• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 06/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

marrakech

    CONTINENTE VERO

    Marocco, mille e una piazza

    di claudia 1 Dicembre 2024
    Scritto da claudia

    di Marco Trovato

    La magia senza tempo di Jamaa el-Fna, cuore pulsante e scrigno di segreti della città di Marrakech. Da mille anni la celebre piazza di Marrakech si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, dove si esibiscono danzatori, cantastorie, musicisti, incantatori di serpenti, fachiri e cartomanti.

    Ci sono luoghi che solo a pronunciarli sprigionano magia. Jamaa el Fna è uno di quelli. Il cuore pulsante di Marrakech incarna il fascino senza tempo delle favole orientali, popolata com’è da personaggi che sembrano usciti da Le mille e una notte. Qui si possono incontrare ogni giorno incantatori di serpenti, fachiri e chiromanti, danzatrici del ventre, ammaestratori di scimmie incatenate, cantastorie dell’Atlante. Non a caso la piazza è stata proclamata dall’Unesco “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”. Come ha ben raccontato lo scrittore spagnolo Juan Goytisolo Gay, «lo spettacolo di Jamaa el Fna viene ripetuto quotidianamente e ogni giorno è differente. Tutto cambia: le voci, i suoni, i gesti, il pubblico che vede, ascolta, odora, assaggia, tocca. La tradizione orale è incorniciata da una molto più vasta – che noi possiamo chiamare intangibile. La piazza, come spazio fisico, protegge una ricca tradizione orale e intangibile».

    Macabri ricordi
    La sua origine, tuttora incerta, si perde nella leggenda e sembra risalire ai primi secoli dalla fondazione di Marrakech (avvenuta nel 1062). Oggi la piazza confina a nord con il quartiere dei suq, i mercati coperti, e ad est con la Kasbah, l’antica cittadella fortificata di Marrakech, mentre da sud-ovest è dominata dalla moschea della Kutubiyya. Un tempo il grande spiazzo si trovava ai margini del centro abitato. Il nome in arabo ha un doppio significato: letteralmente indica “l’assemblea del defunto” come pure “la moschea del nulla” (jāmiʿ significa sia “moschea” sia “assemblea”, mentre la parola fanāʾ indica l’“annichilimento”). In realtà entrambe queste etimologie sono plausibili. Infatti, se da un lato la piazza faceva parte di un progetto della dinastia sa’diana (la quale regnò nei territori del Maghreb al-Aqsa, che oggi fanno parte dell’attuale Marocco, nel Cinque-Seicento) relativo all’edificazione di una moschea, dall’altro nei secoli passati fu sede di esecuzioni capitali. Qui venivano impiccati i condannati a morte per omicidi o quelli ritenuti colpevoli dei crimini più gravi secondo il jihad, la legge islamica.

    Celebrità mondiale
    L’ultimo fatto di sangue è stato l’attentato terroristico del 28 aprile 2001, quando un’esplosione uccise 17 persone e ne ferì altre 25. Dopo avere catturato i presunti responsabili della strage, le autorità marocchine hanno sradicato dal territorio piccole cellule jihadiste e incrementato i controlli di polizia sui luoghi più sensibili, come la piazza di Marrakech.
    Jamaa el-Fna è stata negli anni set di numerosi film. Qualche esempio? La Mummia del 1999, il musical Mamma Mia! con Meryl Streep e Pierce Brosnan, la commedia La Pantera Rosa colpisce ancora (1975), diverse scene della saga di James Bond. Ma la piazza è soprattutto un luogo dell’anima, fortemente simbolico e identitario, amato e frequentato dai marocchini. Durante i Mondiali di calcio in Qatar, migliaia di tifosi riempivano la piazza per assistere alle partite sul maxischermo. Non ci sono stati incidenti, solo scene di gioia per i successi dei “Leoni dell’Atlante”. E c’è da scommettere che la piazza tornerà a riempiersi come non mai in occasione della prossima edizione della Coppa d’Africa che sarà ospitata dal Marocco.

    Boom di turisti
    Oggi il clima che vi si respira è festoso. È ormai un lontano ricordo il terremoto dell’8 settembre 2023 – il più violento mai registrato nella storia del Marocco – che aveva colpito la regione di Marrakech-Safi (2.901 persone sono rimaste uccise e 5.530 ferite). Il sisma di magnitudo 7 aveva fatto crollare alcune case nelle parti più antiche di Marrakech e parti delle antiche mura della città. A Jemaa el-Fnaa, un minareto della moschea Kharboush si era sbriciolato, schiacciando i veicoli sottostanti.  Erano rimasti danneggiati anche la Moschea della Kutubiyya e diversi edifici della medina, patrimonio mondiale dell’UNESCO risalente al XII secolo. I lavori di ripristino e di restauro sono stati eseguiti in tempi record. E i turisti sono tornati numerosi ad affollare il centro storico, caratterizzato da un dedalo di vie e un tripudio di bancarelle. Le autorità marocchine sventolano numeri da record negli arrivi negli aeroporti. E Marrakech è tornata al centro del radar dei visitatori. In effetti, la città è stata solo sfiorata dal sisma, e che i danni più ingenti si sono verificati a circa un centinaio di chilometri di distanza, lungo la catena montuosa dell’Atlante. La grande piazza è nuovamente animata di festose bancarelle che vendono di tutto, a cominciare dai succhi di frutta freschi, e di mercanti di strada che urlano i loro prezzi speciali per olio di argan e babbucce in pelle.

    Spettacolo mutevole
    Nel corso della giornata Jamaa el-Fna si trasforma e cambia aspetto: di mattina e nel primo pomeriggio è sede di un vasto mercato all’aperto, con bancarelle che vendono le merci più svariate (dalle stoffe ai datteri ai mazzi di menta, alle uova di struzzo). Fin dalle prime luci del giorno è possibile fare colazione con gustose spremute di arance, frullati d’avocado o banana, nettare pressato di melograno, accompagnati con frutta secca.  Nelle ore più calde si incontrano i venditori d’acqua in abito tradizionale, rosso, con un grosso cappello dal quale pendono sonagli. Rannicchiati nelle loro tuniche, le chiaroveggenti leggono nelle carte il futuro dei passanti. Il suono delle trombette berbere ipnotizza i cobra che escono dai cesti in vimini e sembrano danzare nell’aria. Non mancano gli erboristi che offrono pozioni dalle proprietà miracolose e i tatuatori che disegnano sulle mani arabeschi con l’henné. Ci sono persino i cavadenti che espongono i loro “pezzi” appena estratti.
    Al calar della sera la piazza diventa più affollata e sopraggiungono danzatori, cantori, musicanti e maghi. Le bancarelle degli ambulanti si ritirano e subentrano banchetti con tavole e panche per mangiare cibi della tradizione preparati al momento. La piazza si riempie di profumi forti. Zuppe di lumache giganti ribollono in grossi pentoloni, piatti stracolmi di tajine e cuscus passano da una mano all’altra, spiedini di carni speziate (montone, pollo, manzo) sfrigolano sulla griglia.

    Nuvole di fumo si alzano dalle bancarelle che vendono cibo. Gli stomaci più collaudati possono provare le frattaglie aromatizzate con paprica, coriandolo e sale e cumino o le salsiccie di vitello merguez alle spezie, accompagnante con pagnottelle di khobz. Migliaia di cittadini e turisti arrivano da ogni dove per rifocillarsi. Dopo aver mangiato a sazietà, non resta che provare un bicchiere di khoudenjal, decotto dai poteri afrodisiaci a base di radici di galanga, cannella, zenzero, chiodi di garofano, noce moscata, cardamomo, anice stellato e pepe nero. In alternativa si può sorseggiare una bevanda fresca o un caffè sulle terrazze dei locali affacciati sulla piazza. Si rimane incantati a osservare il brulicante viavai di persone, il magico spettacolo delle bancarelle in fermento, le nubi di vapori che si alzano verso il cielo tempestato di stelle.

    Questo articolo è uscito sul numero 4/2024 della rivista Africa. Clicca qui per acquistare una copia.

    Condividi
    1 Dicembre 2024 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • LO SCATTO

    Marocco, ammaestratore di scimmie

    di claudia 1 Agosto 2024
    1 Agosto 2024

    Marocco, un ammaestratore di scimmie in piazza Jamaa el-Fna, Marrakech. – Foto di Shutterstock La grande piazza di Marrakech (la cui origine è avvolta nella leggenda) è ogni giorno luogo …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • IN VETRINANEWSPODCAST DI AFRICA

    Marocco, uno snodo tra Europa e Africa

    di claudia 2 Dicembre 2023
    2 Dicembre 2023

    Continuiamo il nostro viaggio nel continente con il podcast Direzione Africa. Oggi vi portiamo alla scoperta del Marocco. La verde e tranquilla Rabat o la più dinamica Casablanca. La colorata …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Il re del Marocco a Marrakech visita i feriti nel terremoto

    di claudia 13 Settembre 2023
    13 Settembre 2023

     Il re Mohammed VI è arrivato ieri pomeriggio nella città di Marrakech, dopo che la regione è stata gravemente colpita dal terremoto avvenuto venerdì scorso, e che ha provocato oltre …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Marrakech tra le migliori città al mondo dove passeggiare

    di claudia 20 Giugno 2023
    20 Giugno 2023

    Il prestigioso quotidiano americano New York Times ha citato Marrakech tra le grandi città del mondo che offrono il piacere e la migliore esperienza di passeggiare nel loro paesaggio urbano. …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWSSOCIETÀ

    Marocco, Marrakech è tra le città più romantiche

    di Valentina Milani 27 Febbraio 2023
    27 Febbraio 2023

    Marrakech, la città rossa del Marocco continua ad affermarsi come una delle migliori destinazioni turistiche del mondo secondo gli utenti di TikTok, guadagnandosi un altro riconoscimento mondiale e classificandosi al …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CulturaNEWS

    A febbraio il Festival del libro africano a Marrakech

    di Valentina Milani 16 Gennaio 2023
    16 Gennaio 2023

    Il Festival del libro africano di Marrakech (Flam) si terrà dal 9 al 12 febbraio, con la partecipazione di una quarantina di autori di lingua araba, francese e inglese provenienti …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWSSOCIETÀ

    Il più bel ristorante del mondo è in Marocco

    di Stefania Ragusa 21 Dicembre 2020
    21 Dicembre 2020

    Le Jardin d’hiver, ospitato nel Palais Ronsard di Marrakech, è stato riconosciuto il più bel ristorante del mondo dalla giuria del premio Versailles.

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Marocco | Marrakech riapre al turismo

    di Stefania Ragusa 22 Settembre 2020
    22 Settembre 2020

    Varato un piano che si muove attorno a tre “R”: riapertura, rilancio e rinnovo. Gli operatori turistici della città ocra scommettono sulla stagione invernale

    0 FacebookTwitterPinterestEmail

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 06/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA