Mali: aboliti i partiti esistenti, al via un mandato rinnovabile per Assimi Goïta

di claudia

Con l’adozione di un disegno di legge che abroga la Carta dei partiti politici del 2005 e lo Status dell’opposizione del 2015, due strumenti legislativi fondamentali in Mali, il governo ha aperto la strada a un mandato presidenziale rinnovabile di cinque anni per il generale Assimi Goïta, a capo della giunta militare al potere dal 2020.

Nell’ambito delle riforme istituzionali intraprese dalle autorità di transizione, il Consiglio dei ministri maliano ha adottato un disegno di legge volto a riformare il panorama politico del Paese e che prevede in particolare l’abolizione dei partiti politici esistenti, una verifica dei finanziamenti pubblici e la revisione delle condizioni per la creazione di nuove formazioni.

Il disegno di legge propone anche l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e la fine dello status di leader dell’opposizione. Cambiamenti che segnano una rottura con gli accordi in vigore dopo il ritorno alla politica multipartitica nei primi anni ‘90.

Questo testo, presentato come misura di razionalizzazione dello spazio politico, fa seguito a una consultazione nazionale organizzata dal governo militare nella capitale Bamako, che ha raccomandato lo scioglimento dei partiti politici e l’emanazione di leggi più severe sulla formazione di nuovi partiti politici. Secondo quanto riportato nei verbali dei colloqui, a cui hanno partecipato i sostenitori del governo ma sono stati boicottati dalla maggior parte dei partiti politici, tra le raccomandazioni emerse dalle consultazioni figura anche la possibilità di affidare al presidente della transizione, generale Goïta, un mandato presidenziale rinnovabile di cinque anni, come avviene per i leader degli altri Paesi membri della Confederazione degli Stati del Sahel (Aes).

Non è ancora stata annunciata alcuna data per l’adozione definitiva del disegno di legge da parte degli organi legislativi transitori.

Dopo i due colpi di Stato che hanno portato al potere i militari nel 2020 e nel 2021, i partiti di opposizione hanno dovuto affrontare minacce e pressioni in nome dell’unità nella lotta al terrorismo. Tuttavia, nelle ultime settimane, circa 100 partiti politici si sono uniti in nome di un’alleanza per contrastare quello che considerano il piano del governo militare di distruggerli tutti. In una rara dichiarazione, la coalizione ha accusato direttamente le autorità di volerli abolire. 

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