Il presidente della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang Nguema, al potere da 37 anni, si appresta a conquistare domenica un settimo mandato che lo renderebbe in prospettiva il più longevo dirigente politico africano di tutti i tempi.
Il 73enne Obiang è infatti al potere dal 1979, grazie peraltro ad un colpo di Stato in famiglia che rovesciò lo zio Francisco Macias Nguema, prontamente spedito davanti al plotone di esecuzione: precede di un mese l’angolano José Eduardo Dos Santos e di alcuni mesi il sudafricano Robert Mugabe; quarto in classifica è il camerunense Paul Mbiya, in carica dal 1982 e che potrebbe ricandidarsi nel 2018.
Il record fra i leader defunti spetta al libico Mumamr Gheddafi, al potere per 42 anni, seguito dal gabonese Omar Bongo Ondinba (41 anni) e il togolese Gnassingbé Eyadema (38 anni): se riuscisse a completare il suo più che probabile prossimo settennato Obiang potrebbe superarli tutti – raggiungendo anche l’imperatore d’Etiopia Hailé Selassié, il quale – non ostacolato dalla necessità di organizzare delle elezioni – regnò 44 anni.
Le condizioni necessarie sono ovviamente la buona salute, che sembra non mancargli, e la stabilità politica del Paese: dato il pugno di ferro con cui guida la Guinea Equatoriale, anche questo criterio sembra garantito, tanto più che Obiang ha costruito un imponente sistema di sicurezza personale che comprende una guardia personale formata da mercenari provenienti dallo Zimbabwe, dal Marocco e da Israele.
(22/04/2016 Fonte: AskaNews)
Enrico Casale
-
Una Corte d’appello in Mauritania ha confermato la condanna a morte di un blogger accusato di blasfemia
-
Oltre 350 persone sono state uccise illegalmente dall’esercito nigeriano e alcune di loro sono state bruciate quando erano ferite, ma ancora vive
-
Oggi, 22 aprile, si celebra in tutto il mondo la 46ª edizione della Giornata della Terra, la più grande manifestazione ambientale del Pianeta. Voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e …
-
Secondo questi risultati, il Presidente uscente Idriss Deby sarebbe stato rieletto al primo turno con il 61,56% dei voti espressi. L’affluenza alle urne è pari al 76,11%
-
Giulio Regeni sarebbe stato detenuto dalla polizia e trasferito presso una struttura della Sicurezza nazionale lo stesso giorno in cui è scomparso il 25 gennaio, nell’anniversario della rivoluzione di Piazza …
-
La forte contrazione dei prezzi degli idrocarburi (petrolio in primis, più gas il cui costo è legato a quello del primo) rischia di avere ripercussioni sociali e politiche su quei …
-
L’esercito del Generale Khalifa Haftar guadagna terreno a Bengasi, nell’est della Libia, e riconquista alcune delle aree controllate da jihadisti integralisti islamici
-
Il nostro sito e la nostra rivista si sono occupati tante volte dell’Eritrea. Hanno parlato della situazione politica, di quella economica, ma anche della culturalmente ricchissima società del piccolo Paese …
-
Il Kenya corre ai ripari per difendere la sua atletica, vanto e orgoglio del Paese. Martedì, 19 aprile, il Parlamento di Nairobi ha approvato una nuova legge contro il doping. …
-
Le formazioni dell’opposizione nella Repubblica democratica del Congo sono scese in strada a Lubumbashi per protestare contro la possibilità che il Presidente uscente, Joseph Kabila, possa correre per un terzo …
-
In Ciad, le famiglie dei membri delle forze di sicurezza spariti dopo le elezioni presidenziali sono sempre più preoccupate per la sorte dei loro cari
-
I sanguinari terroristi islamici di Boko Haram e l’Isis hanno “rapporti crescenti” e “legami sempre più profondi”: lo sostiene il generale americano Donald Bolduc, comandante delle operazioni speciali in Africa
-
La libertà di stampa è peggiorata quasi ovunque nel 2015. Ma per la prima volta, da quando Rsf ha cominciato nel 2002 a elaborare la sua classifica sulla libertà di …
-
Il Malawi è in stato di emergenza a causa della siccità. Il governo di Lilongwe ha lanciato un appello per chiedere aiuto alla comunità internazionale. I granai sono vuoti perché …