È a Washington, sotto la mediazione degli Usa, che la Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e il Ruanda hanno firmato una dichiarazione di principi, considerata un passo importante per il rilancio del processo di pace nell’est congolese.
Come per il documento firmato a Doha da Rdc e ribelli dell’M23 (sostenuti dal Ruanda), non si tratta ancora di un accordo di pace, ma di una dichiarazione che definisce un quadro, una base, per una bozza preliminare di accordo prevista per il 2 maggio.
In questo documento, i due Paesi si impegnano a non sostenere più i gruppi armati non statali. Sebbene la dichiarazione non li menzioni espressamente, secondo gli esperti si tratta dell’Afc-M23 per il Ruanda e delle Fdlr per la Rdc.
Tra i punti chiave, il reciproco riconoscimento della sovranità e dell’integrità territoriale. Si tratta di una questione delicata, poiché Kinshasa ha sempre considerato l’attuale conflitto un’aggressione esterna e i rapporti degli esperti delle Nazioni Unite indicano la presenza di almeno 4.000 soldati ruandesi sul suolo congolese dalla ricomparsa dell’M23, un’affermazione che Kigali nega categoricamente.
Da parte sua, il Ruanda accusa le Fardc, l’esercito congolese, di collaborare con le Fdlr, un gruppo armato ostile a Kigali, e sottolinea che il suo territorio ha subito più di trenta attacchi dal 1997, di cui più di venti dal 2018.
Un altro punto fondamentale – riporta Rfi – è la cooperazione economica e mineraria. Kinshasa e Kigali mirano a regolamentare lo sfruttamento delle risorse naturali, rafforzare la trasparenza e attrarre investimenti reciprocamente vantaggiosi, in particolare dagli Stati Uniti. L’obiettivo dichiarato è quello di trasformare l’economia regionale basandosi sui meccanismi esistenti.
Infine, la dichiarazione prevede di facilitare il rientro di sfollati e rifugiati. Il Ruanda afferma di ospitare attualmente almeno 100.000 rifugiati congolesi.
Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti, si è congratulato per questo traguardo, mentre il Qatar lo definisce “un passo avanti positivo e importante per promuovere la stabilità e la pace nella regione”.