• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 03/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

elezioni

    Patrice Saraka
    QUADERNI AFRICANI

    Costa d’Avorio verso le elezioni: democrazia a rischio?

    di claudia 24 Maggio 2025
    Scritto da claudia

    Di Oumar Barry – Centro studi AMIStaDeS APS

    A meno di sei mesi dalle elezioni presidenziali del 2025, la Costa d’Avorio si trova in un contesto di instabilità politica e di diffusa sfiducia tra governo, opposizione e società civile. Il partito COJEP (Congrès panafricain pour la Justice et l’Égalité des Peuples) denuncia l’assenza di riforme elettorali credibili e l’esclusione di figure chiave, chiedendo trasparenza, inclusione e giustizia sociale.

    Intervista al dottor Patrice Saraka, Segretario generale del partito di opposizione COJEP.

    A meno di sei mesi dalle elezioni in programma a ottobre 2025, la Costa d’Avorio si prepara a vivere un appuntamento cruciale per il futuro del sistema democratico nazionale. Il Paese, reduce da anni di conflitti e instabilità, affronta oggi un clima politico segnato da tensioni, sfiducia tra i principali attori e un crescente malcontento della società civile, alimentato da questioni istituzionali ancora irrisolte.

    In questo contesto, abbiamo intervistato il dottor Patrice Saraka, Segretario generale e numero due del partito di opposizione COJEP (Congresso panafricano per la giustizia e l’uguaglianza dei popoli), fondato da Charles Blé Goudé. Il dottor Saraka ci offre l’opportunità di osservare da vicino le posizioni dell’opposizione politica, le loro principali rivendicazioni di cambiamento e le rispettive proposte avanzate in vista delle presidenziali.


    Come descriverebbe l’attuale situazione socio-politica in Costa d’Avorio, a pochi mesi dalle prossime elezioni presidenziali?

    L’attuale situazione in Costa d’Avorio evidenzia una fragilità politica di natura strutturale, aggravata da un dialogo nazionale paralizzato e da una società civile profondamente disillusa. A pochi mesi dalle elezioni presidenziali, il Paese è immerso in un clima di instabilità politica e sociale, che rischia di minare seriamente la tenuta democratica. La sfiducia reciproca tra governo e opposizione è uno dei principali ostacoli alla costruzione del consenso minimo necessario per garantire elezioni credibili.
    Le lamentele da parte della società civile e dell’opposizione riguardano principalmente la revisione delle liste elettorali, il funzionamento poco trasparente della Commissione Elettorale Indipendente (CEI) e l’esclusione politica di figure di spicco dell’opposizione, alimentando i sospetti di una possibile manipolazione del processo elettorale.
    Allo stesso tempo, la situazione sociale è fortemente influenzata da un crescente senso di ingiustizia e disuguaglianza.

    L’elevata disoccupazione, soprattutto tra i giovani, e la pressione dell’inflazione sui beni di prima necessità come alimenti di base, acqua, energia elettrica, carburante e affitti, stanno esasperando una popolazione già provata da anni di instabilità.
    Esiste un divario strutturale tra gli indicatori macroeconomici e la realtà socio-economica vissuta dalla popolazione, e tanti giovani continuano a lasciare il Paese. Per oltre dieci anni, le autorità hanno annunciato una crescita tra il 6 e l’8%, ma questa crescita è stata trainata da settori ad alta intensità di capitale (infrastrutture, telecomunicazioni, grandi opere, agroalimentare), con scarso impatto diretto sull’occupazione giovanile o sulle aree rurali. Di conseguenza, le disuguaglianze sociali si stanno ampliando, l’insicurezza e la povertà sono in aumento e il sentimento di esclusione si è diffuso tra i giovani.

