Esodo di massa dal Sudan dilaniato dalla guerra civile scoppiata il 15 aprile 2023: nove milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro case (due milioni quelle costrette a fuggire all’estero), su una popolazione di 47 milioni, a causa dei feroci combattimenti che contrappongono l’esercito regolare (guidato dal leader della giunta golpista di Khartoum, Abdel Fattah al-Burhan) alle Forze di supporto rapido (Rsf), una milizia paramilitare capeggiata dal generale Mohamed Hamdan Dagalo (detto Hemetti). – Foto di Luis Tato/ Afp
Entrambe le parti si sono macchiate di crimini di guerra in questo periodo e, secondo le Nazioni Unite, grazie al sostegno con armi e munizioni di potenze straniere (Russia, Egitto, Iran, Emirati Arabi Uniti…), hanno compiuto massacri di civili. Il conflitto, che ha causato almeno 15.000 morti, ha fatto crollare l’economia e affossato la transizione democratica dopo la cacciata di Omar al-Bashir nel 2019, facendo sprofondare il Paese in una devastante crisi umanitaria di cui, al momento, non si vede via d’uscita.