La Fao lancia l’allarme: nel nord-ovest dell’Africa infestazione di locuste più grande del normale

di claudia
locuste

 Le infestazioni di locuste che si sono diffuse nel nord-ovest dell’Africa a febbraio e marzo sono continuate ad aprile. A riferirlo, la scorsa settimana, è stato il bollettino mensile redatto su questo argomento dalla Fao, l’agenzia Onu per il cibo e l’agricoltura.

“Dopo una buona riproduzione estiva e invernale nel Sahel settentrionale da agosto a febbraio – si legge in una sintesi ufficiale del documento – i gruppi si sono spostati a nord verso le aree di riproduzione primaverile nel Sahara. L’infestazione è significativamente più grande del normale, con gruppi in aree dove di solito non si trovano in questo periodo dell’anno”.

Piccoli sciami e gruppi di locuste, sia giovani, sia adulte, sono già presenti in molte aree, dall’Algeria centrale alla Tunisia e alla Libia, nonché in Marocco e nel nord del Ciad e del Niger. “Sono necessari monitoraggi e interventi di controllo in tutte le potenziali aree di riproduzione primaverile per evitare ulteriori sviluppi – precisano dalla Fao – Il focolaio in Sudan è terminato lungo la valle del Nilo, con solo pochi gruppi di adulti e bande rimaste. Pochi gruppi sono ancora presenti in Arabia Saudita e in Egitto”.

Secondo le previsioni, le locuste continueranno a riprodursi durante la stagione primaverile e formeranno gruppi a maggio e giugno. Si prevede che questi gruppi volino a sud e si riproducano nel Sahel settentrionale all’inizio della stagione estiva, intorno a giugno o luglio. L’agenzia sta monitorando la situazione, e ha trattato già diverse migliaia di ettari in Arabia Saudita, Marocco, Libia, Egitto e Algeria. 

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