Nessuna violazione dell’accordo di Roma, che non prevede certo l’esistenza nel paese di “due eserciti”: a dirlo ieri, proprio nelle ore in cui cominciavano a circolare le prime notizie sull’attacco delle forze armate mozambicane contro il campo base della Renamo a Santungira, ai piedi del monte Gorongosa, è stato lo stesso presidente del Mozambico Armando Guebuza.
Raggiunto dalle notizie dell’attacco durante un comizio nella provincia di Sofala, il capo di Stato ha commentato: “A Roma abbiamo riaffermato la necessità di avere vari partiti politici, al punto che tutti i punti dell’accordo furono inseriti nella Costituzione della Repubblica del Mozambico. Concluso questo, siamo tornati alla normalità nel 1994 con le prime elezioni generali. La Costituzione non ammette che nel paese vi siano due eserciti, due ordini paralleli”.
Intanto il quotidiano Noticias, ritenuto vicino al governo, fornisce stamani qualche dettaglio in più sull’operazione avvenuta ieri.
Secondo il giornale l’esercito controlla stamani la base di Santungira.
L’attacco sarebbe iniziato poco dopo le 10, quando la base della Renamo è stata presa di mira dal fuoco incrociato dei reparti dell’esercito entrati in azione per “rispondere a una provocazione”. Il leader della Renamo, scrive Noticias citando “fonti concordanti”, ha lasciato il campo un’ora dopo l’avvio dell’offensiva e alle ore 16:00 l’ospedale di Gorongosa non aveva ancora ricevuto alcun morto o ferito in connessione con l’attacco.
Al momento non risultano notizie di morti o feriti provocati durante l’attacco, mentre, secondo voci tutte da confermare, il leader della Renamo Afonso Dhlakama si sarebbe dato alla macchia nascondendosi nella vicina foresta di Gorongosa.
Alcuni degli abitanti dei centri abitati vicini alla base della Renamo avrebbero abbandonato i propri villaggi nel timore di ulteriori violenze.* Massimo Zaurrini – Atlasweb