    In Costa d’Avorio le libertà pubbliche sono violate. La libertà di espressione non è garantita ai cittadini, tanto meno agli oppositori. In un certo senso, il sistema giudiziario è diventato la spada del potere. Se consideriamo, da un lato, che lo Stato di diritto è il prerequisito essenziale di ogni società democratica e, dall’altro, la situazione in Costa d’Avorio, la conclusione da trarre è che la democrazia, se ancora esiste nel nostro Paese, è gravemente malata.
    Oggi il rischio sembra quello di assistere a una escalation delle tensioni pre-elettorali e, considerato il recente passato del Paese segnato dai conflitti del 2002, 2010 e 2020, non si può escludere un ritorno alla violenza o una ricaduta in una spirale di instabilità.


    Come partito di opposizione, quali sono le principali richieste e proposte del COJEP per un cambiamento credibile nel 2025?

    Il COJEP è un membro attivo della Coalition pour l’Alternance Pacifique en Côte d’Ivoire (PAC Côte d’Ivoire), una piattaforma politica fondata lo scorso 10 marzo e composta da ventiquattro partiti di opposizione. Il nostro obiettivo comune è promuovere un cambiamento pacifico e democratico in Costa d’Avorio, attraverso un processo elettorale equo, trasparente e credibile. In quest’ottica, il COJEP sostiene pienamente le richieste avanzate dalla coalizione, che pongono riforme del sistema elettorale al centro della riflessione.

    Dottor Patrice Saraka, Segretario generale del partito di opposizione COJEP.

    Il punto chiave è la riforma della Commissione elettorale indipendente (CEI), attualmente percepita come uno strumento imparziale. Il COJEP, insieme al CAP Côte d’Ivoire, propone lo scioglimento dell’attuale organismo e la creazione di una nuova istituzione indipendente in cui i partiti giocano un ruolo di osservatori. Questa riforma è considerata essenziale per ripristinare la fiducia e la credibilità degli scrutini e dei risultati elettorali.
    Un secondo aspetto critico riguarda la verifica delle liste elettorali risultanti dalla revisione del 2024. Le irregolarità riscontrate sono gravi e numerose: età anomale degli elettori, registrazioni multiple, violazioni dell’articolo 7 del Codice elettorale, che minano il principio della rappresentanza democratica. Ne sono un esempio le situazioni paradossali di donne con centinaia di figli o con età incompatibili con la maternità. Un’altra questione cruciale è la reintegrazione di figure chiave dell’opposizione che sono state arbitrariamente escluse dal processo elettorale. Tra queste Laurent Gbagbo, Guillaume Soro, Charles Blé Goudé e Tidjane Thiam: la loro esclusione rappresenta non solo un attacco ai diritti politici individuali, ma anche un ostacolo al pluralismo e al confronto democratico.

    Inoltre, il CAP Côte d’Ivoire e il COJEP chiedono che le elezioni del 2025 si svolgano nel pieno rispetto del Codice elettorale, affrontando questioni strutturali come la revisione delle liste elettorali, la ridefinizione dei limiti delle circoscrizioni elettorali (la divisione elettorale), la sicurezza del voto, il finanziamento pubblico del processo elettorale, la comunicazione istituzionale e tutte le riforme costituzionali introdotte. CAP Côte d’Ivoire chiede dunque l’apertura urgente di un dialogo politico inclusivo tra governo, opposizione e società civile per discutere di tutte queste questioni.

    La riconciliazione nazionale rimane una questione importante dopo la crisi post-elettorale del 2010-2011. Ritiene che siano stati compiuti progressi concreti? E quale ruolo sta svolgendo il suo partito in questo processo?

    Dopo le elezioni presidenziali del 2010, la Costa d’Avorio ha attraversato una delle crisi più gravi della sua storia, segnando un periodo di violenza politica, divisione e sfiducia tra i vari gruppi sociali. Quindici anni dopo, le cicatrici lasciate dalla crisi sono ancora evidenti e, nonostante alcuni tentativi di superare il passato, la riconciliazione tra le diverse fazioni rimane un obiettivo lontano. Le aspettative della maggioranza della popolazione ivoriana sono ancora orientate verso una vera e propria pacificazione, ma i processi messi in atto per raggiungerla non sono riusciti a soddisfare i bisogni primari.

