Zimbabwe, l’appello degli infermieri alle prese con una grave crisi sanitaria

di claudia
medici

La Zimbabwe Nurses Association (Zina) ha lanciato un appello urgente al governo affinché intervenga per risolvere la profonda crisi che affligge il settore sanitario del Paese. Come riporta il sito newzimbabwe.com, l’associazione denuncia bassi salari, grave carenza di personale e mancanza di attrezzature mediche e beni di prima necessità.

Il presidente della Zina, Enock Dongo, ha dichiarato che gli infermieri vivono al di sotto della soglia di povertà, con stipendi di appena 240 dollari più un importo aggiuntivo in ZiG equivalente a 150 dollari. Questa situazione, secondo Dongo, impedisce agli infermieri di soddisfare i bisogni primari come l’istruzione dei figli, l’acquisto di cibo e vestiario, e persino il trasporto per recarsi al lavoro.

La Zina ha sollecitato il governo a rivedere urgentemente gli stipendi degli infermieri portandoli ad almeno 840 dollari, cifra che riflette il tasso di cambio precedente all’ottobre 2018. Dongo ha sottolineato anche la grave carenza di attrezzature e risorse mediche negli ospedali, che porta spesso l’opinione pubblica a incolpare ingiustamente gli infermieri per l’inadeguata assistenza ai pazienti. Le condizioni di lavoro nelle strutture pubbliche sono definite pessime, con edifici fatiscenti e una cronica carenza di personale che porta a un rapporto infermiere-paziente insostenibile (fino a 1:30 in alcuni reparti).

L’associazione ha chiesto al governo di assumere urgentemente nuovo personale e di valutare la reintroduzione di accordi di supplenza. La Zina ha inoltre espresso preoccupazione per il ritardo nel rilascio dei titoli accademici a oltre 4.000 infermieri neolaureati, impedendo loro di trovare lavoro. Dongo ha definito questa situazione una “palese violazione del loro diritto di scegliere il datore di lavoro” e ha chiesto l’immediata consegna dei documenti necessari.

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