Nella regione di Sirte, possiamo stimare tra i 2-3mila” i militanti dell’Isis “e circa 2mila nel resto del paese. Vanno verso il sud, ai limiti del Niger e del Ciad. Chiaramente, vogliono occuparsi del petrolio, non per controllarne la produzione, ma piuttosto per portare il paese verso un collasso economico”. Lo afferma in un’intervista al Journal du Dimanche (Jdd) Martin Kobler, inviato speciale dell’Onu per la Libia, confermando indicazioni dei giorni scorsi. Kobler ipotizza anche l’esistenza di contatti tra Isis e Boko Haram. “La scorsa settimana – spiega al Jdd – una cellula è stata smantellata a Tripoli. Tra i 17 jihadisti arrestati, uno era nigeriano. Possiamo quindi sospettare connessioni con Boko Haram. L’espansione verso il sud della Libia è un segnale di questa ricerca di connessioni. Da fermare al più presto, sennò…..”.
(30/05/2016 Fonte: Ansa)
Enrico Casale
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