Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha prorogato di un anno le sanzioni e l’embargo sulle armi in vigore contro il Sudan dal 2004 per la crisi nella regione del Darfur. “Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha votato per estendere fino al 12 marzo 2024 il mandato del gruppo di esperti incaricato di assistere il Comitato per le sanzioni in Sudan”, recita il comunicato diffuso al termine della riunione. La risoluzione è stata approvata da 13 dei 15 membri del Consiglio: Cina e Russia si sono astenute.
Nel suo intervento, l’ambasciatore cinese, Dai Bing, ha definito “superate” le sanzioni alla luce dell’accordo di pace di Juba del 2020 e del ritiro della missione congiunta Onu-Unione africana dalla regione: “Le sanzioni sono oggi superate e dovrebbero essere revocate per rispecchiare le migliori condizioni sul terreno”.
Anche il rappresentante russo, Dmitry Polyanskiy, ha sottolineato che “il regime di sanzioni non rispecchia più la situazione in Darfur e ostacola le iniziative di state-building e di sviluppo socioeconomico del governo sudanese”.