“Il terrorismo non ha religione. Ed è ingiusto attribuire all’Islam azioni violente, con uso di esplosivi e finalizzate alla distruzione solo perché quelli che le commettono gridano Allah Akbar”: queste le dure parole di condanna con cui lo sheikh Ahmed al Tayeb, grande imam di Al Azhar (principale istituzione di riferimento teologico per tutto l’Islam sunnita) ha respinto l’equazione Islam = terrorismo.
In un discorso trasmesso in diretta televisiva, e pronunciato in occasione dell’apertura della conferenza dei saggi musulmani – tenutasi nel fine settimana al Cairo – Al Tayeb ha invitato a distinguere “l’Islam, i suoi porincipi, la sua cultura e civiltà e una piccola minoranza che non rappresenta nulla se paragonata all’insieme dei musulmani pacifici”.
Davanti ai dignitari musulmani provenienti dai cinque continenti, il grande imam di Al Azhar ha invitato a ingaggiare “una battaglia intellettuale e ideologica” per sconfiggere il sedicente ‘Stato Islamico’ (Is) responsabile degli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre e la cui ombra si allunga anche sull’assalto in un hotel di Bamako venerdì scorso. Al Tayeb ha ricordato inoltre che “le prime vittime del terrorismo” sono i musulmani e ha chiesto di non rispondere “al terrorismo con il terrorismo”. Dopo gli attentati di Parigi, in particolare, azioni anti-islamiche e aggressioni ai danni di musulmani sono state registrate in diversi paesi europei.
(23/11/2015 Fonte: Misna)
Enrico Casale
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