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Edizione del 12/07/2025

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    ARCHIVIO ARTICOLINEWS

    23/01/2015 – Tunisia – Lo shale gas per risparmiare sulla bolletta

    di AFRICA 23 Gennaio 2015
    Scritto da AFRICA

    La Tunisia ha l’ambizione di arrivare a soddisfare il 30 per cento della sua spesa energetica grazie alle rinnovabili e di ridurre della metà il costo dell’elettricità entro il 2030, ma come farlo rimane un problema di non facile risoluzione. Il modello di produzione e di consumazione in Tunisia, secondo la Banca Centrale tunisina, rimane infatti ancora prigioniero delle energie fossili ed è anche la causa principale dell’aumento del deficit corrente della bilancia energetica. Il gas naturale attualmente rappresenta oltre il 50% del mix energetico di cui fa uso il Paese per soddisfare i suoi bisogni energetici, sia per la facile accessibilità alla risorsa (via Algeria) che per la sua convenienza nel produrre elettricità, ma da tempo tutte le opzioni alternative, (acquisto di carbone, rinnovabili, shale gas) sono al vaglio. Aumentare la porzione di rinnovabili come l’eolico ed il solare presenta tuttavia ancora notevoli problemi di natura tecnica ed altri legati all’intermittenza delle fonti.

    Di qui la sempre piu’ forte richiesta degli esperti del settore di usare lo shale gas che, secondo uno studio della Energy Information Administration americana, dovrebbe trovarsi nel bacino di Ghadames in quantità stimabili in circa 650 miliardi di metri cubi. Ma la sua estrazione tramite fracking è anche causa di polemiche e critiche da parte degli ambientalisti che si oppongono all’eventualità di apertura dei pozzi di eplorazione. Il ministro dell’Industria tunisino Kamel Ben Naceur a La Presse ha dichiarato che è necessario aprire un dibattito serio e responsabile sullo sfruttamento di risorse non convenzionali, come lo shale gas estratto tramite la tecnica del fracking, perché tutti i dati finora apportati come argomento contrario sono stati raccolti tramite ricerche su internet e che è sua intenzione raggruppare un gruppo di esperti al ministero per avviare un dibattito lontano da posizioni di parte. Una volta escluso il ricorso al nucleare e considerato il momento di criticità vissuto dalla situazione delle concessioni di esplorazione e sfruttamento dei pozzi petroliferi nel paese, il ministro ritiene un opzione percorribile quella dello sfruttamento dello shale gas, considerato che la tecnica del fracking viene usata dagli anni 40, anche se per altri fini specifici, e che il problema piuttosto nasce dalla confusione che viene fatta sulla natura degli additivi usati per l’operazione. Il ministro conclude che, a suo parere, il ribasso del prezzo petrolio non durerà molto nel tempo per cui la Tunisia dovrà necessariamente riflettere sulla strategia energetica da adottare in futuro, e parlando della situazione generale delle risorse del paese, auspica fortemente un ritorno alla produzione di fosfati nel sud del paese, troppo spesso condizionata nel post rivoluzione da scioperi, rivendicazioni sociali e salariali, che ne hanno dimezzato la produzione rispetto al 2010. Nel 2014 sit-in e scioperi nei luoghi di estrazione dei fosfati hanno causato una perdita del PIL pari allo 0.7%. Ancora ieri alcune compagnie di fosfati a Gafsa e Gabes sono state costrette a fermare la loro produzione per i motivi sopracitati. Il ministro ha affermato che era intenzione del governo riportare il livello di produzione di fosfati a 6 milioni di tonnellate nel 2015, ma la cifra va vista al ribasso proprio a causa di queste agitazioni. – Ansamed

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    23 Gennaio 2015 0 commentI
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    23/01/2015 – Kenya – La nonna sui banchi insieme al bisnipote

    di AFRICA 23 Gennaio 2015
    23 Gennaio 2015

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    di AFRICA 23 Gennaio 2015
    23 Gennaio 2015

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    di AFRICA 23 Gennaio 2015
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    22/01/2015 – R.D. Congo – Si estende la protesta, scontri anche nell’Est

    di AFRICA 22 Gennaio 2015
    22 Gennaio 2015

    Non si ferma la protesta in Repubblica Democratica del Congo, dove secondo la Federazione internazionale dei diritti dell’uomo (Fidh) sono salite a 42 le vittime di tre giorni di manifestazioni …

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    22/01/2015 – Libia – Il parlamento di Tripoli: no ai colloqui Onu

    di AFRICA 22 Gennaio 2015
    22 Gennaio 2015

    Il Congresso nazionale libico, il decaduto parlamento di Tripoli parallelo a quello riconosciuto internazionalmente ma insediato a Tobruk, ha annunciato che non parteciperà ai negoziati Onu a Ginevra anche se …

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    22/01/2015 – Niger – Violenze: sospese le attività della Chiesa

    di AFRICA 22 Gennaio 2015
    22 Gennaio 2015

    I Vescovi del Niger hanno sospeso «fino a nuovo ordine» tutte le attività della Chiesa cattolica (scuole, centri di sanità, opere caritative e di sviluppo). «A seguito dei saccheggi delle …

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    di AFRICA 22 Gennaio 2015
    22 Gennaio 2015

    Almeno cinque persone sono state uccise oggi a Mogadiscio in un attentato suicida contro un hotel situato nei pressi della presidenza somala, alla vigilia della visita del capo di stato …

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    22/01/2015 – Mali – Assaltata la base Onu a Kidal

    di AFRICA 22 Gennaio 2015
    22 Gennaio 2015

    Alta tensione a Kidal, una città nel nord del Mali, dopo un bombardamento aereo effettuato dai peacekeeper delle Nazioni Unite che ha innescato le proteste di un gruppo ribelle di …

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    22/01/2015 – R.D. Congo – Calma a Kinshasa dopo tre giorni di scontri

    di AFRICA 22 Gennaio 2015
    22 Gennaio 2015

    Sta lentamente tornando alla normalità la capitale Kinshasa, teatro di tre giornate di aspre proteste e di scontri di piazza in seguito a un controverso progetto di riforma in discussione …

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    22/01/2015 – Italia – Il Pisai compie cinquant’anni

    di AFRICA 22 Gennaio 2015
    22 Gennaio 2015

    Come prevenire la radicalizzazione e l’adesione a gruppi jihadisti? Resta fondamentale la formazione dei preti e degli iman. A ribadirlo, in una dichiarazione all’ANSA, il preside del Pisai Valentino Cottini, …

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    I militari italiani tornano in Africa

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    21/01/15 – Burundi – Missionarie uccise: radio accusa, arrestato direttore

    di AFRICA 21 Gennaio 2015
    21 Gennaio 2015

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    21/01/15 – Egitto – Demolita potenza economica Fratelli musulmani

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    21 Gennaio 2015

      Le autorità egiziane hanno fornito il bilancio di un anno e mezzo di sequestri di beni dei Fratelli musulmani compiuti colpendo la Confraternita, due anni fa al potere e …

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    21/01/15 – Guinea – Ebola: dopo sei mesi riaprono le scuole

    di AFRICA 21 Gennaio 2015
    21 Gennaio 2015

      Dopo più di sei mesi di chiusura forzata a causa dell’epidemia di ebola, le scuole della Guinea hanno riaperto i battenti. L’invito a riprendere le lezioni era stato lanciato …

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