• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • ULTIMO NUMERO (2/2025)
    • ANTEPRIMA NUOVO NUMERO (3/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Per insegnanti e studenti
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • L’estate di Africa (evento online)
    • ALGERIA
    • Ghana, Togo e Benin
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • Rwanda e Uganda
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
    • ZAMBIA
  • EVENTI E CORSI
    • CORSI ONLINE
      • Arabo
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
  • MOSTRE
  • shop
  • 100 afriche

Edizione del 06/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

papaia

    papaia
    CONTINENTE VEROSAPORI

    La papaia, il frutto tropicale che colonizza l’Africa

    di claudia 1 Marzo 2025
    Scritto da claudia

    di Tommaso Meo

    Dolce, ricca di proprietà, di coltivazione relativamente facile. Un frutto venuto dall’America Latina che in Africa ha trovato nuova casa. Adattissima. E il cui consumo è anche indice di un certo benessere

    La papaia è uno dei frutti esotici più coltivati e consumati al mondo, ma che forse conosciamo ancora poco. Non nasce nelle vaschette di plastica dei nostri supermercati, bensì cresce su caratteristiche piante monofusto alte fra i tre e i dieci metri. Dalla buccia verde e gialla e dalla polpa arancione, questa specie di melone tropicale pesa in media mezzo chilogrammo ma può arrivare fino a nove chili.

    Origine e produzione

    Originaria del Messico meridionale, la papaia è stata introdotta in Africa e in India dai coloni europei nei secoli passati. Storicamente era fatta fermentare per produrre una bevanda alcolica, mentre oggi, grazie al suo sapore dolce, quasi un misto tra diversi frutti tropicali come mango, ananas e banana, si usa in diverse preparazioni ed è un ingrediente pregiato di dolci, marmellate, budini e gelati. La papaia è poi famosa anche per le sue proprietà benefiche, essendo ricca di vitamine, antiossidanti, minerali e acidi della frutta.
    Le piante di papaia crescono bene in un clima tropicale, con elevata umidità, e hanno bisogno continuo d’acqua. Dal momento in cui viene piantato il seme, occorre attendere almeno nove mesi per il primo raccolto, ma poi gli alberi daranno frutti tutto l’anno, maturando in 4-5 giorni. Anche se la produzione della papaia non è troppo difficile ed è a grande valore aggiunto, gli agricoltori devono bilanciare prezzi spesso bassi con i costi che comunque ci sono. Per incidere sul mercato è importante l’estetica, e avere frutti di un peso adeguato, e senza imperfezioni, è l’ideale, ma non sempre è possibile. Solitamente i frutti troppo maturi o di seconda scelta vengono inviati alle fabbriche di spremitura o venduti sul mercato ambulante locale.

    La papaina

    La papaia non viene però coltivata solo per essere consumata fresca o processata e usata nella preparazione di altri alimenti. Quando viene incisa, la buccia del frutto non ancora maturo lascia fuoriuscire un liquido bianco che coagula velocemente. Un frutto di dimensioni medie fornisce circa 100 grammi di lattice. Questo contiene la papaina, un enzima le cui proprietà sono simili a quelle della pepsina e della tripsina. L’azione digestiva e dissolvente delle proteine ​​che caratterizzano questo prodotto della papaia è utilizzata a scopo terapeutico e nella cosmetica, oltre che nell’industria del cuoio, della seta e nella produzione della birra.

    I numeri

    Oggi si producono nel mondo 13,82 milioni di tonnellate di papaia, ma si prevede che la produzione globale aumenterà dell’1,9% ogni anno, fino a 18 milioni di tonnellate nel 2032. L’India ne è attualmente il maggior produttore e il Messico il più grande esportatore. Gli Stati Uniti importano più papaia di ogni altro Paese, con l’Unione Europea in seconda posizione. Secondo la Fao, l’Africa nel 2022 ne ha esportate 8.420 tonnellate, tra cui la Costa d’Avorio 267 tonnellate e il Ghana 595. La quota delle esportazioni globali è in generale bassa in rapporto alla produzione: circa il 2,5%. Ostacoli importanti a un’espansione significativa del commercio internazionale sono l’elevata deperibilità del frutto e la sua fragilità.
    Tuttavia, le innovazioni nella catena del freddo, nel confezionamento e nelle tecnologie di trasporto promettono di facilitare una più ampia distribuzione in futuro. Nel frattempo, l’aumento della produzione previsto è principalmente guidato dalla domanda interna grazie alla crescita della popolazione e del reddito. Si dice che la papaia prosperi quando l’economia va bene: mangiarla non è infatti quasi mai un bisogno, ma una scelta soprattutto per la propria salute. Chi ne conosce e apprezza le proprietà salutari è disposto a spendere per questo frutto, tra le altre qualità eccellente per il sistema digestivo e ricco di vitamina C.

    In Africa

    La crescita della domanda mondiale di papaia riguarda l’Africa perché ha spinto ad estendere le piantagioni in particolare nel bacino del fiume Congo, nella regione equatoriale del continente. Se la Repubblica del Congo (Brazzaville) è il secondo maggior produttore africano dopo la Nigeria, dal 2015 la coltivazione della papaia è ripresa anche nella vicina Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Abbandonata negli ultimi anni dai contadini, scoraggiati dal virus del mosaico che ha decimato le piantagioni, questa coltura vive ora una seconda vita tra Kinshasa e il territorio di Beni, in Nord Kivu, nell’est del Paese, e sotto la spinta del governo. Recentemente, infatti, sono state introdotte nuove varietà resistenti che stanno dando buoni risultati e contribuendo a migliorare i redditi dei produttori locali, trascinando molti fuori dalla povertà. La costante insicurezza nella regione, dovuta ai gruppi armati, è però una grossa incognita che rischia di mettere un nuovo freno alla produzione.

    Le coltivazioni di papaia si estendono lungo tutta la fascia tropicale dell’Africa dal Ghana al Benin fino al Mozambico a est, ma la produzione, soprattutto qui, sta subendo l’attacco anche della cocciniglia della papaia (paracoccus marginatus), un parassita che ha causato molti danni tra i piccoli agricoltori da quando ha invaso per la prima volta la parte orientale del continente tra il 2015 e il 2020.

    La ricerca non è rimasta a guardare e il Centro internazionale per l’agricoltura e le scienze biologiche (Cabi) sta lavorando in collaborazione con le istituzioni nazionali per aiutare gli agricoltori di Sud Sudan, Kenya e Uganda a reagire a questa sfida. Oltre a formazione e prevenzione, la prospettiva è di introdurre un nemico naturale per combattere la cocciniglia della papaia: una vespa conosciuta come acerophagus papayae. L’obiettivo finale è offrire un’alternativa ai pesticidi chimici, più dannosi da maneggiare e con un maggiore impatto sull’ambiente, per controllare la cocciniglia della papaia attraverso un piano di gestione integrata dei parassiti. Da questa vittoria passa la crescita della produzione nel continente.

    Questo articolo è uscito sul numero 5/2024 della rivista Africa. Clicca qui per acquistare una copia.

    Condividi
    1 Marzo 2025 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • LO SCATTO

    Rd Congo, piantagione di papaia

    di claudia 7 Ottobre 2024
    7 Ottobre 2024

    Repubblica Democratica del Congo: in una piantagione un lavoratore incide i frutti di papaia per estrarre il lattice richiesto molto richiesto dall’industria cosmetica e alimentare. – Copertina dell’articolo “Il boom …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • LO SCATTO

    Un lavoratore in una piantagione di papaia

    di claudia 25 Settembre 2024
    25 Settembre 2024

    Un lavoratore in una piantagione che produce papaina. La papaina è presente nei frutti di papaia ed è un il lattice richiestodall’industria cosmetica e alimentare. – Foto di Kris Pannecoucke/Panos …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Rd Congo: drammatica la crisi nell’est, le testimonianze dei missionari

    26 Maggio 2025
  • L’alcol ugandese farà il giro del mondo

    26 Maggio 2025
  • Nigeria, Dangote vuole esportare polipropilene fuori dall’Africa

    26 Maggio 2025
  • Kenya, propaganda 2.0: come il potere risponde alla Gen Z

    25 Maggio 2025
  • Il libro della settimana: L’insieme delle parti 

    25 Maggio 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 06/06/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA