È la scrittrice nigeriana Abi Daré la vincitrice della prima edizione del Climate Fiction Prize, riconoscimento letterario nato per premiare i romanzi che affrontano il cambiamento climatico attraverso la narrativa. L’autrice, residente nel Regno Unito e laureata in giurisprudenza presso l’Università di Wolverhampton, si è aggiudicata il premio – del valore di 10.000 sterline – per il romanzo And So I Roar, sequel del bestseller The Girl with the Louding Voice.
L’opera, ambientata nelle aree rurali della Nigeria, racconta l’impatto del collasso ambientale sulla vita delle donne e delle ragazze, evidenziando le conseguenze sociali della crisi climatica nei contesti più vulnerabili. “Ricevere questo premio, come donna britannico-nigeriana, è un promemoria che non dobbiamo attendere il permesso per partecipare alle conversazioni globali o piegare le nostre storie a lenti imposte”, ha dichiarato Daré dopo la cerimonia di premiazione, che si è tenuta mercoledì sera a Londra e di cui riferisce anche Bbc.
La giuria, presieduta dalla scrittrice Madeleine Bunting, ha definito il libro “una storia potente, capace di sconvolgere e intrattenere al tempo stesso, con personaggi indimenticabili e un messaggio che mostra come la crisi climatica possa generare crisi sociali, colpendo in particolare donne e bambini”. Bunting ha aggiunto che “nonostante la tragedia, Daré conserva fiducia nella forza degli individui e delle relazioni, trasmettendo un messaggio di speranza”.
And So I Roar è stato selezionato tra cinque opere finaliste, tra cui The Ministry of Time di Kaliane Bradley, Briefly Very Beautiful di Roz Dineen, The Morningside di Téa Obreht e Orbital di Samantha Harvey, quest’ultimo vincitore del Booker Prize 2024.
Il Climate Fiction Prize nasce con l’obiettivo di promuovere storie in grado di rendere tangibile l’urgenza climatica e stimolare una risposta collettiva. “Per comprendere appieno la minaccia del cambiamento climatico e accettare le soluzioni, abbiamo bisogno di storie più incisive”, si legge sul sito ufficiale del premio. “Non basta sapere: bisogna immaginare un futuro incerto e capire che il cambiamento è urgente, ma possibile”.
Daré sarà anche tra gli ospiti della conferenza sull’inclusività Authentic Allyship, organizzata dall’Università di Wolverhampton il 12 giugno.
