• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

artisti

    ArteFOCUSIN VETRINA

    Parigi celebra l’Africa: l’ultima mostra prima della chiusura del Centre Pompidou

    di claudia 23 Marzo 2025
    Scritto da claudia

    di Stefano Pancera

    Si è aperta mercoledì 19 marzo al Centre Pompidou di Parigi “Paris Noir. Circolazioni artistiche, resistenza anticoloniale, 1950-2000“, una mostra che trasporta i visitatori nel cuore di una Parigi panafricana e anticoloniale spesso dimenticata. L’esposizione racconta come 150 artisti africani, afroamericani e caraibici abbiano ridisegnato la modernità parigina, attingendo a un ricco archivio sonoro e documentale.

    L’ultimo grande evento del Centre Pompidou prima della chiusura per una ristrutturazione quinquennale a settembre esplora il contributo “non riconosciuto ma fondamentale” che questi artisti hanno dato alla capitale francese e come li abbia influenzati.

    Immaginate di varcare la soglia del Centre Pompidou ed entrare nella mostra Paris Noir: vi ritroverete in un viaggio sonoro che spazia dal 1950 al 2000, tra Parigi, il Senegal, i Caraibi e le strade di Harlem.
    Sentirete – ad esempio – le poesie di Ted Joans (artista della Beat Generation scomparso nel 2003) che vi accompagneranno attraverso uno dei cinque percorsi.
    Sembra di camminare in una mappa vivente dove Parigi non è solo la Ville Lumière, ma un crocevia segreto di lotte anticoloniali e jazz.

    Le 350 opere di 150 artisti del patrimonio africano – molti storicamente marginalizzati – ricevono finalmente il riconoscimento meritato. Alicia Knock, curatrice della mostra, sottolinea: “È una storia mai raccontata che merita di esserlo. La mostra rivela la ricchezza di questi artisti-parigini, spesso anche filosofi e poeti, le cui opere non erano mai state esposte in Francia”.

    Tutto nasce negli anni cinquanta con Présence Africaine, la “rivista-rivoluzione” fondata nel 1947 da Alioune Diop, vero “faro intellettuale”. Più che una libreria, era il quartier generale degli intellettuali neri: qui si incrociavano le idee James Baldwin, di Édouard Glissant e dei protagonisti della Négritude, movimento che proclamava “essere neri è una dignitànon una condanna”.

    Nella sala introduttiva si respira l’atmosfera della storica libreria di Rue des Écoles, ed anche quella della Sorbona che nel 1956 ospitò il Primo Congresso degli Scrittori e Artisti Neri: 600 personalità nere unite in un evento cardine per la cultura panafricana.

    La mostra sfata il presunto declino culturale parigino post-1945: oltre all’asse Parigi-New York, emergono infatti rotte inedite comeParigi-Dakar, Parigi-Fort-de-France e Parigi-Johannesburg.

    Negli anni ’90, arriva La Revue Noire: la rivista che ha fotografato l’esplosione dell’arte africana contemporanea. Qui non si parla più solo di pittura, ma di fotografia, collage, performance. Artisti come Chéri Samba ridefiniscono cosa significhi essere africani in un mondo globalizzato. E nel mezzo, opere come Le Garçon de Venise di Diagne Chanel: un dipinto che sembra uscito dal Seicento, ma che in realtà è una bomba contro il razzismo, con quei pavimenti rinascimentali che fanno da sfondo a un grido di dignità. Artisti come il sudafricano Gerard Sekoto o il brasiliano Wilson Tiberio trovarono a Parigi, attraverso la Revue Noire, un laboratorio per ridefinire l’arte globale documentando l’esplosione creativa postcoloniale

    Sylvie Glissant, figlia di Édouard Glissant (poeta francese e storico della cultura coloniale), riflette sulle contraddizioni e osserva: «Se Parigi avesse accolto meglio questi artisti, sarebbe ancora un polo artistico di prima classe».

    Tra jazz club, i caffè di Saint-Germain-des-Prés e il Pan-African Festival di Algeri del 1969 emerge una Parigi multiculturale che riecheggia lotte globali: dal Maggio ’68 alle proteste contro l’apartheid.

    La mostra ripercorre mezzo secolo di lotte per l’emancipazione e ridisegna la mappa culturale della capitale francese, svelando il ruolo centrale degli artisti neri nella costruzione di una modernità anticoloniale.

    Dall’indipendenza africana alla caduta dell’apartheid, passando per le lotte contro il razzismo in Francia. Artisti, che sono attori di una Parigi cosmopolita luogo di resistenza e di creazione, contestano con le loro opere il falso mito di una Parigi eclissata nel dopoguerra da New York.

    Tra gli artisti più rappresentativi segnaliamo Sekoto, Tibrerio e Joans.

    Gerard Sekoto, sudafricano, è stato un pilastro della scena artistica parigina anticoloniale. Grazie alla rivista Présence Africaine, ha trasformato Parigi in un ponte culturale tra Europa e Johannesburg, mescolando nelle sue opere la modernità occidentale con le battaglie per la liberazione dell’Africa.

    Wilson Tiberio, brasiliano, incarnò il legame vivo tra Parigi e le Americhe. Fece della capitale francese una base operativa per la diaspora nera, unendo impegno politico e creatività. Le sue opere sono una mappa emotiva che collega i Caraibi, il Sud America e l’Europa, mostrando come l’arte possa essere allo stesso tempo un grido di protesta e un abbraccio tra culture.

    Ted Joans, poeta afroamericano, portò a Parigi l’urgenza delle battaglie per i diritti civili statunitensi. Nella mostra, lo senti letteralmente in sottofondo: le sue vecchie registrazioni vocali fanno da colonna sonora a un percorso che mescola versi, attivismo e jazz. È la prova che in quegli anni a Parigi non si dipingeva solo con i colori, ma con tutto il corpo e la voce.

    In questo intreccio di rotte e rivoluzioni, la mostra svela una verità inedita: la mappa dell’arte globale si scrive nei corpi e nelle lotte degli afrodiscendenti che hanno fatto di Parigi il palcoscenico di una modernità ribelle.

    Fino al 30 giugno 2025 al Centre Pompidou. www.centrepompidou.fr.

    Condividi
    23 Marzo 2025 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA