Rd Congo, l’ex presidente Kabila ha perso l’immunità

di claudia
Joseph Kabila

Con 88 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astensioni, il Senato della Repubblica Democratica del Congo ha approvato nella serata di ieri la revoca dell’immunità parlamentare dell’ex presidente Joseph Kabila. Come fa notare Radio France Internationale (Rfi), la decisione apre la strada a possibili procedimenti giudiziari nei suoi confronti, su richiesta della giustizia militare che lo accusa di “complicità” con il movimento ribelle AFC/M23, attivo nell’est del Paese.

Secondo il procuratore generale dell’esercito congolese, Kabila sarebbe coinvolto in “tradimento, crimini di guerra, crimini contro l’umanità e partecipazione a un movimento insurrezionale”. Le accuse si inseriscono nel contesto del conflitto che da mesi vede l’M23 controllare numerose aree strategiche del Nord Kivu, alimentando un’escalation di violenze, sfollamenti e tensioni regionali.

La richiesta di revoca dell’immunità, formulata dal ministro della Giustizia e presentata ufficialmente in Senato lo scorso mese, ha innescato un vivace dibattito politico. Alcuni esponenti dell’Union pour la démocratie et le progrès social (Udps), partito del presidente in carica Félix Tshisekedi, hanno accolto con favore il voto. “È una decisione storica”, ha commentato il senatore Jean Tshisekedi. “I fatti contestati sono gravi, toccano il cuore della nostra nazione”. Più cauto il collega Jules Lodi, che ha ricordato a Rfi il principio di presunzione d’innocenza e ha sottolineato che “nessun cittadino congolese è al di sopra della legge”.

Dal canto suo, l’ex presidente Kabila ha reagito con un messaggio pubblicato su X, definendo la decisione del Senato “una manovra politica disperata orchestrata in fretta e senza rispetto degli equilibri istituzionali”. Ha dichiarato di “prendere atto” della decisione, ma ha rigettato le accuse parlando di “giustizia politicizzata”.

Il suo partito, il Parti du peuple pour la reconstruction et la démocratie (Pprd), ha denunciato l’atto come una “caccia alle streghe”. Il portavoce Ferdinand Kambere, citato da Rfi, ha contestato la legittimità del voto, sostenendo che, in quanto ex capo dello Stato, Kabila rientra in un “regime giuridico speciale” e che soltanto il Congresso – e non il solo Senato – avrebbe potuto deliberare su eventuali procedimenti giudiziari a suo carico.

Kabila, al potere dal 2001 al 2019, conserva lo status di senatore a vita. La revoca della sua immunità rappresenta,notano alcuni osservatori, un evento senza precedenti nella recente storia politica del Paese e potrebbe segnare un punto di svolta nella lotta alla criminalità politica e all’impunità nella Repubblica Democratica del Congo. 

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