Un tribunale ugandese ha accusato 36 sostenitori dell’opposizione di reati legati al terrorismo dopo il loro arresto in Kenya, dove dicono di essersi recati per un corso di formazione. L’accusa sostiene invece che tra il 22 e il 23 luglio i sospetti, che sono membri del Forum for Democratic Change (Fdc), uno dei maggiori partiti di opposizione dell’Uganda, si sono recati da varie parti a Kisumu, nel Kenya occidentale, con l’intento di fornire o ricevere addestramento al terrorismo.
Il portavoce della polizia ugandese, Rusoke Kituuma, ha dichiarato che le autorità stanno collaborando con le loro controparti keniote per indagare a fondo sulla vicenda. “Queste persone erano impegnate in attività segrete sospettate di essere sovversive e hanno attirato l’attenzione delle forze di sicurezza keniote. Stiamo collaborando strettamente con le nostre controparti keniote per indagare a fondo sulla questione”, ha dichiarato. Il sindaco di Kampala e avvocato degli accusati, Erias Lukwago, ha definito le accuse “ridicole” durante una conferenza stampa.
Secondo l’Fdc gli effetti personali degli accusati, compresi computer e telefoni, sono stati confiscati mentre questi erano detenuti in Kenya e alcuni membri del gruppo sarebbero anche stati torturati.