• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

crisi

    FOCUS

    La crisi in Tunisia: golpe o rivoluzione?

    di claudia 1 Agosto 2021
    Scritto da claudia

    Dopo le proteste di piazza contro il governo e la risposta autoritaria del presidente Kaïs Saïed, la situazione in Tunisia rimane instabile e polarizzata. Il problema è vedere ora come si evolverà la questione, non solo sul piano interno. Il rischio di un collasso istituzionale del Paese potrebbe avere ripercussioni su tutto il Nord Africa, già alle prese con la crisi libica

    di Maurizio Delli Santi (*)

    Non è ancora chiaro cosa stia esattamente accadendo in Tunisia, se si tratti di un semplice, anche se un po’ troppo turbolento, cambio del governo, ovvero di un golpe, un vero e proprio cambio di regime come quelli avvenuti in Egitto prima nel 2012 con l’autoproclamazione di Mohamed Morsi, leader dei Fratelli musulmani, e subito dopo nel 2013 con Al Sisi, a seguito delle forti proteste popolari contro il partito islamico.

    Di fatto, il 25 luglio sorso, domenica sera, è accaduto che il presidente della giovane democrazia tunisina, Kais Saied, un avvocato costituzionalista, non legato ad uno specifico partito anche se ritenuto ispirato da modelli sovranisti, dopo l’ennesima manifestazione di protesta contro il governo in carica ha invocato lo stato di eccezione previsto dall’articolo 80 della Costituzione per far decadere l’esecutivo e sospendere le funzioni parlamentari per almeno 30 giorni. E si avvalso dell’esercito per bloccare l’ingresso del parlamento, disporre divieti per altre manifestazioni e limitazioni alla stampa, in particolare per l’emittente araba Al Jazeera.

    Invero la situazione politica era già compromessa, perché dopo le ultime consultazioni nessun partito aveva ottenuto più del 25 per cento dei seggi. In ogni caso è dal 2011 che in Tunisia il maggior partito è rappresentato dal movimento islamista moderato Ennahda, guidato da Rached Ghannouchi, cui è stata conferita la presidenza del parlamento, ed ha espresso anche l’ultimo premier, Hichem Mechichi, il terzo in carica in un solo anno. Dopo le “primavere arabe” e la “rivoluzione dei gelsomini”, la Tunisia si era imposta come modello di democrazia, ma gli ultimi anni sono stati aggravati una forte crisi economica e politica, su cui si sono impattati gli ultimi effetti più stravolgenti: da un lato la disoccupazione ha raggiunto la soglia del 20%, dall’altro la corruzione ha visto coinvolti numerosi esponenti della classe politica, e infine è arrivato il collasso della pandemia, con oltre 18 mila vittime e appena un 7% di vaccinati. E ha fatto il giro del web l’immagine di un medico dell’ospedale di Mateur, una città a circa 60 km da Tunisi, che, disperato, piange perché mancano ossigeno e sangue.

    Possibili ripercussioni

    Il problema è vedere ora come si evolverà la questione, non solo sul piano interno. Sotto quest’ultimo profilo Saied gode la fama di persona onesta e indipendente, ed è stato acclamato proprio dalla popolazione cha ha protestato contro il governo in questi giorni. I conoscitori più attenti della società tunisina hanno evidenziato che in questa fase potrebbero avere un ruolo importante nella ricomposizione delle polarizzazioni alcune particolari rappresentanze della società civile, come l’Ordine degli Avvocati, la Confederazione dell’industria e del commercio, e soprattutto l’Ugtt, il più importante sindacato dei lavoratori che ha fino ad ora sostenuto il Presidente Saied, ma ha anche chiesto espressamente “una road map partecipativa e comprensiva di tutte le forze in campo” per superare la crisi in breve tempo. Ma gli oppositori del partito islamista Ennhada hanno anch’essi una area di consenso che nella frammentazione dei partiti tunisini è comunque maggioritaria. Inoltre, sebbene di ispirazione più moderata, la loro rete ideologica di riferimento è quella transnazionale della Fratellanza Musulmana, e hanno l’appoggio di Turchia e Qatar. Tuttavia va detto che, probabilmente anche per le proteste popolari dei giorni scorsi a loro rivolte, i dirigenti di Ennhada non sembrano voler inasprire gli animi, tanto che il premier uscente non ha polemizzato e ha solo auspicato che l’attività parlamentare venga ripresa per poi riparlare delle formule di governo.

    Le agenzie di stampa parlano di vari tentativi di mediazione dell’Algeria e dell’Egitto, ma anche Stati Uniti e Unione europea, per tramite dei rispettivi referenti della politica estera, e cioè il Segretario di Stato Antony Blinken e l’alto rappresentante per la Pesc Josep Borrel, si sono fatti sentire invitando il Presidente Saied a valutare ogni iniziativa per un sollecito ristabilimento delle normali relazioni politiche interne. Si parla anche di una possibile iniziativa congiunta Italia-Francia, i due Paesi che effettivamente hanno uno storico rapporto di cooperazione con la Tunisia. Certo è che quello che sta succedendo in Tunisia non è rassicurante per la stabilità del Nord Africa, dove si sta già affrontando ancora con grandi preoccupazioni la crisi libica. E i dati dei flussi sugli sbarchi irregolari vedono già al primo posto 5830 tunisini approdati in Italia nel 2021. Cosa può fare la comunità internazionale per scongiurare il rischio di un collasso istituzionale della Tunisia, i cui primi effetti si riverserebbero certamente sulla pressione migratoria? Sicuramente occorre pensare ad un piano di aiuti straordinario, specie finalizzati a rafforzare il sistema sanitario tunisino e a diffondere la campagna dei vaccini. E poi occorrerà pensare ad un piano più strutturato che rassicuri la società tunisina, che se lasciata a sé stessa potrebbe finire anch’essa fagocitata dal frammentarismo settario che si è rilevato deleterio in Libia e in Libano, ovvero dai tentativi egemonici della Turchia o di qualche altra potenza che sta guardando con lungimiranza alle crisi del Nord Africa per espandere la sua influenza.

    (*) membro International Law Association, dell’ Associazione Italiana Giuristi Europei e dell’ Associazione Italiana di Sociologia

    Condividi
    1 Agosto 2021 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Tunisia: l’appello dei sindacati, Saied rispetti i 30 giorni

    di Valentina Milani 29 Luglio 2021
    29 Luglio 2021

    In un comunicato congiunto emesso dall’Unione nazionale dei giornalisti tunisini (Snjt) e citato dall’agenzia di stampa tunisina Tap, organizzazioni e sindacati hanno chiesto al capo di Stato tunisino Kais Saied …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Marocco: trattative diplomatiche per risolvere la crisi con la Spagna

    di Valentina Milani 28 Luglio 2021
    28 Luglio 2021

    La crisi diplomatica tra Marocco e Spagna sembra essersi fermata a un punto morto ma in realtà le autorità di entrambi i paesi stanno lavorando per ricostruire il fragile equilibrio …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Tunisia: crisi politica, zone grigie e scenari futuri

    di Valentina Milani 28 Luglio 2021
    28 Luglio 2021

    Il primo punto sul quale si possono innestare i dubbi di coloro che non appoggiano questo colpo di mano di Saied risiede nel processo di comunicazione relativo all’articolo 80: “il …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • AFRICA TV - VIDEONEWS

    Caos e alta tensione in Tunisia. I motivi della crisi

    di claudia 26 Luglio 2021
    26 Luglio 2021

    Caos e alta tensione in Tunisia. Dopo le proteste di piazza, il presidente Kaïs Saïed ha destituito il premier Hicham Mechichi, sospeso il parlamento per 30 giorni, mandato l’esercito in …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CONTINENTE VERO

    La maledizione del Centrafrica

    di claudia 16 Maggio 2021
    16 Maggio 2021

    Gruppi ribelli si contendono il tesoro minerario di uno dei Paesi più malandati del mondo alle prese con violenze etniche e religiose. La crisi senza fine della Repubblica Centrafricana, cominciata …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • LO SCATTO

    Repubblica Centrafricana | Tristi scenari

    di Valentina Milani 28 Settembre 2020
    28 Settembre 2020

    Sulle rive del fiume Ubangi, che segna il confine tra Repubblica Centrafricana e Repubblica Democratica del Congo, un ragazzo osserva il fumo che si alza dal villaggio di Mobaye finito …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Mali, occhi puntati sull’imam Dicko

    di Celine Camoin 29 Luglio 2020
    29 Luglio 2020

    È l’uomo che fa tremare il palazzo presidenziale di Bamako, ma non è un ribelle, né un militare, nemmeno un leader politico.  È un uomo di fede, l’imam Mahmoud Dicko, …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mali, Cedeao esclude estromissione Ibk

    di Celine Camoin 20 Luglio 2020
    20 Luglio 2020

    Resta solo la resistenza del consiglio strategico del Movimento del 5 giugno alla proposta di piano di uscita di crisi per il Mali elaborato dalla missione di mediazione della Comunità …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • …
  • 3
  • 4
  • 5

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA