Venerdì 3 giugno, manifestazioni si sono svolte in Camerun, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone e fuori della sede del gruppo Bolloré a Parigi, dove si stava tenendo un’assemblea degli azionisti. I manifestanti ,che rappresentano un movimento di migliaia di contadini sfollati dalle loro terre, hanno chiesto a Vincent Bolloré di spiegare perché la Socfin (società di cui detiene una quota del 38,7%) non ha rispettato gli impegni volti a risolvere i conflitti tra le comunità locali e le piantagioni della stessa Socfin. Francesco Ngang, Segretario generale dell’Istituto africano per lo sviluppo economico e sociale (Inades) ha detto che Socfin non ha rispettato gli impegni assunti alla firma dei contratti che prevedevano che 150 ettari di terreni vicini ai villaggi dovevano rimanere incontaminati. Tra il 2010 e il 2014, la superficie totale delle piantagioni è invece aumentata del 29%. Queste espansioni hanno innescato gravi conflitti con le comunità locali.
(04/06/2016 Fonte: AfricaNews)
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