    La Commissione per la verità e la riconciliazione (CVR), istituita nel 2011, è stata un tentativo di sanare le ferite del passato, ma il suo fallimento è stato evidente. Gli abusi commessi durante la crisi non sono stati portati alla luce, lasciando ampie zone d’ombra e diffidenza tra la popolazione. Allo stesso modo, l’assenza di un sistema giudiziario equo, che avrebbe dovuto perseguire i responsabili degli abusi in modo imparziale, ha minato la credibilità del processo. I procedimenti giudiziari si sono concentrati principalmente su una delle parti in conflitto, escludendo altre responsabilità. Di fronte a questo fallimento istituzionale, il movimento di riconciliazione ha dovuto affidarsi a iniziative politiche e sociali.

    Il leader del COJEP Charles Blé Goudé è uno dei principali attori di questo processo. Dal suo ritorno in Costa d’Avorio, ha intrapreso un tour nazionale con l’intento di promuovere un perdono reciproco e un dialogo tra i diversi gruppi. Questo lo ha portato a scusarsi pubblicamente con coloro con i quali aveva litigato in passato, cercando di costruire un ponte tra le diverse comunità: un impegno che deve confrontarsi con la realtà di un Paese ancora lacerato da divisioni politiche. La vera riconciliazione richiederà un impegno più profondo e sincero dei leader politici ivoriani.

    Come descriverebbe oggi le relazioni della Costa d’Avorio a livello internazionale? Quale il ruolo delle organizzazioni regionali come l’ECOWAS (Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale) e l’Unione Africana nella strategia diplomatica del Paese secondo lei?

    La diplomazia ivoriana rimane segnata da un equilibrio molto precario tra potenze tradizionali ed emergenti. Da un lato, abbiamo una lunga relazione con la Francia, basata sulla storia coloniale e su legami economici e militari. Oggi la presenza francese rimane forte, e lo si può vedere attraverso multinazionali (Bouygues, Orange, TotalEnergies, CFAO, ecc.) o nel settore militare, con una base francese appena spostata da Abidjan e ribattezzata – cooperazione antiterrorismo nel Sahel.
    D’altra parte, con l’avvento della globalizzazione, è in corso da tempo uno sforzo di diversificazione delle nostre relazioni estere. La diplomazia ivoriana sta giocando un ruolo di equilibrio tra la Francia e Paesi come Cina, Turchia, India, ecc..
    In ogni caso, in un mondo diventato multipolare, il nostro Paese, la Costa d’Avorio, deve diversificare le sue relazioni diplomatiche, economiche e militari in modo sovrano e assertivo. E oltre a questo, di fronte alle varie potenze e ai grandi blocchi, l’Africa deve reinventarsi, reinventare la sua unità con un panafricanismo costruttivo.

    Le organizzazioni regionali, in particolare l’ECOWAS e l’Unione africana, devono svolgere un ruolo diplomatico e strategico importante per il benessere del popolo africano. Dovrebbero essere leve di influenza, strumenti di sicurezza collettiva e canali di integrazione economica. Ma queste istituzioni svolgono effettivamente questo ruolo? Questa è un’altra domanda alla quale dobbiamo rispondere con coscienza.

    E in questo scenario, quale ruolo pensa che la Costa d’Avorio possa aspirare a svolgere sulla scena regionale?

    In un contesto di ristrutturazione geopolitica dell’Africa occidentale, caratterizzato da instabilità politica, colpi di Stato militari (in Mali, Burkina Faso e Niger), dal ritiro di alcune potenze occidentali e dall’emergere di nuove influenze (Russia, Turchia e Cina), la Costa d’Avorio si trova a un punto di svolta strategico per me.
    Storicamente il Paese ha affermato una propria leadership economica secondo me, presentandosi come un hub logistico e finanziario a livello regionale. È la più grande economia dell’UEMOA (Unione Economica e Monetaria Ovest Africana). Il Paese esercita anche un’influenza culturale (musica, arte, moda, sport, ecc..) in tutta la subregione.

