È stato arrestato venerdì a N’Djamena Succes Masra, ex primo ministro ciadiano, presidente del partito d’opposizione I Trasformatori. Immagini diffusi dai media locali e dai social mostrano un gruppo di militari circondare il leader politico mentre lo accompagnano fuori dal suo cortile. Ndolembai Sade Njesada, vice presidente del partito, ha annunciato l’arresto, precisando che è avvenuto alle 5,56 di venerdì.
Non sono stati resi noti, finora, i motivi dell’arresto. Nei giorni scorsi, Masra aveva fatto dichiarazioni critiche nei confronti dell’andamento politico sotto la presidenza di Mahamat Deby, e si era detto desideroso di collaborare con il governo.
Il movimento della società civile Wakit Tamma unisce la sua voce a quella del partito I Trasformatori per chiedere la liberazione di Succès Masra, che ha trascorso la sua terza notte in carcere. Il procuratore e membri del governo accusano l’oppositore Masra di essere l’autore di un audio definito “virale” sui social network, trasmesso in lingua ngambay, un dialetto del Logone Occidentale e lingua madre del leader dei Trasformatori. Secondo loro, il messaggio avrebbe incitato alla rivolta e all’odio tra contadini e allevatori della regione. Mercoledì 14 maggio, in uno scontro tra pastori e agricoltori, sono state uccise 42 persone, per lo più donne e bambini.
Gli avvocati dell’ex primo ministro affermano di non avere accesso al fascicolo dell’indagine e, di conseguenza, di non sapere se sia stato effettivamente quell’audio a portare all’arresto del loro cliente. Aggiungono che il messaggio circolante sui social network è reperibile sull’account YouTube dei Trasformatori e datato 23 maggio 2023, motivo per cui non può essere collegato al massacro di Mandakao.
La sezione politica di Wakit Tamma ha tenuto una conferenza stampa ieri presso la sede centrale del partito Unc a N’Djamena. Nel corso dell’incontro, la coalizione ha espresso profonda preoccupazione e ferma condanna per il “rapimento” di Masra.
Il coordinatore Zakaria Adam Zakaria ha descritto l’atto, compiuto al di fuori di qualsiasi cornice legale, come un’operazione di intimidazione politica, evocando i metodi utilizzati dalla famigerata Direzione di documentazione e sicurezza (Dds) sotto il regime dittatoriale di Hissène Habré.
Ha sottolineato che da diversi mesi il Ciad è teatro di un’escalation di arresti arbitrari e detenzioni mirate, che hanno preso di mira leader politici, giornalisti, attivisti, personalità religiose e cittadini comuni. Ha citato i recenti casi di Gam Robert, segretario generale del Psf, di Monodji Mahamat e del pastore Pierre, tutti detenuti illegalmente. Secondo il coordinatore, il potere incarnato da Mahamat Déby sta utilizzando il sistema giudiziario per sopprimere ogni voce dissidente, creando un clima di paura e repressione che ricorda i periodi più bui della storia del Paese.