• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 08/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

fula

    FOCUS

    Mali, “pulizia etnica contro Touareg, Fula e Moura”

    di claudia 16 Marzo 2024
    Scritto da claudia

    di Andrea Spinelli Barrile

    La giunta militare del Mali sta sfollando grandi popolazioni e sterminando le minoranze etniche Fula, Tamasheq (Tuareg) e Moura nella parte settentrionale del Paese. Lo scrivono Mohamed Issouf Ag Mohamed e Mariana Bracks Fonseca per Africa is a Country.

    Nel lungo pezzo, ricco di particolari e documentazione incontrovertibile, i due giornalisti sostengono che la lotta al terrorismo venga utilizzata come pretesto per liberare grandi aree del Paese, una persecuzione che era già realtà sotto il governo di Ibrahim Aboubakar Keita, poi detronizzato dalla giunta militare: il crescente isolamento internazionale della giunta militare al potere e il coinvolgimento del gruppo mercenario russo Wagner hanno accelerato tali persecuzioni, spesso attuate per garantire ai Wagner accesso alle risorse naturali.

    L’esercito che controlla il potere in Mali sta approfittando della situazione in Medio Oriente per sterminare con discrezione le minoranze etniche, usando la lotta al terrorismo come giustificazione: nel settembre 2023, la giunta militare ha deciso di lanciare operazioni militari su ampia scala, guidate da uomini della milizia russa Wagner, che utilizzano droni turchi della società BAYRAK, ad alto potenziale distruttivo, prendendo di mira coloro che vengono considerati sommariamente e genericamente “terroristi”. Miliziani, ex-rappresentanti dei gruppi armati ma anche centinaia di civili. Le operazioni militari di pulizia etnica, e la propaganda dell’esercito che minimizza e discrimina invitando alla violenza contro “tutti i civili che indossano turbanti o altri indumenti tipici delle popolazioni nomadi”, non risparmiano anziani, donne e bambini.

    Le accuse si rincorrono dal 2022, quando i Wagner furono accusati di massacri e violazioni dei diritti umani sia da parte dei caschi blu della Minusma che da parte di diverse associazioni e gruppi civici locali, come le associazioni Kisal e Tabital Pulaaku di Mopti (entrambe lavorano per difendere la comunità Fula in Mali e nel mondo) e Imuhagh International e Kal Akal (che difende i diritti del popolo Kel Tamasheq). Oltre ai report prodotti da queste organizzazioni ci sono le testimonianze oculari che, spesso, emergono sulla stampa e sui social e secondo cui le Fama (le Forze armate del Mali) e i Wagner dominano “con il terrore” le aree che riconquistano: distruggono i cambi nomadi, avvelenano i pozzi d’acqua, violentano le donne e saccheggiano le case delle comunità locali. Secondo Kal Akal tali violenze comprendono “esecuzioni sommarie, massacri, sparizioni forzate, detenzioni arbitrarie, atti di tortura, distruzione di fonti d’acqua e cibo per la popolazione, distruzione deliberata di infrastrutture pubbliche e private, saccheggi e depredazioni di proprietà e installazione di esplosivi sui corpi di civili già morti per colpire più persone”. Tuareg, arabi e Fula sono i più colpiti da queste violenze, vuoi perché identificati nei gruppi indipendentisti del nord (in particolare i Touareg), vuoi percéh identificati nei gruppi jihadisti (in particolare gli arabi).

    Sempre Kal Akal, in un recente report, ha documentato saccheggi a Kidal, Tadoumoumt, Larnab, Tarkint, Anafif, Ber, Aguelhoc, Ghali Loumo e Lougui, la distruzione di infrastrutture nei comuni di Aïn Rahma, Eritedjeft, Tarkint, Tehardjé, Aglal, Tessalit e Larnab a scapito di centri sanitari, torri idriche, moschee e case, stupri nelle città di Léré, Kidal, Ber e Anafif, due incendi boschivi nella regione di Kidal, almeno due fosse comuni con decine di corpi nelle regioni di Timbuktu e Kidal e 40 arresti arbitrari, tra cui due membri della squadra del Comitato internazionale della Croce rossa nella regione di Kidal.

    A gennaio Tabital Pulaaku, l’associazione internazionale per la difesa dei diritti dei Fula, ha denunciato il massacro di una dozzina di giovani pastori Fula uccisi da uomini del gruppo Wagner a Ndoupa, nella regione centrale del Mali. A queste violenze si sommano i numerosi rapimenti e sparizioni forzate, con diverse persone di etnia Fula sparite anche un anno fa e mai più tornate a casa, con famiglie e amici gettati nello sconforto. Da. settembre scorso migliaia di civili, principalmente residenti nelle zone rurali del Mali, sono stati costretti a fuggire a piedi per oltre 300 chilometri e attraversare i confini con la Mauritania e l’Algeria, dove già risiedono almeno un milione di rifugiati di origine maliana.

    Ma non è tutta farina del sacco maliano o russo. C’è anche il ruolo della Turchia, un ruolo di primo piano perché Ankara fornisce con i suoi droni le Forze armate maliane. La Turchia, autoproclamatasi difensore dell’Islam e dei musulmani, è uno attore attivo nelle operazioni di pulizia etnica nella più grande area islamizzata del continente africano, che è anche la più grande area di conflitto del mondo: il Sahel. Oltre il 70% dello spazio chiamato “Alleanza degli Stati del Sahel (Aes)”, un patto militare creato nel settembre 2023 dalle giunte che governano Niger, Mali e Burkina Faso, appartiene alle comunità Fula, Tamasheq (Tuareg) e Moura, popolazioni un tempo vittime della creazione dei confini coloniali che non rispettavano le identità etniche, e ora decimati arbitrariamente per l’accesso alle risorse naturali. Una lotta per la sopravvivenza che non ha mai fine.

    Condividi
    16 Marzo 2024 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 08/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA