Mozambico, “la situazione resta instabile e l’insicurezza dilaga”

di claudia

di Enrico Casale

Dopo le elezioni generali del 9 ottobre 2024, il Mozambico è sprofondato in una crisi politica e di sicurezza. Una testimonianza fa luce sulla situazione oggi nel Paese.

Il Mozambico è ancora preda dell’instabilità. Bande di giovani scorrazzano per il Paese, derubando e taglieggiando gli autisti di auto e camion in transito sulle principali arterie stradali. “Il disordine è diffuso un po’ ovunque – spiega una cooperante italiana che da anni lavora nel Paese –. Nonostante la situazione politica sembri aver trovato un momentaneo equilibrio, la tranquillità nelle città e nei villaggi non è ancora tornata ai livelli precedenti alle elezioni”.

A Quelimane, dove la sua Ong ha sede, la situazione è calma. “Possiamo uscire senza pericoli – continua la cooperante che per motivi di sicurezza tuteliamo con l’anonimato –, non c’è tensione. A Morrumbala, invece, è meglio non andare: i rischi sono molto elevati. Membri del nostro team ci hanno detto che si può girare solo di giorno. Di notte, la gente si rintana in casa per paura di minacce, percosse, furti e violenze”. Anche a Mocuba bande aggressive imperversano per le strade. “Lo stesso avviene a Inhassunge – osserva –. I partner del nostro progetto tornano ogni sera a Quelimane. Non si sentono sicuri e temono che le loro abitazioni e i loro uffici possano essere assaltati e dati alle fiamme”.

Anche il progetto di sviluppo curato dalla cooperante risente di questa situazione. I materiali necessari sono stati acquistati, ma non possono essere distribuiti. “Ai nostri tecnici – conclude – viene costantemente chiesto il pizzo quando percorrono le strade. Al momento è rischioso muoversi ed è troppo dispendioso continuare a pagare”.

Le elezioni generali del 9 ottobre 2024 in Mozambico hanno innescato una profonda crisi politica e di sicurezza. Il Fronte di Liberazione del Mozambico (Frelimo), partito al potere dall’indipendenza nel 1975, ha dichiarato la vittoria del suo candidato, Daniel Chapo, con il 70,7% dei voti. Tuttavia, l’opposizione, guidata da Venâncio Mondlane del partito Podemos, ha contestato i risultati, denunciando brogli elettorali e sostenendo di aver ottenuto il 53% dei consensi. Le accuse di frode hanno scatenato proteste diffuse, iniziate l’11 ottobre 2024, che sono state represse violentemente dalle forze di sicurezza. Almeno 300 manifestanti sono stati uccisi durante gli scontri e centinaia sono stati arrestati. La situazione è ulteriormente degenerata dopo la conferma ufficiale dei risultati da parte della Corte Costituzionale, il 23 dicembre 2024, che ha convalidato la vittoria del Frelimo. Tuttavia, le tensioni si sono attenuate dopo che Mondlane ha dichiarato una tregua di 100 giorni, durante la quale “monitorerà l’operato del governo”.

Le tensioni politiche hanno avuto un impatto significativo sulla stabilità sociale ed economica del Mozambico. Le manifestazioni hanno paralizzato l’economia, causando la chiusura di importanti collegamenti di trasporto verso il Sudafrica e l’interruzione delle attività di aziende straniere. Inoltre, la crisi politica ha aggravato le preesistenti sfide di sicurezza, in particolare nelle province settentrionali di Nampula e Niassa, dove persistono minacce di attacchi armati e sequestri da parte di gruppi terroristici. 

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