Guerra in Sudan: ancora attacchi con droni, Khartoum senza elettricità

di Marco Trovato

La capitale sudanese Khartoum e lo Stato circostante sono rimasti senza elettricità fino alla serata di ieri, a seguito di un attacco con droni lanciato nella notte tra mercoledì e giovedì dalle Forze di supporto rapido (Rsf), che ha colpito diverse infrastrutture energetiche della zona.

Gli attacchi, come specificano i media locali senza precedenti per intensità, arrivano a poche settimane dall’annuncio dell’esercito sudanese della riconquista della città. Secondo gli analisti, l’Rsf avrebbe inaugurato una nuova fase della guerra civile, che dura ormai da oltre due anni, passando da offensive terrestri a raid a lungo raggio con droni contro centrali elettriche, dighe e altre strutture vitali nei territori controllati dalle forze armate.

Mercoledì, le Rsf hanno colpito tre centrali elettriche nella città di Omdurman, situata sulla riva opposta del Nilo rispetto a Khartoum. Il gruppo paramilitare ha anche preso di mira più volte la città di Port Sudan, sede del governo durante il conflitto, ritenuta finora un’area relativamente sicura per funzionari, diplomatici e operatori umanitari.

Gli attacchi hanno causato blackout prolungati in vaste aree del Paese e interruzioni nell’approvvigionamento idrico, aggravando una crisi umanitaria già drammatica. Il conflitto ha costretto oltre 13 milioni di persone ad abbandonare le proprie case e ha provocato una crescente diffusione di carestie e malattie. Le vittime civili sono decine di migliaia.

La guerra tra esercito regolare e Rsf è scoppiata nell’aprile 2023 in seguito a un fallimento nel processo di transizione verso un governo civile.

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