    Credo però che la Costa d’Avorio non stia sfruttando questo potenziale, o che lo stia facendo male, in parte a causa di un impegno controproducente nelle questioni di sicurezza regionali e subregionali e in parte a causa di una diplomazia politica ambigua che fa sì che alcuni leader subregionali siano trattati come putschisti, mentre altri (che sono arrivati al potere o vi sono rimasti con metodi uguali o equivalenti) sono ricevuti ad Abidjan con tutti gli onori.
    Per svolgere pienamente un ruolo di primo piano nel riassetto geopolitico dell’Africa occidentale, è indispensabile che la Costa d’Avorio offra un modello credibile di governance nella regione e rafforzi la sua leadership all’interno dell’ECOWAS proponendo una revisione inclusiva di questa istituzione.

    La Costa d’Avorio dovrebbe inoltre svolgere un ruolo attivo di mediazione nei Paesi in crisi e contribuire con la sua esperienza alla lotta contro il terrorismo, in particolare nei Paesi dell’AES.

    Concludiamo rivolgendoci alla diaspora ivoriana. Quale messaggio vorrebbe inviare agli ivoriani della diaspora, in particolare in Italia e in Europa, che restano molto legati al loro Paese ma che a volte si sentono esclusi dal dibattito politico nazionale?

    A tutti i nostri fratelli e sorelle della diaspora ivoriana in Europa, in particolare in Italia, che ogni giorno contribuiscono al bene nazionale attraverso iniziative comunitarie, trasferimenti finanziari che sostengono migliaia di famiglie e danno impulso all’economia locale, e attraverso esperienza e know-how, siete un orgoglio e una preziosa risorsa nazionale.
    Nonostante il vostro impatto, sappiamo anche che a volte vi sentite politicamente emarginati, privi di riconoscimento istituzionale, o addirittura dimenticati, anche se aspirate legittimamente a partecipare al dibattito nazionale, ad avere voce in capitolo nelle scelte che riguardano il futuro della nostra nazione.

    Agli ivoriani della diaspora diciamo: non siete dimenticati, né tanto meno estranei alla nazione. La vostra opinione deve essere ascoltata. Il vostro coinvolgimento è essenziale per costruire uno Stato democratico, una nazione forte. Al COJEP, la nostra ambizione è quella di lavorare con voi per costruire una Costa d’Avorio inclusiva, partecipativa e moderna, fedele al suo ideale di fraternità.
    Per questo, insieme, dobbiamo ricostruire il legame politico tra il Paese e la sua diaspora, rafforzando il vostro diritto a partecipare alle elezioni e includendovi nelle consultazioni nazionali, nei consigli economici, nei Forum giovanili e nelle politiche pubbliche; promuovendo le vostre iniziative, facilitando i vostri investimenti e creando un contesto dignitoso per un vostro ritorno.
    La diaspora ivoriana è una vera risorsa per il nostro Paese, una grande opportunità per la Costa d’Avorio.

    Condividi
    24 Maggio 2025 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Rd Congo, la corruzione elettorale è un sistema radicato

    di Marco Trovato 19 Maggio 2025
    19 Maggio 2025

    di Céline Camoin Un nuovo rapporto del centro di analisi Ebuteli denuncia un sistema elettorale dominato dalla corruzione sistemica nella Repubblica Democratica del Congo. Dal 2006, le elezioni si sono …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Camerun, dubbi sulla candidatura di Biya alle elezioni

    di claudia 26 Aprile 2025
    26 Aprile 2025

    Il presidente camerunese, Paul Biya, non ha ancora chiarito se si candiderà o meno alla propria successione alle elezioni di ottobre 2025, ma il suo ultimo messaggio lascia pensare che …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Costa d’Avorio: radiato dalle liste elettorali il candidato favorito Thiam

    di claudia 23 Aprile 2025
    23 Aprile 2025

    Colpo di scena nella corsa alle elezioni presidenziali ivoriane: Tidjane Thiam, candidato designato dal Partito Democratico della Costa d’Avorio (Pdci) e tra i favoriti, è stato ufficialmente escluso dalle liste …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Gabon: svolta o illusione?

