Il presidente della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara, ha dichiarato che non si presenterà alle elezioni previste per il prossimo ottobre, ponendo fine a mesi di speculazioni sul fatto che avrebbe accettato di candidarsi per un terzo mandato. «Credo che il potere debba essere passato alle nuove generazioni», ha dichiarato Ouattara, 78 anni, che negli scorsi mesi aveva già accennato al fatto che avrebbe potuto correre di nuovo se i suoi rivali storici si fossero presentati come candidati. Ora si attendono le mosse degli altri contendenti. Le elezioni in Costa d’Avorio – economia trainante dell’Africa occidentale, assieme alla Nigeria – sono ritenute dagli osservatori cruciali per la stabilità e la pace dell’intera regione. Circa 3000 persone furono uccise durante le violenze post-elettorali scoppiate dieci anni fa, quando l’ex presidente Laurent Gbagbo rifiutò di dimettersi dopo aver perso contro Ouattara. Sullo sfondo delle elezioni, il braccio di ferro tra la Francia, ex potenza coloniale con forti interessi in Costa d’Avorio, e la Cina, diventata in questi anni il primo partner commerciale delle imprese ivoriane.
