«Ihs Jane’s Defence Weekly» ha documentato l’afflusso al Libyan Nation Army, le forze libiche del governo laico di Tobruk, di nuovi armamenti forniti da Egitto ed Emirati Arabi Uniti per combattere le milizie jihadiste dello Stato Islamico e Ansar al-Sharia e le forze islamiste del Fronte Alba della Libia controllate dal governo di Tripoli.
Si tratterebbe di almeno 5 cacciabombardieri Mig 21 MF apparsi in aprile sulla base aerea Gamal Abdel Nasser, 25 chilometri a sud di Tobruk, con una livrea mimetica molto simile a quella adottata dai velivoli in dotazione alle forze aeree egiziane che, a differenza di quelle della Libia di Gheddafi, impiegavano quella versione del velivolo di origine sovietica.
Ai Mig 21 si sono aggiunti alcuni elicotteri da attacco Mi-24/35 donati dagli Emirati Arabi Uniti (Eau) secondo quanto riferito dal quotidiano «Libya Herald». Gli Eau non hanno mai avuto in linea mezzi simili ma potrebbero averli acquisiti di seconda mano per poi ricondizionarli e girarli alle forze del generale Khalifa Haftar. Due anni or sono vennero infatti segnalati in Libia tre elicotteri dello stesso tipo provenienti dal Sudan.
L’esercito di Tobruk ha ricevuto anche mezzi terrestri da Emirati, Egitto e Giordania in concomitanza con la visita di una delegazione militare libica in questi Paesi,a metà maggio. Tra questui mezzi vi sono veicoli 4×4 Typhoon e almeno 32 blindati leggeri Panthera T-6 (foto a fianco) prodotti negli EAU e in Egitto su licenza.
(30/06/2015 Fonte: AnalisiDifesa)
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