    di claudia 20 Aprile 2025
    20 Aprile 2025

    di Stefano Pancera Per la prima volta dal 1967, il Gabon ha un presidente che non appartiene alla famiglia Bongo: Brice Oligui Nguema, ex capo dei servizi di sicurezza e …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Tanzania, Chadema fuori dalle elezioni: polemiche e reazioni nel Paese

    di claudia 14 Aprile 2025
    14 Aprile 2025

    L’esclusione del partito tanzaniano di opposizione Chadema dalle elezioni parlamentari e presidenziali di ottobre da parte della Commissione elettorale e l’arresto del suo leader Tundu Lissu sono fatti politici molto …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    In Gabon si vota per le presidenziali, Oligui il grande favorito

    di claudia 12 Aprile 2025
    12 Aprile 2025

    di Céline Camoin Urne aperte oggi in Gabon per le attese elezioni presidenziali che ripristineranno l’ordine costituzionale. Il presidente di transizione Brice Oligui Nguema è già dato per favorito. Con …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mozambico, primo incontro pubblico tra Chapo e Mondlane 

    di claudia 27 Marzo 2025
    27 Marzo 2025

    Il governo del Mozambico ha definito “molto responsabile” l’incontro tra il presidente Daniel Chapo e l’ex candidato presidenziale Venancio Mondlane, volto a “discutere soluzioni alle sfide del Paese”. Il portavoce …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Guinea Bissau, Embalò anticipa la data delle elezioni

    di claudia 11 Marzo 2025
    11 Marzo 2025

    Il presidente della Guinea Bissau, Umaro Sissoco Embaló, ha anticipato le elezioni generali, originariamente previste per il 30 novembre, al 23 novembre 2025, una decisione che era stata annunciata una …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Gabon: il generale Nguema si candida alle presidenziali di aprile

    di claudia 4 Marzo 2025
    4 Marzo 2025

    Il presidente di transizione del Gabon, il generale Brice Clotaire Oligui Nguema, si candiderà alle elezioni presidenziali del 12 aprile 2025. L’annuncio è avvenuto all’interno del cantiere dove sorgerà un …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Mozambico, “la situazione resta instabile e l’insicurezza dilaga”

    di claudia 1 Marzo 2025
    1 Marzo 2025

    di Enrico Casale Dopo le elezioni generali del 9 ottobre 2024, il Mozambico è sprofondato in una crisi politica e di sicurezza. Una testimonianza fa luce sulla situazione oggi nel …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Somalia, il parlamento al lavoro per un sistema elettorale diretto

    di claudia 12 Febbraio 2025
    12 Febbraio 2025

    Il parlamento della Somalia sta lavorando per garantire che il Paese passi a un sistema elettorale basato su una sola persona e un solo voto. Lo ha annunciato il presidente …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Gabon sulla strada per le elezioni, tra speranza e incertezza

    di claudia 2 Febbraio 2025
    2 Febbraio 2025

    di Stefano Pancera Dopo il golpe del 2023 il Gabon affronta una nuova fase, con la promessa di elezioni democratiche fissate per aprile 2025. Nonostante il sostegno iniziale alla giunta …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Gabon, ritirato l’annuncio della data delle elezioni presidenziali

    di claudia 23 Gennaio 2025
    23 Gennaio 2025

    È stato pubblicato per errore l’avviso secondo cui il leader di transizione del Gabon, Brice Oligui Nguema, avrebbe fissato le elezioni presidenziali al 22 marzo. Lo riferisce Reuters, secondo cui …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mozambico: domani l’insediamento di Chapo, si teme per la sicurezza

    di claudia 14 Gennaio 2025
    14 Gennaio 2025

    Con l’imminente insediamento di Daniel Chapo, del partito al potere Frelimo, come presidente mercoledì si teme un peggioramento dell’instabilità in Mozambico. L’opposizione, guidata da Venancio Mondlane, è tornata al centro …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • 2
  • 3
  • …
  • 43

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 03/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA