• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 04/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

genocidio

    FOCUS

    Sudafrica, genocidio dei bianchi? Una retorica già smentita

    di claudia 23 Maggio 2025
    Scritto da claudia

    di Valentina Giulia Milani

    Durante un incontro alla Casa Bianca, Donald Trump ha accusato il Sudafrica di genocidio contro i bianchi e di espropri forzati di terre. Le sue affermazioni, prive di fondamento, riprendono teorie complottiste già smentite. Il presidente Ramaphosa ha replicato con dati ufficiali, respingendo ogni accusa. Dal Sudafrica il coro è pressoché unanime: le accuse di Trump sono infondate e pericolose.

    Nell’atteso incontro di mercoledì alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha messo sotto accusa il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, sostenendo che in Sudafrica sarebbe in atto una persecuzione dei cittadini bianchi. Trump ha parlato di “genocidio dei bianchi” e di espropri di terreni ai danni degli agricoltori bianchi, dichiarando che “le loro terre vengono confiscate e in molti casi vengono uccisi”.  Per rafforzare le sue affermazioni, Trump ha fatto abbassare le luci nello Studio Ovale e mostrato un video con discorsi incendiari di politici sudafricani e immagini di croci bianche allineate lungo una strada, che egli sosteneva fossero “le tombe di persone bianche” uccise. Ha persino esibito ritagli di articoli dal tono sensazionalistico su aggressioni nelle fattorie, chiedendo perché “quell’uomo [ndr, il politico dell’opposizione Julius Malema] che dice ‘uccidete i boeri’ non sia stato arrestato”.

    Le accuse di Trump, però, riprendono una tesi cospirazionista già ampiamente smentita: l’idea di un “genocidio dei bianchi” in Sudafrica circola da anni in ambienti dell’estrema destra, ma è stata ripetutamente confutata dai dati, dalle autorità sudafricane e dai fatti.

    Già in passato Trump aveva infatti abbracciato questa narrazione. Nel 2018, durante il suo primo mandato, ordinò al Segretario di Stato di “esaminare con attenzione” i presunti “espropri di terre e le uccisioni su larga scala di agricoltori” in Sudafrica dopo un servizio di Fox News sull’argomento. La reazione di Pretoria fu immediata: la presidenza sudafricana definì l’allora tweet a riguardo di Trump “disinformato”, basato su “informazioni false” che alimentavano divisioni ricordando il passato coloniale. Anche allora tutti i principali partiti sudafricani – inclusa l’opposizione – ribadirono la necessità di riforme fondiarie ma smentirono categoricamente l’esistenza di una persecuzione anti-bianca.

    A distanza di anni, Trump ha rilanciato le stesse accuse, persino di fronte al presidente Ramaphosa in visita a Washington. Ma, ancora una volta, le affermazioni di Trump su un supposto sterminio mirato di agricoltori bianchi non trovano riscontro nei dati ufficiali. Il Sudafrica è un Paese purtroppo afflitto da alta criminalità, con uno dei tassi di omicidio più elevati al mondo, ma le vittime sono in netta maggioranza cittadini neri. Nel solo 2024 si sono registrati oltre 26.000 omicidi a livello nazionale; di questi, solo 44 sono avvenuti in contesti agricoli/rurali e appena 8 le vittime risultate essere proprietari di fattorie (perlopiù bianchi), secondo le Statistiche ufficiali della polizia sudafricana (Saps). In un recente trimestre (ottobre-dicembre 2024) su quasi 10.000 omicidi totali, soltanto 12 sono avvenuti in attacchi a fattorie, e di queste 12 vittime solo 1 era un agricoltore bianco, mentre le altre erano braccianti o residenti (principalmente neri), secondo la medesima fonte.

