• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 02/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

colonialismo

    GLOBAL AFRICA - Mario GiroSOCIETÀStoria

    1959, nasce l’Africa. L’Italia non se ne accorge

    di Marco Trovato 23 Gennaio 2021
    Scritto da Marco Trovato

    Nel 1959 a Roma si ritrova l’intellighenzia di un continente che sta vedendo avverarsi il sogno della libertà. Nell’indifferenza generale. Alla vigilia della grande stagione delle indipendenze, suggellate nel 1960, i più affermati intellettuali africani si radunarono a Roma per celebrare l’orgoglio della cultura nera e discutere quale strada imboccare per la decolonizzazione. Fu un evento storico, ma l’Italia della Dolce Vita era distratta…

    di Mario Giro

    1959: insolita tappa italiana prima dell’Anno dell’Africa. Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile di quell’anno si tiene a Roma il 2° Congresso mondiale degli scrittori e artisti neri. Il primo si era celebrato a Parigi nel 1956. Sono invitati a partecipare molti famosi rappresentanti della cultura “nera”, sia africana che americana o di altra provenienza come i Caraibi. Ci sono, tra gli altri, Frantz Fanon, Aimé Césaire, Sékou Touré, Amadou Hampâté Bâ, Léopold Sédar Senghor e così via. I convegnisti si radunano all’Istituto italiano per l’Africa e al Campidoglio. Sulla locandina c’è un disegno di Picasso fatto per l’occasione. Sono anche ricevuti in Vaticano da Giovanni XXIII, molto sensibile alle questioni postcoloniali e preoccupato per il futuro delle Chiese nel nuovo spazio indipendente africano.

    Centocinquanta delegati

    La storia della decolonizzazione africana è complessa e in parte ancora da scrivere. Sta di fatto che tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta si svolgono numerosissime conferenze internazionali “nere” (più di 50 tra il dicembre 1957 e l’ottobre 1965). Sono gli anni in cui, a parte le colonie portoghesi, tutta l’Africa subsahariana accede all’indipendenza, anche se nel caso del Sudafrica o della Rhodesia si tratta di indipendenze molto particolari, solo per i “bianchi” che da coloni si sono “travestiti” in autoctoni.

    Gli europei ci hanno lungamente pensato, e concedono un’indipendenza controllata. La Francia proponeva il quadro comune della Comunità francese, che solo la Guinea di Sékou Touré rifiutò. Mentre la Gran Bretagna trattava a pezzi, usando la via bilaterale, anche se poi inseriva il tutto nel Commonwealth delle nazioni.

    Un colono francese guada un fiume con l’aiuto di portatori in Senegal (tra i 17 Paesi africani che conquistarono l’indipendenza nel 1960). Foto Afp

    Al 2° Congresso ci sono centocinquanta delegati e una rappresentanza dell’Unesco. Il tema era l’unità delle culture dell’Africa nera. Le comunicazioni e i dibattiti si concentrarono sui valori culturali dell’Africa subsahariana e sull’identità dei neri. Come si vede, un tema attuale anche oggi. In questo senso vengono analizzate anche la letteratura americana nera e la discriminazione razziale negli Stati Uniti, oltre che il colonialismo e la situazione dei neri in America Latina.

    Dalla poesia alla politica

    Alioune Diop, che funge un po’ da padrone di casa, apre celebrando la négritude. Il movimento mira al ripristino della dignità della razza nera e all’affermazione della sua identità: «La negritudine – dice – non è altro che la nostra umile e tenace ambizione per mostrare al mondo ciò che aveva specificamente negato: la dignità della razza nera».

    Sono discorsi emozionanti, ma superati dalla realtà geopolitica che si sta formando. Lo stesso Senghor ne è perfettamente conscio: dalla poesia ora si deve passare alla politica. Difatti il vero tema ufficioso del congresso è la decolonizzazione. Il dilemma che attanaglia i partecipanti è quello della lotta armata: occorre accettare un’indipendenza offerta dal colonizzatore (octroyée, dicono i francofoni, cioè concessa), certamente pacifica ma dentro un quadro già predefinito, o invece è meglio pretenderne una totale, lottando come ha fatto la Guinea nel 1958, con il rischio di restare da soli o di cadere nella spirale della violenza? Si narra che a Roma lo stesso Fanon abbia convinto i fondatori dell’Mpla angolano, in un caffè nei pressi del Campidoglio, a iniziare la guerriglia.

    C’è infine la questione del comunismo: si può accettare l’offerta di aiuto di Mosca e di Pechino, entrambe propense alla via delle armi? Non si cadrà da una forma di dipendenza a un’altra?

    I partecipanti al 1° Congresso degli scrittori e artisti neri, tenutosi a Parigi nel 1956

    Pubblica opinione distratta

    Nelle risoluzioni finali delle varie commissioni, i partecipanti affermarono che la liberazione politica e l’indipendenza economica erano condizioni essenziali per lo sviluppo culturale dei Paesi africani. Sono tematiche che lacerano i delegati e che andranno avanti per decenni.

    Per ora limitiamoci a osservare che, inaspettatamente e prima di compiersi, l’anno dell’Africa passa dall’Italia. Stupisce, oggi, quanto quella vicenda non fu quasi per nulla ripresa dalla stampa (salvo ottimi articoli del Tempo) e soprattutto che i delegati non furono ricevuti da nessuno di importante, tranne che dal Papa. Il massimo fu il messaggio di un sottosegretario. La Chiesa cattolica era più interessata del governo italiano a ciò che stava per compiersi sul continente. Era annunciata infatti una specie di rivoluzione che avrebbe cambiato il mondo, iniziando con il livello multilaterale: alle Nazioni Unite ci sarebbe presto stati una cinquantina di voti in più…

    Ma l’Italia del boom economico aveva già dimenticato l’Africa nera, anzi l’aveva proprio rimossa, poiché rappresentava un’eredità fascista da dimenticare. Nella pubblica opinione nessuno aveva interesse per l’Africa nera a quel tempo; al massimo qualcuno osservava quella araba, dove l’Eni stava iniziando a mietere i sui successi. Per il resto, l’interesse italiano era rivolto a nord: verso l’Europa che stava portando a tutti la tanto agognata prosperità. Quella del 1959 fu un’occasione persa per l’Italia, tanto più che si trattò anche dell’ultimo congresso di quel tipo. L’anno dopo, il “1960, Anno dell’Africa”, tutto cambiò: la guerra fredda gettò sui nuovi stati indipendenti (e sui suoi leader) il suo velo di realismo e condizionamenti. L’Africa sarebbe stata ciò che quel mondo le avrebbe permesso di diventare.

    Foto di apertura: l’intellettuale francese Aimé Césaire, originario della Martinica, al 1° Congresso degli scrittori e artisti neri. Fu tra gli ideologi della negritudine, il movimento letterario, culturale e politico sviluppatosi nelle colonie francofone che ispirò le lotte africane per l’indipendenza

    L’anno dell’Africa

    Nel 1960, 17 colonie africane divengono indipendenti: è l’anno che sancisce l’emancipazione politica del continente. A sessant’anni di distanza, a partire da questa settimana e nei prossimi weekend, una memoria sintetica di quegli eventi. Ne è autore Mario Giro, collaboratore della nostra rivista, docente di geopolitica, ex ministro degli esteri, membro della Comunità di Sant’Egidio, per la quale si occupa di Africa e di mediazione dei conflitti.

    Questo articolo è stato pubblicato sul numero 4/2020 della rivista Africa. Per abbonarsi alla rivista, approfittando delle promozioni in corso, clicca qui

    Condividi
    23 Gennaio 2021 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • AFRICA TV - VIDEOCultura

    La storia coloniale italiana spiegata dal prof. Uoldelul Chelati Dirar

    di Marco Trovato 30 Dicembre 2020
    30 Dicembre 2020

    Un breve estratto della registrazione del seminario “Miti, memorie, eredità coloniali: l’Italia in Africa” tenuto da Uoldelul Cherati Dirar, professore di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Macerata, in modalità …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    «Rubo l’arte che ci appartiene». Multato attivista congolese

    di AFRICA 15 Ottobre 2020
    15 Ottobre 2020
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • AFRICA TV - VIDEO

    Montanelli e la sposa bambina

    di Marco Trovato 14 Giugno 2020
    14 Giugno 2020

    “Giù le mani dal più grande giornalista italiano del Novecento”. “Rimuoviamo la vergognosa statua dedicata al razzista stupratore”. Si inasprisce la polemica sulla statua di Indro Montanelli, nuovamente imbrattata nella …

    2 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Belgio | Giù la statua di Leopoldo II

    di Enrico Casale 10 Giugno 2020
    10 Giugno 2020

    L’onda lunga delle proteste per la morte di George Floyd a Houston (Usa) ha fatto una vittima eccellente in Belgio. Ad Anversa la statua di Leopoldo II è stata rimossa …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CONTINENTE VERO

    Addio a Mugabe, eroe o dittatore?

    di Marco Trovato 6 Settembre 2019
    6 Settembre 2019

    Sono opposte le reazioni registrate in Africa e in Occidente alla notizia della morte dell’ex presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, indiscusso protagonista della scena politica degli ultimi quarat’anni. Cosa si …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • IN VETRINALibri

    Emergere dalla lunga notte, di Achille Mbembe

    di AFRICA 29 Agosto 2019
    29 Agosto 2019

    L’edizione originale, in francese, è uscita nel 2010, nel 50° dell’anno-simbolo delle indipendenze africane. La circostanza si sente, ma il discorso non ne risente, anzi qua e là risuona precorritore. …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CulturaNEWSSOCIETÀ

    La Germania restituisce una croce alla Namibia

    di Enrico Casale 18 Maggio 2019
    18 Maggio 2019

    la Germania ha annunciato che restituirà alla Namibia un monumento del XV secolo sottratto durante l’epoca coloniale. La croce di pietra, situata sulla costa sud-occidentale nel 1486, era un punto …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CALENDAFRICA

    26 febbraio – Conferenza di Berlino

    di Pier Maria Mazzola 26 Febbraio 2019
    26 Febbraio 2019

    1885. Si conclude dopo oltre due mesi di lavori l’assise cui partecipano 14 Paesi colonizzatori, tra cui l’Italia, e che dà il via alla “corsa all’Africa”.  «L’art. 35 dell’Atto di …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CALENDAFRICA

    18 febbraio – Gli inglesi conquistano Benin City

    di Pier Maria Mazzola 17 Febbraio 2019
    17 Febbraio 2019

    1897. È la conclusione di una pesante spedizione punitiva. E gl inglesi depredano la Nigeria di quattromila opere d’arte: numerosi i raffinatissimi bronzi, molti dei quali tuttora esposti al British …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • GLOBAL AFRICA - Mario Giro

    Mario Giro ▸ Franco Cfa: una polemica nata vecchia

    di Pier Maria Mazzola 22 Gennaio 2019
    22 Gennaio 2019

    Non si può discutere di questioni serie come la decolonizzazione in termini di propaganda politica da utilizzare come clava contro avversari. La questione della fine delle colonie ci vede tutti …

    7 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CALENDAFRICA

    17 dicembre – Nzinga Mbandi Ngola

    di Pier Maria Mazzola 16 Dicembre 2018
    16 Dicembre 2018

    † 1663. Battezzata con il nome di Ana de Sousa, resistette per trent’anni all’invasione portoghese dell’Angola (regni di Ndongo e Matamba). «Credete che io sia stata felice di passare la …

    1 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CALENDAFRICA

    6 dicembre – Frantz Fanon

    di Pier Maria Mazzola 6 Dicembre 2018
    6 Dicembre 2018

    † 1961. Martinicano, psicanalista; guida spirituale di un’intera generazione di militanti del Sud del mondo. Tra le sue opere da ricordare: I dannati della terra e Pelle nera, maschere bianche. …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CALENDAFRICA

    7 novembre – Incidente di Fascioda

    di Pier Maria Mazzola 7 Novembre 2018
    7 Novembre 2018

    1898. Viene sventata una guerra tra Francia e Gran Bretagna dopo che truppe dei rispettivi Paesi si erano fronteggiate nei pressi di Fascioda (l’odierna Kodok, in Sud Sudan). Là s’incrociavano …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CALENDAFRICA

    16 settembre – Omar al-Mukhtar

    di Pier Maria Mazzola 15 Settembre 2018
    15 Settembre 2018

    † 1931. Impiccagione – per ordine del governatore italiano della Cirenaica, Rodolfo Graziani – dell’eroe della resistenza libica, “Il leone del deserto” (che diverrà il titolo di un film del …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 02/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA