• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

malattia mentale

    malattia mentale
    FOCUS

    Ghana: malati di mente incatenati e trattati come demoni, la denuncia di Hrw

    di claudia 4 Dicembre 2022
    Scritto da claudia

    Condizioni disumane di vita, persone incatenate e costrette in spazi dove non possono espletare i bisogni fisici. Queste le condizioni in cui sono costrette le persone con disturbi mentali in Ghana. La denuncia arriva da Human Rights Watch (Hrw). L’associazione umanitaria rende noti casi di pazienti “incatenati” e invita le autorità a far rispettare la normativa.

    Dieci anni dopo l’approvazione di una legge sulla salute mentale che stabilisce che le persone con disturbi psicosociali non devono essere sottoposte a trattamenti disumani, l’organizzazione per i diritti umani afferma che il governo ghanese non assicura le condizioni per l’applicazione della legge. Gli esponenti di Hrw hanno visitato cinque “campi di preghiera” e centri di guarigione tradizionali nelle regioni orientali e centrali del Ghana, dove sono state intervistate più di 50 persone. Durante queste visite, dicono di aver trovato “più di 60 persone incatenate o in gabbia, compresi bambini. L’incatenamento di persone con disabilità psicosociali nei campi di preghiera e nei centri di assistenza è una forma di tortura”, ha sottolineato Shantha Rau Barriga, direttrice per i diritti dei disabili di Hrw.

    La viceministra della Salute del Ghana Tina Gifty Mensah, dal canto suo, ha assicurato che le autorità “esamineranno il rapporto di Human Rights Watch e le agenzie competenti faranno quanto necessario per porre rimedio a questa situazione. È ovvio che la costituzione ghanese disapprova tali atti, il governo e le altre parti interessate hanno compiuto molti sforzi nel campo dell’istruzione per sensibilizzare le persone”. In Ghana, dove i servizi psichiatrici sono scarsi, molti parenti di persone con disabilità o disturbi mentali si rivolgono a questi campi gestiti dalle comunità religiose. In uno dei centri visitati, 22 uomini sono stati tenuti in una stanza buia e soffocante, tutti con catene non più lunghe di mezzo metro intorno alle caviglie, secondo HRW. “Sono costretti a urinare e defecare in un piccolo secchio che viene passato in giro per la stanza. Nonostante le condizioni soffocanti, possono fare la doccia solo ogni due settimane”, si legge nella denuncia dell’organizzazione per i diritti umani. Durante le visite, molti “pazienti” hanno chiesto aiuto, implorando di essere rilasciati. “Vogliamo andare a casa e stare con la nostra famiglia. Aiutateci. Per favore aiutateci”, ha detto uno di loro.

    Questa situazione è diffusa in molti paesi dell’Africa dove la disabilità fisica o mentale è considerata come uno stigma. Qualcosa che appartiene all’avversità degli spiriti. Una condizione che colpisce tutti, anche i più vulnerabili, come i bambini che spesso non sono considerati come “veri e propri figli”, ma come la manifestazione avversa degli spiriti nei confronti della famiglia. Ecco perché, oltre alla società, anche la famiglia di appartenenza li nasconde, non li cura e accudisce come tutti gli altri figli. Soprattutto li nasconde per non rendere pubblico lo stigma, l’avversità ancestrale che ha colpito quel nucleo familiare.

    La disabilità, in Africa, è considerata ancora un’onta. Non è accettata, anzi è vista come una maledizione che piomba cupa sulla famiglia. Anche per queste ragioni le famiglie, soprattutto quelle molto povere, si rivolgono alle cosiddette “camere di preghiera” delle chiese del risveglio. A loro “affidano” i bambini ritenuti portatori, non solo di handicap, ma anche coloro che vengono considerati stregoni o streghe che portano maledizioni nella famiglia e per questo considerati socialmente pericolosi, persone, insomma, con disabilità psicosociale. Spesso questo fenomeno è legato proprio alle condizioni economiche delle famiglie che non riescono a dare a tutti i figli condizioni dignitose di vita così se ne “disfano” attribuendo loro un handicap mentale, una capacità di portare il “demonio” nell’ambito familiare e per questo si affidano alle camere di preghiere e ai loro pastori, per la loro cura. Ma queste persone non sono, spesso, né malate né portatrici di malocchio. E, nonostante ciò, vengono sottoposte a punizioni corporali per allontanare il diavolo dal loro corpo, quando, invece, dovrebbero essere semplicemente curate.

    Foto di apertura: Robin Hammond/Panos Pictures

    Condividi
    4 Dicembre 2022 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • LO SCATTO

    Somalia, paziente in un reparto di salute mentale

    di claudia 8 Dicembre 2021
    8 Dicembre 2021

    Medico e infermiera consolano una paziente del reparto di salute mentale dell’ospedale pubblico di Hargheisa – Foto di Piero Chiussi per GRT, la ong italiana che opera nell’ospedale Il continente …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • AFRICA TV - VIDEO

    Le catene del pregiudizio. Tormenti e cure della malattia mentale in Africa

    di claudia 2 Dicembre 2021
    2 Dicembre 2021

    Centinaia di migliaia di malati mentali in Africa vengono ripudiati dai famigliari, disprezzati, relegati ai margini della vita sociale. Temuti per la loro potenziale pericolosità, finiscono spesso per essere incatenati …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • LO SCATTO

    Nigeria, giovane con le caviglie incatenate a Oke Oloro

    di claudia 24 Novembre 2021
    24 Novembre 2021

    O.A., nigeriano di 29 anni, siede con le caviglie incatenate in un centro a Oke Oloro, dove è recluso da mesi, gestito da un guaritore che cerca di curare la …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 07/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA