Il libro della settimana: La memoria fragile

di claudia

a cura di Stefania Ragusa

Nel 1838 il Regno Unito abolisce la schiavitù nelle sue colonie e contemporaneamente escogita un nuovo sistema per garantirsi la manodopera a basso costo che gli serve in Africa: il reclutamento dei coolies. Il termine, di origine indostana, indicava i lavoratori indiani o cinesi che, spesso con l’inganno e sempre a condizioni al limite della schiavitù, venivano portati a lavorare nelle piantagioni, nelle miniere e nei cantieri del continente. Il 1° agosto 1872, dopo avere evidentemente superato il tabù indiano che vieta di attraversare l’acqua nera dell’Oceano, gli antenati di Nathacha Appanah sbarcano a Port Louis, capitale di Mauritius: sono un uomo e una donna con un figlio di 11 anni, provenienti da un villaggio dell’Andhra Pradesh; hanno viaggiato a bordo della nave John Allan per circa sette settimane. Ne La memoria fragile (Einaudi, 2025, pp. 104, €17), Appanah, ricostruisce la storia di quel viaggio e della sua famiglia, confermando la forza e la profondità di una scrittura veloce e senza fronzoli.

Questo libro non è un romanzo in senso stretto, ma piuttosto una testimonianza che con delicatezza poetica si muove sul piano della memoria e del ricordo, della storia collettiva e di quella personale, che permette a chi non ne sapesse nulla di farsi un’idea di cosa abbia significato essere cooli e ad Appanah di prendersi cura delle sue radici migratorie. Non a caso la narrazione comincia con la descrizione di uno stormo di storni, impegnato a disegnare mobili figure di danza nel cielo autunnale e in procinto di partire. Non a caso immagini di stormi si alternano in tutto il testo ad altri scatti che ritraggono i suoi famigliari, luoghi e oggetti portatori di un significato affettivo e simbolico.

Appanah è nata a Mauritius ma vive e lavora in Francia. Diversi suoi romanzi sono già stati pubblicati in italiano. Ne Le rocce di Poudre d’Or, la sua opera di esordio uscita per edizioni e/o nel 2006, aveva affrontato il tema dei coolies nel format del romanzo storico.

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