Secondo l’Associazione per la fertilità e la salute riproduttiva (Afrh), la Nigeria sta registrando un afflusso di persone provenienti da altri Paesi per sottoporsi a trattamenti di tecnologia di riproduzione assistita (Art).
Lo ha detto in una dichiarazione Sunday Onuh, presidente del comitato organizzativo locale della Conferenza internazionale annuale Afrh del 2024, parlando nei giorni scorsi durante un briefing con i giornalisti nigeriani. Onuh ha detto che l’ascesa di questo turismo medico è dovuto alla convenienza dei trattamenti per la fertilità in Nigeria, come la fecondazione in vitro, oltre che al tasso di successo di questi trattamenti.
“Ci sono persone che hanno fatto la fecondazione in vitro cinque volte nel Regno Unito. Poi sono venute qui solo una volta, hanno concepito e sono tornate a casa. Quest’anno, solo nel mio studio, ho ricevuto il 40% di pazienti provenienti dall’estero e la tendenza è simile per i miei colleghi” ha detto il medico, citato dal Daily trust. Secondo Onuh inoltre “fare un ciclo di fecondazione in vitro di successo negli Stati Uniti costa circa 20.000 dollari” mentre in Nigeria “con 6.000 dollari si pagano il trasporto, l’alloggio e il trattamento”.
L’amministratore delegato del gruppo Nisa, Ibrahim Wada, ha detto che l’Arfg sta lavorando assiduamente con il governo federale e l’assemblea nazionale nigeriana per garantire un quadro normativo efficace per la pratica della procreazione assistita in Nigeria: secondo Wada, l’inclusione dei trattamenti per la fertilità nel sistema assicurativo nazionale sanitario (Nhia) contribuirebbe notevolmente a rendere la procreazione assistita accessibile alle coppie che ne hanno bisogno nel Paese.
Nonostante un leggero ritardo nell’introduzione delle terapie di procreazione assistita in Nigeria, il Paese ha registrato notevoli progressi, abbastanza da farne un competitor sul piano globale nel settore, in gran parte grazie al settore privato.