• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

giovani

    FOCUS

    Kenya, le manifestazioni della GenZ stanno cambiando la politica

    di claudia 22 Giugno 2024
    Scritto da claudia

    di Andrea Spinelli Barrile

    La tensione non scende a Nairobi, capitale del Kenya, teatro di durissimi scontri tra manifestanti e polizia negli ultimi giorni. Nella notte tra giovedì e venerdì ci sono stati incendi in diverse aree della città e anche ieri mattina nel Centro finanziario della città il clima era molto teso, in un’atmosfera quasi irreale.

    Giovedì almeno una persona è rimasta uccisa: la vittima, Rex Kaniyke, è stata colpita da un proiettile sparato presumibilmente dalla polizia e questa mattina sua madre, Jilian Munyau, è stata intervistata da Citizen Tv, alla quale ha accusato la polizia di eccessiva brutalità nel reprimere le manifestazioni e di essere responsabile della morte del figlio. La polizia ieri ha utilizzato idranti e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti, tutti giovani, che urlavano in faccia ai poliziotti “siamo pacifici, siamo pacifici”. Dalle immagini diffuse dalle televisioni, dalle agenzie stampa internazionali e dagli utenti sui social network appare chiaro come la polizia abbia usato la mano pesante sui giovani manifestanti, ma anche come, in altri frangenti degli scontri di ieri, interi gruppi di poliziotti abbiano preferito non intervenire a lasciare fare ai manifestanti.

    Da giorni centinaia di persone si riuniscono nelle principali città del Paese (compresa Eldoret, città natale del presidente William Ruto, ma anche Nakuru, Kisumu e Nyeri.) e nel Central business district di Nairobi per esprimere il loro disaccordo con la legge finanziaria. Nel caos di giovedì i deputati kenioti hanno adottato il disegno di legge, con qualche modifica che va incontro alle richieste dei manifestanti. La legge dovrà ora essere approvata dal Senato martedì: il governo del presidente Ruto ha ritirato dal progetto di bilancio 2024-2025 la maggior parte delle misure fiscali previste, tra cui un’Iva del 16% sul pane e una tassa annuale del 2,5% sui veicoli privati, oltre a tasse sulle transazioni di denaro mobile, utilizzatissimo in Kenya.

    A differenza del passato, le proteste di questa settimana sono guidate dai giovani piuttosto che dai politici e sono state per lo più pacifiche: una nuova generazione di manifestanti sta mostrando il proprio volto e avanzando le proprie richieste, passando dalla rabbia sui social alla rivolta di strada. Sui social vengono utilizzati principalmente due hashtag, #OccupyParliament, #RejectFinanceBill e #GenZ, quest’ultimo per sottolineare l’identità giovanile dei manifestanti. Tra loro ci sono anche persone più anziane, scese in piazza per solidarietà con i giovani, la fascia maggiormente colpita da questi aumenti delle tasse: diversi studenti universitari lamentano di essere già in difficoltà a pagare le tasse universitarie e anche, banalmente, la cancelleria e i libri necessari a studiare. Diverse ragazze, tutte molto giovani, protestavano per le strade di Nairobi mostrando ai fotografi e ai cameramen degli assorbenti: “Non possiamo più comprare nemmeno questi” gridavano. Tra i manifestanti c’erano anche giovani professionisti, tra cui medici e avvocati, che offrono servizi ai manifestanti. I tentativi di marciare verso il pParlamento sono stati vanificati perché la polizia ha utilizzato i cannoni ad acqua.

    Il governo ha spesso difeso le misure fiscali come necessarie per ridurre il debito nazionale del paese di quasi 80 miliardi di dollari: mercoledì, Ruto in persona ha detto che protestare è un diritto democratico e costituzionalmente garantito ma ha anche detto che le proteste “non paralizzeranno il processo decisionale”. Intanto, la polizia del Kenya è nuovamente al centro di accuse, da parte di organizzazioni nazionali ed internazionali, circa la violazione dei diritti umani e civili dei manifestanti: un morto e almeno 200 arresti sono sicuramente troppo per un Paese democratico come il Kenya. Dall’altro lato, tra i manifestanti, l’unica arma spuntata tra le mani di chi protestava era uno smartphone, sempre con telecamera accesa e diretta streaming su qualche social

