• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 06/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

jihadisti

    FOCUS

    La crescente influenza jihadista a Kayes, regione di confine tra Mali e Senegal

    di claudia 3 Maggio 2025
    Scritto da claudia

    di Céline Camoin

    Un recente rapporto del think tank Timbuktu Institute segnala un aumento delle attività del gruppo armato JNIM (o GSIM), nella regione di Kayes, situata al confine tra Mali, Guinea, Mauritania e Senegal. Se è probabile da una parte che in futuro lo Jnim tenterà di espandere gradualmente il suo controllo territoriale, dall’altra il Senegal dispone di fattori di resilienza che finora lo hanno risparmiato.

    Le azioni del gruppo armato Jama’at Nusrat al-Islam wal-Muslimîn (Jnim, o Gsim, gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani) nel sud-ovest del Mali indicano che il gruppo sta cercando di infiltrarsi in Mauritania e Senegal: lo denuncia think tank Timbuktu Institute, basato in Senegal, in un nuovo rapporto.

    Secondo gli autori del rapporto, lo Jnim ha incrementato esponenzialmente le sue attività a Kayes, una regione al confine tra Mali, Guinea, Mauritania e Senegal. Queste attività includono attacchi complessi alle forze di sicurezza, coercizione dei civili ed economia criminale. L’obiettivo principale dello Jnim è quello di cacciare le forze di sicurezza maliane dalle zone vicine a Bamako e delegittimare il governo, gettando così le basi per un’espansione della sua area di operazioni.

    Il gruppo si è già infiltrato illecitamente in settori economici chiave, come l’industria forestale e quella mineraria, che dipendono dal commercio con la Mauritania e il Senegal. Gli interessi dello Jnim in questi settori le consentono di creare reti transfrontaliere. Il gruppo è consapevole che potrà poi utilizzare queste reti per agevolare lo spostamento di persone e risorse affiliate in Mauritania e Senegal. Sebbene la sua priorità immediata sia quella di utilizzare le aree mauritane e senegalesi a fini economici per facilitare il finanziamento delle sue azioni e il reclutamento, è probabile che in futuro lo Jnim tenterà di espandere gradualmente il suo controllo territoriale.

    jihadisti

    Il Senegal presenta vulnerabilità che lo Jnim può sfruttare, tra cui una frontiera porosa, una scarsa consapevolezza delle problematiche di sicurezza tra la popolazione, urgenti sfide socioeconomiche e la diffusione del salafismo come matrice ideologica. Il confine tra Senegal e Mali è già ampiamente sfruttato dai contrabbandieri e la sua conformazione geografica ne rende più difficile la sicurezza. Tuttavia, una parte significativa della popolazione nelle regioni minacciate dall’espansione dello Jnim non considera il gruppo una minaccia immediata. In queste zone la disoccupazione resta elevata e il sistema delle caste nella zona di Bakel perpetua la disuguaglianza e altre ingiustizie attraverso la stigmatizzazione di intere comunità.

    Gli ideologi salafiti hanno sfruttato queste lamentele per influenzare le convinzioni religiose degli individui, rendendoli potenzialmente più ricettivi all’estremismo violento, brandendo l’offerta di una “teologia della liberazione” dell’Islam tradizionale, i cui praticanti non condannano a sufficienza il sistema delle caste. Il Senegal orientale potrebbe essere vulnerabile a queste ideologie perché il sufismo non è così diffuso come nel resto del Paese. Lo Jnim ha già sfruttato vulnerabilità simili in tutto il Sahel; Il Senegal non dovrebbe essere considerato un’eccezione duratura senza sforzi di prevenzione e di rafforzamento della resilienza della comunità.

    Allo stesso tempo, il Senegal dispone di fattori di resilienza che finora lo hanno risparmiato, in primo luogo la sua coesione sociale e le sue forze di sicurezza competenti e professionali. A ciò si aggiunge il rispetto reciproco e lo spirito di pacifica convivenza che caratterizza i diversi gruppi etnici e religiosi. Le loro relazioni armoniose rendono difficile per il gruppo terrorista sfruttare le tensioni esistenti a proprio vantaggio, come è riuscito a fare altrove nella regione. Inoltre, la stragrande maggioranza dei senegalesi non condivide le ideologie più radicali condivise dai seguaci di gruppi come lo Jnim. Sono favorevoli agli insegnamenti moderati dell’Islam, in particolare quelli dei leader delle confraternite sufi, che rafforzano la coesione sociale e si oppongono alla radicalizzazione e all’estremismo violento.

    Sebbene le confraternite non siano così influenti nelle regioni di confine orientali, finora non hanno assistito a un aumento significativo dell’estremismo. Inoltre, il Senegal dispone di forze di sicurezza professionali che mantengono relazioni sane e relativamente pacifiche con le popolazioni locali. Ciò attenua un’altra lamentela che lo Jnim ha sfruttato nel Sahel, vale a dire la contrapposizione tra le popolazioni di confine e le forze di sicurezza. Da questo punto di vista, il Senegal ha una solida base di resilienza per impedire l’espansione e l’insediamento duraturo dello Jnim.

    Sulla base di questi fatti, il Timbuktu Institute – African center for peace studies, suggerisce che il governo senegalese faccia leva su questi punti di forza e affronti le vulnerabilità per migliorare la sicurezza delle aree più esposte del suo territorio, rafforzando la resilienza delle comunità. È necessario rafforzare la presenza delle sue forze di sicurezza permanenti nelle regioni di confine, nonché la cooperazione con Mali e Mauritania. Dovrebbe inoltre condurre campagne di sensibilizzazione tra i leader locali, siano essi religiosi o tradizionali, e incrementare i programmi volti ad alleviare le difficoltà e le vulnerabilità socio-economiche. Tali politiche basate su un approccio olistico dovranno integrare gli aspetti misure di sicurezza, culturali e socio-economiche per limitare le possibilità di infiltrazione dello Jnim. 

    Condividi
    3 Maggio 2025 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CONTINENTE VEROGLOBAL AFRICA - Mario Giro

    Il volto nuovo dei golpisti nel Sahel

    di claudia 22 Dicembre 2024
    22 Dicembre 2024

    di Mario Giro I colpi di stato in Mali, Niger e Burkina Faso sono frutto di una pianificazione strategica e segnano una rottura con i golpe del passato. I nuovi …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Mozambico, la crisi dimenticata di Cabo Delgado

    di claudia 6 Luglio 2024
    6 Luglio 2024

    di Enrico Casale La ribellione sembrava domata. I miliziani parevano confitti. L’intervento congiunto delle truppe ruandesi, di quelle della Sadc e mozambicane avevano dato l’impressione di aver domato il focolaio …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Il Burkina Faso tra jihadisti, miniere d’oro e una pace ancora lontana

    di claudia 3 Luglio 2024
    3 Luglio 2024

    di Céline Camoin Cosa succede davvero a Mansila? La località della regione nord-orientale del Burkina Faso è stata l’11 giugno scorso teatro di un imponente attacco sferrato da una fazione …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mali, tregue con jihadisti per colpire i touareg

    di claudia 30 Aprile 2024
    30 Aprile 2024

    Secondo quanto riferiscono diversi account Telegram russi legati al gruppo di mercenari Wagner, nel nord del Mali, a Kidal, i russi avrebbero stretto una tregua con gli islamisti del Jnim, …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Africa centrale: rapimenti in Ciad e insicurezza transfrontaliera

    di AFRICA 9 Aprile 2024
    9 Aprile 2024

    di Céline Camoin L’area di confine tra Ciad, Camerun e Repubblica centrafricana è una polveriera di criminalità che necessita di un’azione rapida da parte di tutti e tre i governi. …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUSPRIMA PAGINA

    Chi finanzia lo Stato Islamico in Africa

    di claudia 3 Settembre 2023
    3 Settembre 2023

    di Angelo Ferrari Il terreno di battaglia privilegiato dell’Isis è diventato l’Africa, dopo la perdita del suo califfato tra Iraq e Siria. Dal Maghreb alla Rd Congo, dal Sahel al …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Africa Occidentale, allarme reclutamento di jihadisti nel traffico dei migranti

    di claudia 29 Agosto 2023
    29 Agosto 2023

    Il traffico di migranti nasconderebbe anche il reclutamento jihadista nelle zone adiacenti ai confini tra Senegal, Mali e Mauritania. È un allarme che lancia il giornale senegalese Le Quotidien, secondo …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Verso una deriva jihadista nel Golfo di Guinea?

    di claudia 13 Aprile 2023
    13 Aprile 2023

    di Valentina Giulia Milani E’ possibile che si verifichi un’espansione della minaccia jihadista dal Sahel ai Paesi del Golfo di Guinea? Per Luca Raineri, ricercatore sulle questioni di sicurezza dell’Università …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mali, dieci anni fa Kidal cadeva nelle mani dei jihadisti

    di claudia 30 Marzo 2022
    30 Marzo 2022

    Era il 30 marzo 2012, esattamente 10 anni fa, quando Kidal, città del nord-est del Mali, cadeva nelle mani dei jihadisti divenendo il primo capoluogo di una regione settentrionale del …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Sahel, nasce la newsletter dei jihadisti Gsim

    di claudia 9 Luglio 2021
    9 Luglio 2021

    S’intitola “Combattimenti feroci” – Hami al-Watis – la newsletter che il Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim o Jnim, acronimo di Jama’a Nusrat ul-Islam wa al-Muslimin), alleato di …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mozambico: assalto dell’esercito ai miliziani jihadisti

    di claudia 25 Marzo 2021
    25 Marzo 2021

    L’esercito del Mozambico ha lanciato un’offensiva per respingere i miliziani jihadisti dopo che, ieri, avevano messo in atto un attentato a Palma, nel nord est del Paese. L’attacco ha costretto …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mozambico, almeno 50 morti in attacchi jihadisti

    di Valentina Milani 10 Novembre 2020
    10 Novembre 2020

    Negli ultimi giorni, almeno 50 persone sono state uccise nel nord del Mozambico da milizie islamiste nel corso di diversi attacchi nella regione di Cabo Delgado. A riportarlo sono i …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Niger, terrore a due anni dal sequestro di p. Maccalli

    di Celine Camoin 24 Agosto 2020
    24 Agosto 2020

    A quasi due anni dal rapimento di padre Pierluigi Maccalli a Bomoanga, l’area resta fuori del controllo delle autorità governative e gruppi jihadisti installatisi nella zona continuano a vessare le …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Niger, comitiva francese uccisa nel parco delle giraffe

    di Celine Camoin 9 Agosto 2020
    9 Agosto 2020

    Sei cittadini francesi, probabilmente espatriati in Niger, e due nigerini sono stati uccisi questa mattina in un attacco nel parco delle giraffe bianche di Kouré, a soli 60 chilometri a …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • 2

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 06/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA