Oggi, giovedì 30 gennaio alle ore 16:30, Medici con l’Africa Cuamm organizza un incontro virtuale su Zoom per presentare le opportunità di Servizio civile universale in Africa e Italia. Sono disponibili 15 posizioni in vari paesi africani e in Italia, con profili professionali diversificati, da infermieri a comunicazione. Durante l’incontro, i responsabili dell’ONG e i giovani volontari sul campo risponderanno a domande e curiosità.
Oggi, giovedì 30 gennaio alle ore 16:30 sulla piattaforma Zoom, è in programma un incontro virtuale aperto al pubblico per rispondere alle domande di chi desidera vivere un’esperienza di formazione e servizio in Africa o in Italia. In collegamento, i responsabili della Ong con le testimonianze dei giovani volontari sul campo.
Sono 15 le posizioni aperte per svolgere il Servizio civile universale con Medici con l’Africa Cuamm, sia in Africa che in Italia. Per saperne di più, giovedì 30 gennaio alle ore 16:30, il Cuamm propone un appuntamento sulla piattaforma Zoom che cercherà di rispondere alle domande di chi desidera vivere un’esperienza di formazione e servizio in Africa e in Italia.
L’incontro sarà un’occasione per approfondire dubbi o curiosità sul progetto e sui profili che saranno selezionati. I giovani che prenderanno parte all’incontro avranno la possibilità di confrontarsi con i responsabili dell’Organizzazione e con i volontari dell’edizione 2024, attualmente impegnati sul campo.
«Chi decide di candidarsi con il Cuamm ha la possibilità di prestare servizio in Africa o in Italia e di dare un contributo importante alle attività e ai progetti – spiega Matteo Capuzzo, responsabile dei progetti di servizio civile per Medici con l’Africa Cuamm –. È un modo per cambiare prospettiva e punto di vista, mettendo al centro l’altro e i suoi bisogni. Allo stesso tempo, chi sceglie questa esperienza matura competenze, flessibilità e professionalità che, un domani, potranno essere molto utili in ogni ambito lavorativo. Come Cuamm crediamo molto in questa proposta e la promuoviamo con convinzione: i giovani sono il futuro, hanno energia, hanno idee ed entusiasmo contagiosi. Giovani che sanno mettersi in gioco e al servizio dei più fragili possono davvero fare grandi cose in Africa».
Le posizioni aperte con destinazione Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone e Tanzania sono dieci. Altre 5 posizioni, invece, sono disponibili in Italia, presso la sede di Padova di Medici con l’Africa Cuamm. Tra i profili da selezionare: ostetriche, infermieri, amministratori, addetti alla comunicazione e profili gestionali. I volontari, di età compresa tra i 18 e i 28 anni e in possesso dei requisiti previsti dal bando, possono candidarsi ad un solo progetto indicando la sede e la posizione d’interesse. Le candidature devono essere presentate entro il 18 febbraio. Maggiori informazioni sul Servizio Civile Universale con Cuamm sono disponibili su www.mediciconlafrica.org.
Sedi del servizio civile con cuamm
Tutte le figure selezionate per le sedi Cuamm in Africa sub-Sahariana contribuiranno allo sviluppo di progetti legati alla promozione del miglioramento della salute materno infantile in Africa, che è il primo fronte di intervento di Medici con l’Africa Cuamm, attiva in 9 paesi africani, con alle spalle una storia di oltre 70 anni.
In Angola, Chiulo sarà la destinazione di due volontari: un ospedale rurale all’estremo Sud del Paese, in una zona semi-desertica al confine con la Namibia, dove spesso l’ospedale si trova a fare i conti con la siccità e le conseguenze che questa ha sulla salute dei bambini in termini di malnutrizione. Per Chiulo si selezionano un profilo gestionale e un profilo socio-economico.
In Etiopia, un paese enorme, 4 volte l’Italia, 110 milioni di abitanti e circa 80 etnie, Medici con l’Africa Cuamm opera in sei regioni dove ai programmi di sviluppo si integrano oggi interventi volti a fronteggiare un’emergenza umanitaria in continuo inasprimento. L’ospedale di Wolisso, roccaforte dell’intervento Cuamm, sarà la sede di destinazione per due volontari: uno con profilo amministrativo/logistico e uno gestionale che affiancherà il responsabile di progetto.
A Beira, in Mozambico, i 2 profili selezionati potranno invece conoscere una realtà urbana, lavorando con le attiviste sieropositive del gruppo “Kuplumussana” per sensibilizzare donne e adolescenti sul tema dell’Hiv.
In Sierra Leone, invece, la destinazione sarà il distretto rurale di Pujehun: una delle prime aree di intervento di Medici con l’Africa Cuamm nel paese, dove l’organizzazione è presente dal 2012. Per l’ospedale di Pujehun verranno selezionati due profili: 1 volontario/a di ambito ostetrico e 1 volontario/a di ambito infermieristico.
In Tanzania, si selezionano due profili, entrambi basati nella città di Dar es Salaam, sede dell’ufficio di coordinamento dell’Organizzazione. Medici con l’Africa Cuamm lavora nel paese da oltre cinquant’anni per rispondere alle epidemie di Hiv e malaria, contrastare la malnutrizione infantile e per garantire la salute di mamme e bambini.
Per le posizioni in Italia, invece, il progetto prevede la possibilità di entrare in contatto con il mondo della cooperazione allo sviluppo, facendo esperienza nella promozione del diritto universale alla salute. Nello specifico, per la sede del Cuamm di Padova, si selezionano 5 volontari/e da inserire a supporto della scrittura di progetti e dei settori risorse umane, media relations e relazioni internazionali.
MEDICI CON L’AFRICA CUAMM
Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 9 paesi dell’Africa sub- Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda, Costa d’Avorio) con oltre 3.400 operatori sul campo, di cui 273 italiani. Appoggia 21 ospedali e 116 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria) 4 scuole per infermieri e ostetriche e una università.