    La polizia del Kenya ha avuto non poche difficoltà nel reprimere le manifestazioni. Il problema è la grande novità di questa protesta, ovvero l’assenza di una leadership riconosciuta che dirige e convoca i manifestanti: il sistema poliziesco di repressione non è infatti abituato ad agire unicamente sulla folla, in quanto in genere prende di mira principalmente i promotori della protesta, seguendo l’idea che colpendo la leadership la folla si disperderà. In effetti è sempre stato così, fino a oggi: a differenza di qualsiasi altra protesta politica nella storia del Paese africano, non ci sono stati saccheggi, distruzione di proprietà pubbliche o private né lanci di pietre, non c’era una testa a coordinare la protesta e non sono state menzionate affiliazioni politiche o allineamenti. I manifestanti hanno chiesto unicamente l’opportunità di poter essere ascoltati.

    polizia

    La protesta in realtà è iniziata sui social diverse settimane fa, quando è stata diffusa la bozza di legge finanziaria. Diversi tiktokers keniani e molti influencer hanno condiviso sui loro canali social la bozza e i loro commenti sugli aumenti delle tasse, contenuti andati subito in tendenza in tutto il Kenya. Questa tattica di “guerriglia marketing” è diventata massiccia quando sono cominciati a circolare sui social i numeri di telefono dei parlamentari, con l’invito al pubblico di “mandare un Sms al tuo parlamentare” per fargli pressione a non votare la legge finanziaria: il deputato Stephen Mule ha detto ai media locali che il suo telefono era stato invaso da più di 30.000 messaggi di giovani keniani che gli chiedevano di non votare la legge. La stessa tattica è stata adottata verso i media, coinvolti nelle conversazioni online per rendere più facile ai giornalisti il lavoro di raccolta delle informazioni, che hanno amplificato le voci della protesta dando loro anche una legittimità in più, quella dei media tradizionali.

    Nel frattempo, il rischio che qualche politico potesse mettere il cappello sulla protesta e cavalcarla a fini elettorali o propagandistici è stato azzerato dagli stessi attivisti online, che con centinaia di messaggi specifici hanno invitato la politica a restare lontana dalla proteste, alcuni citando proprio il leader dell’opposizione, Raila Odinga, a stare lontano dalle manifestazioni. Willy Mutunga, un anziano ex presidente della Corte Suprema del Kenya, ha dichiarato alla Bbc che i giovani di tutto il mondo hanno un nemico comune: le “rispettive classi dirigenti. La rivolta è all’orizzonte”.

    Il Kenya è tra i Paesi con il più alto tasso di utilizzo di TikTok al mondo. A marzo, il ministro degli Interni ha minacciato di limitare l’uso di TikTok, accusato di diffondere contenuti dannosi: il governo teme che i social media possano essere utilizzati per promuovere odio politico e ha spinto per una supervisione più rigorosa da parte delle autorità di regolamentazione.

    Condividi
    22 Giugno 2024 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • ARCHIVIO ARTICOLICulturaNEWSSOLIDARIETÀ

    Cooperazione, un convegno su donne e giovani del Sahel

    di Marco Trovato 20 Giugno 2024
    20 Giugno 2024

    Nel vocabolario giornalistico la parola “Sahel” (in arabo “sponda” a indicare il bordo del deserto del Sahara) è sinonimo di fragilità, instabilità, crisi umanitarie. Una regione funestata da problemi di …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWSSOCIETÀ

    I giovani del continente scelgono i podcast per conoscere e comunicare

    di claudia 29 Maggio 2024
    29 Maggio 2024

    Se fino a pochi anni fa i podcast erano un strumento comunicativo editoriale ancora poco diffuso in Africa, gli ultimi cinque anni hanno visto un’impennata del genere di pari passo …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Nigeria: consumo eccessivo di alcol, sospesa la vendita di bevande alcoliche in bustine

    di claudia 27 Febbraio 2024
    27 Febbraio 2024

    La Camera federale dei rappresentanti della Nigeria ha chiesto la sospensione del divieto di vendita di bevande alcoliche in bustine o bottiglie di plastica di capacità inferiore ai 200ml, di …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CONTINENTE VERO

    I giovani di Mogadiscio guardano al futuro

    di claudia 4 Febbraio 2024
    4 Febbraio 2024

    di Enrico Casale – foto di UNSOM/UNIDO Nella capitale della Somalia fioriscono incubatori tecnologici per startup e spazi di coworking per imprenditori tecnologici. Dopo trent’anni di guerra civile, la Somalia …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWSSPORT

    Niger, nasce un’accademia di calcio per giovani talenti

    di claudia 5 Gennaio 2024
    5 Gennaio 2024

     La Federazione nigerina di calcio (Fenifoot) ha inaugurato un’accademia di formazione dedicata ai giovani. L’Accademia Fenifoot nasce dopo otto anni di gestazione del progetto. Comprende un’unità amministrativa, un’unità sportiva, un’unità …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWSSPORT

    Ghana, inaugurato il primo di 10 centri sportivi per i giovani

    di claudia 3 Gennaio 2024
    3 Gennaio 2024

    Il presidente del Ghana, Nana Addo Dankwa Akufo-Addo ha inaugurato il primo di 10 stadi sportivi polivalenti attesi nel Paese, il Koforidua Youth Resource Center, a circa 75 k a …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    La delusione dei giovani sudafricani, dieci anni dopo la morte di Mandela

    di claudia 5 Dicembre 2023
    5 Dicembre 2023

    di Claudia Volonterio Il 5 dicembre 2013 moriva all’età di 95 anni Nelson Mandela, il primo presidente nero del Sudafrica eletto in un’elezione democratica. Icona della lotta al regime di …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWSSPORT

    La Juventus apre in Ghana un’Academy di calcio per i giovani

    di claudia 25 Ottobre 2023
    25 Ottobre 2023

    La Juventus aprirà una Academy in Ghana. Lo ha annunciato con un post sulla pagina social della Juventus Academy Ghana sottolineando che l’inaugurazione si terrà il 27 ottobre presso lo …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Nigeria, 700 milioni di dollari per riportare le ragazze a scuola

    di claudia 30 Settembre 2023
    30 Settembre 2023

     La Banca Mondiale ha deciso di dedicare ulteriori finanziamenti alla Girls’ Learning and Empowerment Initiative (Agile) per promuovere la presenza delle ragazze a scuola in Nigeria. “La Nigeria conta da …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    L’industria dei videogiochi conquista anche l’Africa

    di claudia 14 Agosto 2023
    14 Agosto 2023

    di Celine Nadler In un continente la cui quota nel mercato globale dell’intrattenimento e dei media non supera l’1% in termini di entrate, potrebbe sembrare uno scherzo consigliare di investire …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Il continente è in un nuovo ciclo storico, la riflessione di Achille Mbembe

    di claudia 10 Agosto 2023
    10 Agosto 2023

    di Maria Scaffidi I golpe in Sahel sono l’espressione di uno “spostamento” storico e demografico. Questa in estrema sintesi l’opinione del noto studioso camerunese Achille Mbembe, in un’intervista a Rfi. …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Liberia, approvato fondo per promuovere imprenditoria giovanile

    di Valentina Milani 24 Luglio 2023
    24 Luglio 2023

    Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Banca africana di sviluppo (Afdb) ha dato il via libera alla creazione di una Banca d’investimento per l’imprenditoria giovanile (Yeib) nel Paese dell’Africa occidentale. …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Ghana, un quarto dei giovani totalmente inoccupato

    di Valentina Milani 23 Luglio 2023
    23 Luglio 2023

    Secondo un rapporto del Servizio statistico del Ghana (Gss), nel terzo trimestre del 2022 un giovane su quattro, pari al 24,2% dei giovani tra i 15 e i 24 anni, …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWSSOCIETÀ

    Senegal, il 75 per cento della popolazione ha meno di 25 anni

    di claudia 29 Giugno 2023
    29 Giugno 2023

    Le persone di età inferiore ai 25 anni rappresentano quasi il 75% della popolazione senegalese: lo ha comunicato a Dakar la ministra dell’Economia, della pianificazione e della cooperazione, Oulimata Sarr, …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA