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abbandono scolastico

    scuola
    FOCUS

    L’abbandono scolastico in Africa riguarda milioni di scolari

    di claudia 10 Settembre 2024
    Scritto da claudia

    di Andrea Spinelli Barrile

    Nei Paesi del Sahel, in particolare Burkina Faso e Mali, ma anche in altri Paesi africani come in Camerun e nella Repubblica democratica del Congo (Rdc), le chiusure delle scuole e il conseguente abbandono scolastico hanno colpito milioni di bambini nel 2023 e il 2024 non sembra essere un anno migliore del precedente. Quello dell’abbandono scolastico in Africa è un problema enorme, con molti dei bambini colpiti che rischiano di essere reclutati da gruppi armati o esposti a fenomeni come lavoro minorile, violenza fisica e sfruttamento sessuale.

    In 24 Paesi dell’Africa occidentale e centrale, più di 14.364 scuole sono state chiuse a causa della violenza armata: a rivelarlo è il rapporto sulla situazione regionale del secondo trimestre del 2024 dell’Education in emergencies working group per l’Africa occidentale e centrale, che parla di un aumento rispetto al 2023, quando furono chiuse 13.200 scuole. La chiusura delle scuole ha interessato 2,5 milioni di bambini in tutta la regione nel 2023

    “L’istruzione è sotto assedio nell’Africa occidentale e centrale. Il deliberato attacco alle scuole e la negazione sistematica dell’istruzione a causa del conflitto non sono altro che una catastrofe. Ogni giorno in cui un bambino viene tenuto fuori dalla scuola è un giorno rubato al suo futuro e al futuro delle sue comunità”: a dirlo, in una nota stampa ufficiale, è Hassane Hamadou, direttore regionale dell’Norwegian refugee council (Nrc) per l’Africa occidentale e centrale. “Chiediamo urgentemente a tutte le parti in conflitto di cessare gli attacchi e l’occupazione delle scuole e di garantire che l’istruzione sia protetta e prioritaria”.

    In Camerun, gli effetti combinati di tre crisi umanitarie simultanee hanno lasciato 1,4 milioni di bambini in età scolare in urgente bisogno di assistenza educativa nel 2023. Nella Rdc, la violenza e le tensioni intercomunitarie, in particolare nell’est del Paese, hanno costretto alla chiusura di 1.457 scuole dall’inizio del 2024, colpendo oltre 500.000 studenti e 12.700 insegnanti. I gruppi armati continuano a occupare gli edifici scolastici, utilizzandoli per scopi militari.

    scuola

    Gli attacchi in corso all’istruzione e le conseguenti chiusure delle scuole hanno conseguenze di vasta portata e senza un intervento immediato, la regione rischia di perdere un’intera generazione di giovani e adulti istruiti, con gravi impatti e ripercussioni socioeconomiche a lungo termine. Le ragazze affrontano rischi maggiori di matrimonio forzato e sfruttamento, aggravando ulteriormente le disuguaglianze di genere e sociali e, inoltre, il reclutamento dei bambini da parte di gruppi armati interrompe la loro istruzione, riduce le loro possibilità di tornare a scuola e aumenta la loro vulnerabilità alla violenza e allo sfruttamento, perpetuando cicli di povertà e instabilità.

    Sebbene la situazione rimanga disperata, ci sono anche barlumi di speranza: in Mali e nella Repubblica centrafricana (Rca), il numero di attacchi all’istruzione è diminuito tra il 2022 e il 2023, a causa del calo della violenza in alcune parti di questi Paesi. In Burkina Faso, circa 1.300 scuole hanno riaperto quest’anno in diverse aree controllate dal governo, cosa che ha consentito a migliaia di bambini di tornare in classe: “La riapertura delle scuole in Burkina Faso e la riduzione degli attacchi in Mali e nella Repubblica centrafricana dimostrano che è possibile fare progressi”, ha detto Hamadou. 

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    10 Settembre 2024 0 commentI
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