Non si ferma la spirale di violenza in Sudan. La situazione militare a El Fasher, l’antica capitale della regione del Darfur, è peggiorata, con almeno sette persone uccise e altre ferite a causa dei bombardamenti di artiglieria delle Forze di supporto rapido (Rsf) su un mercato. L’esercito e i suoi alleati hanno respinto un attacco delle Rsf alla città.
Le Rsf hanno intensificato l’assedio della città, mobilitando migliaia di combattenti. Il mercato del bestiame nella parte meridionale di El Fasher, un luogo cruciale per i civili, è stato ripetutamente preso di mira, causando numerose vittime e distruzioni. Migliaia di sfollati fuggiti dal campo di Zamzam, che è stato invaso dalle Rsf, sono bloccati nelle zone di conflitto, affrontando condizioni estreme. Mohammed Khamis Douda, portavoce del campo di Zamzam, ha lanciato un appello per un immediato cessate il fuoco e per l’arrivo di aiuti umanitari per coloro che sono bloccati.
Il conflitto in Sudan, esploso il 15 aprile 2023 tra le forze armate sudanesi (Saf) e le Forze di supporto rapido (Rsf), ha lacerato il Paese, trasformandolo in uno dei peggiori teatri di crisi al mondo. Dopo due anni di combattimenti, il bilancio è catastrofico: oltre 29.600 morti secondo l’Armed Conflict Location and Event Data (Acled), 13 milioni di sfollati secondo l’Onu e 25 milioni di persone in stato di insicurezza alimentare acuta.