    Numeri simili si riscontrano negli anni precedenti: secondo AgriSA, una delle maggiori associazioni di agricoltori del Paese, gli omicidi nelle fattorie “sono ai minimi degli ultimi 20 anni”, scesi dai picchi di fine anni ’90 (oltre 150 omicidi l’anno) a poche dozzine nell’ultimo decennio. Non c’è alcuna evidenza di un trend di violenza sistematica rivolto specificamente contro i bianchi: “gli omicidi nelle fattorie rispecchiano la situazione generale della sicurezza in Sudafrica. Non c’è assolutamente prova che la violenza sia mirata ai contadini bianchi”, ha spiegato al The Guardian Gareth Newham, esperto dell’Institute for Security Studies di Pretoria.

    Questa valutazione è stata confermata anche dalla magistratura sudafricana. In una sentenza emessa a febbraio, un giudice dell’Alta Corte di Città del Capo ha definito la tesi del “genocidio dei bianchi” “chiaramente immaginaria e non reale”, respingendola come base priva di fondamento fattuale. Il tribunale ha addirittura vietato che un lascito ereditario venisse donato a un gruppo di estrema destra proprio perché motivato da questa falsa convinzione cospirativa, hanno sottolineato i media locali.

    Anche esaminando i crimini efferati contro agricoltori, le indagini non indicano moventi razziali o un complotto politico: si tratta purtroppo di criminalità, spesso legata a rapine nelle aree rurali, e le autorità sudafricane negano fermamente qualsiasi complicità o tolleranza verso questi delitti, specifica Reuters in un articolo dedicato. In sostanza, la violenza nelle campagne è parte di un problema generale di sicurezza che colpisce tutti i cittadini, dovuto alle vaste sacche di miseria ancora presenti nel Paese – “non solo nelle aree rurali e di certo non solo i bianchi”, hanno sottolineato gli stessi ministri sudafricani rispondendo a Trump, come riporta il Washington Post in un articolo pubblicato sulla versione online del giornale.

    terre

    Un altro pilastro delle accuse di Trump riguarda i presunti espropri violenti di terre ai danni dei bianchi. È vero che la questione agraria in Sudafrica è carica di tensioni storiche: a quasi 30 anni dalla fine dell’apartheid, la distribuzione delle terre rimane profondamente iniqua, con la minoranza bianca (circa l’8% della popolazione) che possiede ancora oltre il 70% delle terre agricole private secondo i dati ufficiali. Per affrontare questa eredità coloniale, il governo di Pretoria ha avviato un processo di riforma fondiaria. A gennaio il presidente Ramaphosa ha promulgato una legge che, in casi limitati e di pubblico interesse, consente l’esproprio di terre senza compensazione, dopo tentativi falliti di acquisto volontario.

    Si tratta di misure costituzionali mirate a correggere le ingiustizie storiche. Finora, di fatto, nessuna terra è stata espropriata forzatamente. I media locali precisano infatti che l’obiettivo primario resta favorire accordi consensuali e incentivare la vendita di terre in eccesso da parte dei grandi proprietari bianchi. Certo, può essere una misura controversa che tuttavia smentisce la retorica di “fattorie espropriate con la violenza”.

    Le dichiarazioni allarmistiche di Trump sembrano inoltre confondere volutamente il ruolo di attori politici non governativi. Nel video mostrato da Trump compaiono figure come Julius Malema, leader dell’EFF (partito di opposizione di estrema sinistra), che in comizi infuocati incita simbolicamente a “occupare le terre” e intona slogan anti-apartheid come “Shoot the Boer” (letteralmente “spara al contadino boero”). Tali scene sono state presentate da Trump come se rappresentassero politiche ufficiali, quando in realtà né Malema né il suo partito hanno potere di governo o di esproprio.

    Ramaphosa, davanti a Trump, ha infatti spiegato pazientemente che “ciò che avete visto – quei discorsi – non è la politica del governo. In Sudafrica abbiamo una democrazia multipartitica che permette alla gente di esprimersi. La nostra politica di governo è totalmente contraria a ciò che [Malema] ha detto… E il suo è un piccolo partito minoritario”.

    In altre parole – come nota Bbc – le frasi radicali di alcuni oppositori non equivalgono ad azioni del governo. Perfino la controversa canzone “Kill the Boer”, spesso citata fuori contesto, è considerata dai tribunali sudafricani un canto storico di protesta e non un incitamento letterale all’omicidio: ben tre diverse corti hanno respinto i tentativi di farla bandire come “hate speech” (discorso d’odio).

    julius malema
    Julius Malema, leader dell’EFF

    Inoltre, alla domanda di Trump sul perché “quando prendono le terre e uccidono il contadino bianco non succede nulla”, Ramaphosa ha risposto secco: “No” ribadendo che qualsiasi crimine, in campagna come in città, viene perseguito dalla legge.

    Durante il faccia a faccia, Ramaphosa è rimasto calmo e ha confutato punto per punto le accuse. Ha indicato i membri bianchi della sua delegazione (tra cui noti golfisti sudafricani) dicendo a Trump: “Se davvero fosse in corso un genocidio degli afrikaner, questi tre gentiluomini non sarebbero qui vivi accanto a me”. Ha inoltre sottolineato che il problema della violenza colpisce “principalmente persone nere” e che il governo non discrimina i cittadini in base al colore, anzi resta impegnato a realizzare l’ideale di una nazione arcobaleno di Nelson Mandela

    Di fronte alle insinuazioni di Trump secondo cui Pretoria tollererebbe espropri e delitti, Ramaphosa ha difeso la coesistenza multirazziale del suo Paese, notando che “continuiamo a perseguire la riconciliazione razziale” e che la stessa presenza di un ministro dell’Agricoltura bianco nel suo governo dimostra l’impegno inclusivo del Sudafrica.

    Dal Sudafrica il coro è pressoché unanime: le accuse di Trump sono infondate e pericolose. Esponenti politici di diverse tendenze hanno respinto la narrazione di Trump. Mmusi Maimane, leader dell’opposizione moderata citato dalla stampa locale, ha definito “allarmismo che non porta alcun beneficio” gli interventi di leader stranieri male informati.

    Persino nel campo dei bianchi sudafricani molti smentiscono di sentirsi vittime di genocidio: come riportato da Reuters, diversi cittadini hanno elogiato Ramaphosa per la pazienza dimostrata e ribadito che “non abbiamo bisogno di spiegare agli Usa la situazione, sappiamo che in Sudafrica non c’è nessun genocidio dei bianchi”.

    Condividi
    23 Maggio 2025 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Genocidio in Ruanda: chiuse le indagini, la vedova di Habyarimana non è stata incriminata

    di claudia 20 Maggio 2025
    20 Maggio 2025

    Le indagini in Francia su Agathe Habyarimana, vedova dell’ex presidente ruandese Juvenal Habyarimana, sono state chiuse senza che sia stata formulata alcuna accusa. Dal 2008, Agathe, oggi 82enne, è oggetto …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Accuse di genocidio, il Sudan perde il ricorso all’Aja contro gli Emirati

    di claudia 6 Maggio 2025
    6 Maggio 2025

    La Corte internazionale di giustizia dell’Aja ha respinto il ricorso presentato dal Sudan contro gli Emirati Arabi Uniti in cui si accusa lo Stato del Golfo di “complicità nel genocidio” …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Il Ruanda a 31 anni dall’orrore

    di claudia 7 Aprile 2025
    7 Aprile 2025

    a cura di Andrea Spinelli Barrile Il 7 aprile 1994 il Ruanda è sprofondato negli orrori del genocidio: in soli 100 giorni oltre un milione di vite fu spazzato via …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Sudan, gli Usa accusano le Rsf e i suoi alleati di genocidio

    di claudia 9 Gennaio 2025
    9 Gennaio 2025

    Il governo degli Stati Uniti ha lanciato una grave accusa contro le Forze di Supporto Rapido (Rsf) e le milizie alleate in Sudan, accusandole di commettere un genocidio nel corso …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • IN VETRINALibriNEWS

