• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Autore

Marco Trovato

Marco Trovato

    NEWS

    Mali, le ragioni e gli effetti del golpe

    di Marco Trovato 19 Agosto 2020
    Scritto da Marco Trovato

    Il presidente del Mali Ibrahim Boubacar Keita, arrestato nella giornata di ieri da militari ammutinati, ha rassegnato le sue dimissioni. In un video diffuso dalla tv di stato ORTM, l’ormai ex capo di Stato, soprannominato IBK, 75 anni, al potere dal 2013, apparso davanti alle telecamere in buone condizioni, con il viso semicoperto da maschera anti-covid, ha dichiarato di avere accettato di farsi da parte per “non voler spargimenti di sangue”. L’annuncio è giunto al termine di una giornata caotica, quella di ieri, segnata dalla rivolta di un numero imprecisato di soldati del campo militare di Soundiata-Keïta a Kati, che si trova a 15 chilometri a nord di Bamako, determinati a ribaltare e conquistare al potere.

    Il presidente IBK rassegna le dimissioni in televisione

    Il governo e l’assemblea (il parlamento) sono stati ufficialmente sciolti. E’ stato dichiarato il coprifuoco, le strade principali sono presidiate di mezzi militari.

    I cinque principali ufficiali che hanno guidato il golpe (tra i quali, i colonnelli Sadio Camara e Malick Diaw) hanno divulgato un video-comunicato per spiegare alla popolazione – per bocca del colonnello maggiore Ismael Wague, portavoce degli insorti – le ragioni del loro intervento di forza, ritenuto “necessario per ripristinare l’ordine e la sicurezza”. I golpisti hanno assicurato di “non volere restare al potere”, ma di voler “traghettare il Paese verso elezioni generali che possano esprimere una nuova leadership politica e istituzioni forti capaci di affrontare le tante sfide quotidiane, ripristinando il rapporto di fiducia tra governanti e governati”.

    Gli ufficiali golpisti leggono il comunicato alla tv di stato

    I militari hanno fatto appello alla società civile e ai movimenti socio-politici richiamando tutti alla massima responsabilità affinché questa delicata fase di transizione avvenga senza problemi.

    Le immagini trasmesse dalle televisioni locali e dai social network hanno mostrato scene di giubilo e di festeggiamenti nelle strade della capitale Bamako, dove i militari sono stati salutati come liberatori. I commenti dei manifestanti, che ieri avevano assediato la casa dell’ex presidente, per esprimere il loro appoggio ai soldati ribelli, sono stati molto duri nei confronti degli ex governanti, accusato di “avere diffuso la corruzione”, “soppresso nel sangue l’opposizione”, “avere conquistato il potere e i privilegi con l’aiuto della Francia”, ex forza coloniale che in Africa occidentale mantiene una forte influenza politica e militare.

    Ieri, il presidente francese, Emmanuel Macron, aveva discusso della crisi scoppiata a Bamako con i suoi omologhi nigerino, Mahamadou Issoufou, l’ivoriano Alassane Ouattara e il senegalese Macky Sall, esprimendo “il suo pieno sostegno agli sforzi di mediazione in corso degli Stati dall’Africa occidentale”.

    Il golpe è stato duramente condannato dal Presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, che ha sollecitato l’intervento della comunità internazionale per una veloce soluzione della crisi politica in Mali. La CEDEAO (La Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale che comprende lega quindici stati dell’Africa occidentale, tra cui il Mali) ha invitato i militari a ripristinare l’ordine costituzionale. E l’ambasciatore statunitense nella regione, J.Peter Pham, in un tweet ha dichiarato che “Gli Usa si opporranno a qualsiasi cambiamento del governo anti-costituzionale portato avanti da manifestanti o forze di sicurezza.” In serata è stato indetto un Consiglio straordinario dell’Onu per discutere della crisi in atto.

    soldati festeggiati dalla popolazione a Bamako

    E’ altamente improbabile tuttavia che la comunità internazionale interverrà direttamente per ripristinare il potere costituzionale, anche perché – come già spiegato – il golpe militare sembra avere l’appoggio della gran parte della popolazione civile, prostrata da una crisi economica e sociale che si trascina da anni e fortemente critica nei confronti dei politici che si sono dimostrati incapaci di promuovere assicurare stabilità e sicurezza, rilanciare lo sviluppo del Paese.

    Al momento non si registrano reazioni e commenti sul golpe da parte dell’imam Mahmoud Dicko, personaggio carismatico e influente della società maliana, molto amato dalla popolazione, protagonista nelle scorse settimane di un braccio di ferro contro i governanti. Leader religioso appartenente alla corrente rigorista del wahhabismo saudita, Dicko aveva mobilitato migliaia di manifestanti, offrendosi poi come mediatore per tentare di placare la tensione della piazza. L’imam aveva denunciato gli errori dei politici, le loro derive, la cattiva gestione, le ingiustizie e le sofferenze della popolazione. Ex sostenitore dell’attuale presidente Ibrahim Boubacar Keita (comunemente soprannominato Ibk), il capo religioso ha raggiunto lo schieramento dei delusi, diventando volto e parola del “Movimento 5 giugno – Raggruppamento delle forze patriottiche” (M5-Rfp), piattaforma eteroclita raggruppatasi nelle manifestazioni di piazza innescate a partire dal 5 giugno scorso.

    Per lungo tempo il Mali ha rappresentato un’oasi di pace, esempio virtuoso di democrazia e stabilità, nel cuore del Sahel. Poi nella primavera del 2012 il magico equilibrio si è spezzato, il Paese è precipitato nel caos e da quel momento non si è più ripreso. A innescare la crisi è stata la rivolta dei ribelli Tuareg nel nord della nazione, che da decenni rivendicavano maggiore autonomia e considerazione da parte dei governanti di Bamako, e il successivo un colpo di stato (partito sempre dal campo militare di Kati) che portò alla destituzione del presidente Amadou Toumani Touré. Sotto la pressione internazionale, la giunta militare finì per cedere il potere alle autorità civili a interim fino all’elezione nel 2013 di Ibrahim Boubacar Keita.

    • Militari presidiano le strade della capitale

    Il malgoverno, la diffusa corruzione (nella politica e nell’esercito), lotte intestine dentro l’apparato militare, hanno favorito la progressiva disgregazione del Paese e la diffusione di gruppi islamisti armati, che hanno occupato ampie regioni settentrionali. Tre quarti del territorio nazionale sono tutt’oggi considerati insicuri a causa degli assalti jihadisti infiltrati nella società, che hanno acuito le tensioni già presenti tra pastori Peul e contadini Dogon e Bambara. Neppure l’intervento militare internazionale lanciato dalla Francia nel gennaio 2013, e tuttora in corso, è riuscito a ripristinare la sicurezza. Violenze e terrore hanno preso piede laddove un tempo regnava la pace. Sono spariti da tempo i turisti che a migliaia visitavano la grande moschea di fango di Djenné, il corso del fiume Niger, la spettacolare Falesia di Bandiagara. La crisi economica ha messo in ginocchio la popolazione, che è stanca e sfiduciata. E la pandemia di coronavirus ha contribuito ad acuire l’isolamento internazionale.

    Quello che è accaduto in queste ore a Bamako è solo una tappa della parabola impietosa di un Paese sprofondato in otto anni sull’orlo del baratro. Gli eventi dei prossimi giorni, delle prossime settimane, ci diranno se il Mali saprà rialzarsi dalle sue macerie.

    Condividi
    19 Agosto 2020 0 commentI
    3 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUSTAXI BROUSSE

    Kenya. La fattoria nello slum

    di Marco Trovato 19 Agosto 2020
    19 Agosto 2020

    Nel bel mezzo di una baraccopoli, allevano polli e capre, coltivano frutta e verdura. Sono i giovani di Huruma, impegnati a trasformare un inferno di lamiere in una realtà produttiva …

    2 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CulturaNEWSSOCIETÀ

    Una Masai sulle Alpi

    di Marco Trovato 19 Agosto 2020
    19 Agosto 2020

    Susan Muteleu ha 34 anni e viene da Merrueshi, un villaggio ai piedi del Kilimangiaro. Ivano Carcano ha 52 anni ed è cresciuto a Chiuduno, un piccolo centro in provincia …

    1 FacebookTwitterPinterestEmail
  • ARCHIVIO ARTICOLINEWS

    Colpo di stato in Mali, arrestati il presidente e il Primo Ministro. Paese nel caos

    di Marco Trovato 18 Agosto 2020
    18 Agosto 2020

    Il golpe militare in Mali, avviato questa mattina, ha avuto successo: il presidente Ibrahim Boubacar Keita (foto sotto) e il suo primo ministro, Boubou Cissé, sono stati arrestati nel tardo …

    2 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Sudan, spiragli di pace

    di Marco Trovato 18 Agosto 2020
    18 Agosto 2020

    Il governo del Sudan e uno dei principali gruppi ribelli del Paese hanno firmato un accordo ieri integrare i miliziani nell’esercito nel corso dei prossimi 39 mesi, nell’ultimo di una …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mali, caos nelle caserme e nelle piazze

    di Marco Trovato 18 Agosto 2020
    18 Agosto 2020

    A Bamako, capitale del Mali, regna la confusione. Alle 17 centinaia di manifestanti hanno circondato l’abitazione del presidente Ibrahim Boubacar Keïta, lanciando slogan e oggetti, al termine di un pomeriggio …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • ARCHIVIO ARTICOLINEWS

    Sudan, alluvioni devastanti

    di Marco Trovato 17 Agosto 2020
    17 Agosto 2020

    Un totale di 63 persone sono morte a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito il Sudan. Lo ha riferito il Consiglio nazionale per la protezione civile del paese.  “Le …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mauritius, la petroliera si spezza in due. Ora si rischia il disastro ambientale

    di Marco Trovato 16 Agosto 2020
    16 Agosto 2020

    Mauritius, la petroliera si spezza in due. Ora si rischia il disastro ambientale La nave giapponese si era arenata il 25 luglio con un carico di 4 mila tonnellate di …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Sette libri per l’estate

    di Marco Trovato 23 Luglio 2020
    23 Luglio 2020

    Letture sull’Africa e sul mondo nero da portarsi in vacanza. Romanzi, racconti, saggi fumetti… I nostri consigli per l’estate… destinati a grandi e piccoli. A cura di Stefania Ragusa.  Non …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CulturaNEWSSOCIETÀ

    Le vie dell’Africa

    di Marco Trovato 23 Luglio 2020
    23 Luglio 2020

    Una lettura che andrebbe resa obbligatoria, non solo e non tanto nelle scuole, quanto piuttosto in Parlamento e in tutti i ministeri, le università e le istituzioni di questo Paese. …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Il Mali preoccupa l’Unione Africana

    di Marco Trovato 13 Luglio 2020
    13 Luglio 2020

    I rappresentanti dell’Unione Africana, della Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Cedeao-Ecowas), delle Nazioni Unite e dell’Ubione europea in Mali hanno espresso preoccupazione per i disordini a Bamako e hanno …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • AFRICA TV - VIDEO

    Scopri il nuovo numero di Africa (n. 4/2020)

    di Marco Trovato 25 Giugno 2020
    25 Giugno 2020

    Il direttore editoriale, Marco Trovato, presenta il nuovo numero della rivista del continente vero. Condividi

    1 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    La grande diga (sul Nilo) della discordia

    di Marco Trovato 24 Giugno 2020
    24 Giugno 2020

    Più che una diga della rinascita rischia di diventare, non solo della discordia – quella è un dato di fatto – ma il detonatore di una crisi regionale dagli effetti …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Nigeria, scontro sulla nuova moneta Eco

    di Marco Trovato 24 Giugno 2020
    24 Giugno 2020

    Il presidente della Nigeria Muhammadu Buhari ha espresso tutta la sua preoccupazione per la decisione di alcuni Paesi dell’Africa occidentale di sostituire la loro valuta locale con la nuova moneta …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • AFRICA TV - VIDEO

    Nigeria, sogni sulle punte

    di Marco Trovato 22 Giugno 2020
    22 Giugno 2020

    Balla sotto la pioggia questo ragazzino nigeriano, a piedi nudi nel fango, al ritmo di una musica immaginaria che come per magia trasforma il suo cortile limaccioso in un palcoscenico …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • …
  • 40
  • 41
  • 42
  • 43
  • 44
  • …
  • 51

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA