I terroristi di Isis hanno colpito una nave egiziana davanti a Gaza, sulla costa mediterranea del Sinai. Un’azione spettacolare condotta con il lancio di un razzo, forse un «sistema» anti tank. A causa dell’esplosione a bordo dell’unità è scoppiato un incendio che è durato diverse ore. Le autorità non hanno precisato l’entità dei danni mentre non si hanno dati certi sulle eventuali vittime.
Il movimento jihadista ha diffuso un comunicato con la foto-sequenza dell’agguato. Per gli esperti si tratta di un salto di qualità nelle operazioni degli estremisti che agiscono nella penisola del Sinai. In realtà, già in passato, i militanti hanno preso di mira il traffico marittimo nel canale di Suez ed hanno cercato di colpire anche unità della Marina locale. Ora però sono in possesso di un arsenale più potente, creato con le prede di guerra e i traffici. In questo caso la trappola è stata resa possibile dal fatto che la nave era non troppo lontana dalla costa, infatti incrociava entro il raggio d’azione di razzi Milan o Kornet, armi ormai molto diffuse dalla Siria alla Libia.
Le polizie occidentali hanno da tempo segnalato il pericolo terrorismo lungo le rotte marittime. Nuclei jihadisti potrebbero prendere di mira mercantili o anche navi da crociera utilizzando pescherecci modificati oppure motoscafi veloci. Tre gli scenari: 1) il dirottamento in stile Achille Lauro. 2) Il barchino-kamikaze. 3) Tiro con mitragliatrici e razzi imbarcati su battelli
(16/07/2015 Fonte: Corriere della Sera)
Enrico Casale
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