Il Mali guida la svolta digitale dell’Africa occidentale

di claudia
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In questi giorni in Mali si discute sul ruolo di IA e del digitale in Africa. Oltre 80 esperti da 14 Paesi sono stati chiamati a riflettere su cultura, società e inclusione sovranità tecnologica. Un passo deciso verso un futuro digitale a misura del continente.

Il primo ministro maliano, generale Abdoulaye Maiga, ha inaugurato ufficialmente nei giorni scorsi il secondo congresso internazionale del programma di ricerca tematica Cames, “Lingue, società, culture e civiltà” (Ptr-Lscc). Organizzato presso l’Università Yambo Ouologuem di Kabala, l’evento si concentra sul potere trasformativo dello sviluppo digitale e dell’intelligenza artificiale (Ai) nei contesti africani.

Alla cerimonia di apertura ha partecipato Bourema Kansaye, ministro dell’Istruzione superiore e della ricerca scientifica del Mali, insieme a numerosi illustri accademici ed esperti in rappresentanza di 14 Paesi diversi, sottolineando la portata internazionale dell’evento. Il tema scelto come architrave di tutto l’evento è “Società e culture africane nell’era dell’intelligenza digitale e artificiale” e sarà trattato in ogni suo aspetto dagli 86 relatori invitati a partecipare, esperti che si confronteranno in riflessioni scientifiche critiche sul rapido ritmo del cambiamento tecnologico, sui persistenti divari digitali, su considerazioni culturali cruciali e sullo sviluppo di “prospettive unicamente africane” per il raggiungimento della sovranità tecnologica.

Nel suo discorso di apertura, di cui tutti i media del Mali hanno dato ampia copertura, Maiga ha sottolineato l’importanza cruciale delle tecnologie digitali e dell’Intelligenza artificiale per il futuro del continente, dicendo che “la tecnologia digitale non è un lusso e l’Intelligenza artificiale non è un semplice strumento. Sono potenti leve per lo sviluppo, ma anche fattori di divisione, che devono essere sfruttati e integrati in base alle nostre realtà”. Il capo del governo del Mali ha sottolineato che questo posizionamento strategico è in linea con il forte desiderio del governo di transizione di fare della tecnologia digitale un motore fondamentale della trasformazione sociale, educativa, economica e culturale in tutto il Mali.

Maiga ha inoltre elogiato il Cames (acronimo di Consiglio africano e malgascio per l’istruzione superiore) per il suo impegno nel promuovere l’integrazione scientifica continentale e ha sottolineato l’impegno del Mali nei progressi tecnologici, ricordando l’istituzione del Centro maliano per l’Intelligenza artificiale e la robotica, definito “una pietra miliare” nella realizzazione di questo ambizioso progetto. Maiga ha individuato quattro aree prioritarie chiave per il progresso digitale dell’Africa: l’istruzione, attraverso la formazione fondamentale dei giovani nelle competenze essenziali del XXI secolo; l’accessibilità, lavorando attivamente per ridurre i costi associati ai dati e ai dispositivi digitali; la sovranità, dando priorità allo sviluppo di piattaforme digitali di proprietà africana e garantendo l’hosting dei dati locali; l’inclusione, integrando attivamente i gruppi emarginati come le donne, gli anziani e coloro che vivono nelle aree rurali nella rivoluzione digitale in corso.

Aimee-Danielle Lezou Koffi, coordinatrice del programma Ptr-Lscc e presidente del comitato scientifico del congresso, ha esortato i partecipanti a impostare le discussioni in una prospettiva critica, interdisciplinare e di respiro globale. Ha sottolineato che i ricercatori riuniti a Bamako hanno coltivato un modo di pensare profondamente attento alle complessità delle società africane, alla loro ricca immaginazione e alle loro intrinseche capacità creative. Ha sottolineato che la tecnologia digitale e l’Intelligenza artificiale possiedono un potenziale senza precedenti per il continente, a condizione che vengano affrontate con rigore intellettuale e lungimiranza. 

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