    Alla Statale di Milano la presentazione del libro “Nonostante la paura”

    di claudia 11 Novembre 2024
    11 Novembre 2024

    Oggi, lunedì 11 novembre, presso la sede dell’Università degli Studi di Milano a Sesto San Giovanni (MI) (Aula T5 | Polo di Mediazione interculturale e comunicazione piazza Montanelli 1), dalle …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Ruanda: genocidio Tutsi, la Francia accusata di “complicità di fatto”

    di claudia 25 Ottobre 2024
    25 Ottobre 2024

    Un tribunale amministrativo di Parigi ha esaminato un’istanza presentata da vittime del genocidio dei Tutsi e da due associazioni, “Rwandais Avenir” e il “Collectif des parties civiles pour le Rwanda” …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Etiopia, l’organizzazione New Lines Institute accusa Addis Abeba di genocidio

    di claudia 4 Giugno 2024
    4 Giugno 2024

    Le forze etiopi avrebbero commesso atti di genocidio durante la guerra del Tigray. È la conclusione alla quale è arrivato il New Lines Institute, organizzazione con sede negli Stati Uniti, …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Ruanda, gli ultimi ricercati per il genocidio sono morti

    di claudia 20 Maggio 2024
    20 Maggio 2024

    Gli ultimi fuggitivi rimasti, ricercati per il genocidio del 1994 in Ruanda, sono morti. La conferma è stata data dall’ufficio del pubblico ministero del Tribunale penale internazionale per il Ruanda, …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • IN VETRINANEWSPODCAST DI AFRICASOCIETÀ

    Un podcast fa luce sul genocidio in Ruanda, un crimine che poteva essere fermato

    di claudia 30 Aprile 2024
    30 Aprile 2024

    Nel 1994, in Rwanda, gli estremisti hutu cercarono di sterminare i tutsi del paese. Un genocidio che la comunità internazionale poteva fermare, ma non l’ha fatto. Studiare, raccontare, ricordare questo …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • LO SCATTO

    Ruanda, ministro britannico al Memoriale del Genocidio

    di claudia 26 Aprile 2024
    26 Aprile 2024

    Il ministro dell’Interno britannico James Cleverly visita il Memoriale del Genocidio di Kigali. È il 5 dicembre 2023 e il ministro è nella capitale ruandese per siglare un nuovo, un …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • APPUNTAMENTICulturaNEWSSOLIDARIETÀ

    A Roma si commemora il genocidio dei Tutsi

    di Marco Trovato 11 Aprile 2024
    11 Aprile 2024

    A 30 anni dal genocidio dei Tutsi, venerdì 12 aprile a Roma si terrà una grande manifestazione pubblica per raccontare ciò che è accaduto nel 1994 in Rwanda e per …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • AFRICA TV - VIDEOFOCUSNEWS

    Il genocidio dei Tutsi in Rwanda. Trent’anni dopo…

    di Marco Trovato 9 Aprile 2024
    9 Aprile 2024

    In questi giorni si commemorano i trent’anni dal genocidio dei Tutsi in Ruanda, uno dei più atroci stermini di massa della storia dell’uomo, che iniziò la mattina del 7 aprile …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • LO SCATTO

    Ruanda, trentennale del genocidio

    di claudia 7 Aprile 2024
    7 Aprile 2024

    Il Ruanda ricorda oggi il trentennale del genocidio, l’ultimo del Novecento, che causò oltre 800.000 morti, soprattutto tra i tutsi ma anche tra molti hutu moderati. Le celebrazioni iniziano oggi …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • IN VETRINALibri

    Il libro della settimana: La famiglia. Una storia ruandese

    di claudia 7 Aprile 2024
    7 Aprile 2024

    a cura di Stefania Ragusa Il genocidio del ’94, in Rwanda, è stato preparato da altri massacri, sparsi nei trent’anni precedenti, e dalla costante e reiterata tensione tra hutu e …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • 2
  • 3
  • …
  • 5

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 04/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA