Il Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha preso parte alla veglia per la solennità del Natale celebrata dal Patriarca copto ortodosso Tawadros II nella cattedrale cairota di San Marco a partire dalla tarda serata di mercoledì 6 gennaio. Il capo di Stato, alla fine della celebrazione, si è anche rivolto al microfono al Patriarca, al clero e ai fedeli che erano presenti in massa alla celebrazione. Nel suo discorso di saluto e di felicitazioni – riferiscono fonti locali – al Sisi ha fatto riferimento anche agli attacchi subiti dalle chiese e dalle comunità cristiane egiziane da parte dei gruppi estremisti di marca islamista, e si è scusato per i ritardi registrati nella riparazione delle chiese distrutte soprattutto durante i disordini dell’agosto 2013, quando una cinquantina di istituzioni e luoghi di culto cristiani vennero assaltati e devastati da bande di facinorosi legati ai Fratelli Musulmani e ai gruppi salafiti.
La moltitudine dei fedeli ha riservato al Presidente al Sisi una accoglienza tanto entusiasta da rendere complicata la sua uscita dalla cattedrale. Il personale della scorta presidenziale è dovuto ricorrere a un’uscita secondaria per consentire al Presidente di allontanarsi dal luogo di culto cristiano. La messa nella cattedrale è stata celebrata tra strette misure di sicurezza, per prevenire il rischio di attentati terroristici.
Già nel gennaio 2015 al Sisi aveva preso parte nella medesima cattedrale alla messa di Natale, che la Chiesa copta celebra seguendo il calendario giuliano. Quella dello scorso anno era stata la prima partecipazione di un Presidente egiziano alla solennità liturgica che celebra la nascita di Gesù.
(07/01/2016 Fonte: Fides)
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