a cura di Stefania Ragusa
Il quattordicenne Boris vive a Parigi e ha una mamma bianca, un papà nero, un nuovo “papà” che appare dal nulla e lo mette in sincero imbarazzo e, per finire, una fidanzatina bianca altolocata. L’autore, insegnante di francese a Rouen, arrivato in Francia all’età di 7 anni dalla Repubblica Democratica del Congo, mostra fin dall’inizio il compito ostico affidato al protagonista di questa sua accattivante opera prima: evolversi in un contesto in cui, per farsi capire e entrare in relazione con gli altri, deve continuamente spiegarsi e chiarire le sue osservazioni. Potrebbe essere un dramma, l’autore sceglie invece un altro piano di lettura degli eventi, leggero e ironico, che porta alla creazione di situazioni divertenti e spinge il lettore a un’autentica solidarietà con il personaggio, fino a mettere in discussione il proprio sistema di valori.
I miei due papà di Éric Mukendi, Edizioni e/o, 2024, pp. 160, €16
