impetuosi. Molti utenti hanno criticato il governo e il governatore della Contea di Nairobi per non aver adeguatamente aggiornato i sistemi di drenaggio, denunciando promesse disattese e la mancata realizzazione di infrastrutture fognarie nei quartieri informali, ormai divenuti veri e propri slum di cemento. Una situazione che si ripete con allarmante regolarità.
Le piogge sono iniziate nella notte tra lunedì e martedì, rivelandosi da subito particolarmente intense. Alcuni cittadini hanno riferito di essere stati svegliati dall’arrivo dell’acqua nelle prime ore della notte, riuscendo a salvare solo i bambini, mentre i loro beni venivano trascinati via. Gli abitanti di alcuni slum hanno lanciato l’allarme per il rischio di un ulteriore peggioramento della situazione e per la possibile diffusione di malattie, causata dall’afflusso di rifiuti industriali e materiali nocivi.