Una commissione giudiziaria nigeriana ha invitato oggi il governo federale a processare il generale dell’esercito Adeniyi Oyebade per l’uccisione di centinaia di militanti sciiti nel corso di scontri avvenuti nel dicembre scorso a Zaria, nello stato settentrionale di Kaduna. Lo riporta l’emittente britannica «Bbc», secondo cui il rapporto della commissione è stato presentato all’esecutivo il 15 luglio scorso. Oyebade sarebbe stato responsabile del dispiegamento e dell’armamento dei suoi uomini in un’operazione che ha provocato la morte di 389 membri della minoranza sciita. Durante gli scontri, secondo il rapporto, l’esercito avrebbe violato “tutte le regole d’ingaggio” e fatto ricorso a “un uso sproporzionato della forza”.
Il generale non ha ancora commentato le accuse, ma l’esercito ha sempre negato le ricostruzioni della vicenda rese note dalle autorità civili, dalla stampa e dal Movimento islamico nigeriano (Imn), contro il quale era scattata l’operazione. Secondo i militari, infatti, negli scontri di Zaria sarebbero morti solo sette militanti sciiti. Nel frattempo il portavoce dell’Imn, Ibrahim Musa, ha reso noto che almeno 800 persone risultano ancora scomparse dopo le violenze di dicembre. Gli scontri, scoppiati a seguito di un presunto tentato omicidio nei confronti del capo delle forze armate Tukur Yusuf Buratai (circostanza sempre negata dagli sciiti), provocarono all’epoca anche un incidente diplomatico tra la Nigeria e l’Iran, considerato il principale sostenitore politico e finanziario dell’Imn.
(02/08/2016 Fonte: Agenzia Nova)
