Il partito di governo li ha espulsi e loro reagiscono dichiarando “illegittima” l’assemblea che ha preso la decisione. Poco più di un mese dopo la conclusione del congresso del partito di governo in Zimbabwe, i dissidenti esclusi con l’accusa di complottare contro il presidente Robert Mugabe hanno annunciato un ricorso in tribunale contro la decisione.
“Il partito è stato dirottato” da una “cricca di cospiratori”, si sostiene nel comunicato letto da Dydimus Mutasa, uno degli alti funzionari che hanno perso l’incarico. Che annuncia: “Seguiremo le appropriate vie legali per recuperare la leadership del partito dalle fauci di questi avvoltoi politici”. Al gruppo di presunti cospiratori viene anche attribuita la colpa di aver “derubato il presidente Mugabe della sua eredità di unificatore”. Malgrado questo ed altri passaggi di lode per il novantenne capo di Stato, tuttavia, il documento contiene anche un inaspettato attacco diretto a Mugabe, al potere ininterrottamente dal 1980. “Per la prima volta il leader eletto si è alienato il popolo attraverso il suo comportamento”, scrivono infatti i dissidenti.
Mutasa ed altri funzionari, compresi 16 ministri, avevano perso i loro posti perché accusati di aver complottato proprio contro Mugabe al fianco dell’allora vice-presidente Joice Mujuru. Quest’ultima era stata estromessa dal vertice dello Zanu-Pf proprio durante il congresso di dicembre. Vari commentatori vedono l’annuncio di Mutasa come la prima vera risposta dell’ex numero due del governo alla mossa del mese scorso. C’è persino chi, come la testata New Zimbabwe, edita a Londra, si spinge a ipotizzare una scissione dello Zanu-Pf come conseguenza a medio termine. Questa, in effetti sembra la direzione indicata dal fatto che il comunicato è rivolto, tra l’altro, a coloro che “negli anni scorsi si sono dissociati dallo Zanu-Pf per aver percepito la mancanza di principi e pratiche democratiche nel partito”. – Misna
AFRICA
-
“Disubbidienza civile” è lo slogan scelto da un movimento di protesta nato nel sud dell’Algeria contro un piano miliardario per lo sfruttamento del gas di scisto. Manifestazioni si sono …
-
“Panico generale” e, anche, “psicosi”: la Caritas della diocesi di Maroua-Mokolo descrive in questi termini lo stato d’animo delle popolazioni dell’Estremo nord del Camerun al confine con la Nigeria …
-
Sarebbero state tra le 3000 e le 6000 le vittime di due anni di conflitto armato nella Repubblica Centrafricana: le stime sono contenute in un rapporto presentato al Consiglio …
-
Sono stati tutti assolti gli imputati di un processo intentato al Cairo contro 26 uomini arrestati il mese scorso in una sauna pubblica con l’accusa di “dissolutezza”, reato perseguito …
-
Circa 300 giovani hanno attaccato questa mattina la casa dell’ex presidente della commissione dell’Unione africana (Ua) Jean Ping a Libreville. L’uomo politico, di padre cinese, è attualmente uno dei …
-
Birra avvelenata al funerale. E’ successo a Chitima, nella provincia di Tete in Mozambico, dove nel weekend 69 persone, invitate a una cerimonia funebre, sono state avvelenate dalla bevanda …
-
NEWS
12/01/15 – Nigeria – Arcivescovo Jos, scarsa attenzione internazionale a terrorismo Boko Haram
di AFRICALa comunità internazionale deve dimostrare la stessa attenzione in Nigeria come in Francia: è il presidente della Conferenza episcopale nigeriana, Mons. Kaigama, arcivescovo di Jos, a denunciare la scarsa …
-
Il vertice dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad) che si è tenuto sabato scorso a Mogadiscio passerà alla storia non tanto per i contenuti e i temi discussi, quanto …
-
Spreco di pane in Tunisia, dove per questo alimento di prima necessità vi sono sovvenzioni dallo Stato. L’Istituto nazionale di statistica segnala infatti che un tunisino consuma mediamente nel …
-
Uomini armati a bordo di una motocicletta hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un pastore della Maximum Revival Centre a Mombasa, in Kenya. La vittima si chiamava …
-
E’ si 7 morti e 48 feriti il bilancio ancora provvisorio dell’attentato suicida che ha visto nuovamente protagoniste – probabilmente involontarie – altre due bimbe kamikaze di 10 anni …
-
Due donne di 15 e 23 anni si sono fatte esplodere oggi nel mercato della città di Potiskum, nel nord-est della Nigeria, uccidendo quattro persone e ferendone altre 21. …
-
L’esercito nigeriano ha sollecitato la cooperazione internazionale contro Boko Haram, dopo il sanguinoso attacco messo a segno dai jihadisti nella città di Baga e nelle località circostanti, nel nord-est …
-
Le forze di sicurezza egiziane hanno sgominato una cellula terroristica che pianificava l’esecuzione di un attentato al Canale di Suez. Secondo quanto riportano i media egiziani, gli organi di …