Il Sudafrica è pronto ad accogliere i leader del G20 in occasione del vertice che si terrà a Johannesburg a novembre. Lo ha dichiarato ieri il ministro delle Relazioni internazionali e della cooperazione, Ronald Lamola, durante una conferenza stampa tenuta nella capitale amministrativa Pretoria.
Secondo quanto riferito dal ministro, da dicembre 2024 a oggi sono già stati organizzati 51 incontri nell’ambito della presidenza sudafricana del G20, affrontando questioni urgenti di rilevanza globale. Pur riconoscendo la presenza di divergenze su alcuni temi, Lamola ha sottolineato che il sostegno alla presidenza di Pretoria è stato “schiacciante”.
Tra le priorità del Sudafrica nell’ambito del G20 figurano il rafforzamento della capacità di risposta ai disastri, la sostenibilità del debito per i Paesi a basso reddito, la mobilitazione di risorse finanziarie per una transizione energetica equa e l’utilizzo responsabile dei minerali strategici a beneficio di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Rispondendo a una domanda sull’assenza di rappresentanti statunitensi da alcuni incontri tecnici, Lamola ha ribadito l’apertura del Sudafrica alla partecipazione di tutti i membri del G20. “Gli Stati Uniti hanno il diritto di decidere se prendere parte o meno a ogni riunione”, ha affermato, riferisce l’agenzia di stampa Xinhua.
Il ministro ha inoltre ribadito l’impegno del Sudafrica a favore della cooperazione multilaterale, definendola “imprescindibile” per affrontare le sfide globali. “Le azioni unilaterali che minano l’ordine basato sulle regole rischiano di far regredire i progressi compiuti in decenni”, ha avvertito.
Lamola ha infine accolto con favore il recente dialogo tra Cina e Stati Uniti sulla guerra commerciale, definendolo “nell’interesse del mondo”. A suo avviso, “dove ci sono problemi, i Paesi devono confrontarsi. Queste sono le due maggiori economie globali: è essenziale che si parlino e trovino soluzioni”.
