Circa 95.000 madri potrebbero partorire senza l’assistenza di un operatore sanitario qualificato nei prossimi 12 mesi in Africa. L’allarme è stato lanciato oggi da Save the Children, che denuncia come causa principale i drastici tagli agli aiuti internazionali.
L’Organizzazione avverte che questa situazione esporrebbe migliaia di donne e neonati a complicazioni potenzialmente letali. I Paesi più a rischio sono la Repubblica Democratica del Congo (Rdc), lo Yemen e la Nigeria. In particolare, la Rdc è la nazione più colpita, con oltre 82.000 nascite che potrebbero avvenire senza un professionista qualificato nel prossimo anno. Seguono lo Yemen con 5.231 casi e la Nigeria con 4.607.
Save the Children sottolinea che la presenza di personale qualificato al parto (medici, infermieri e ostetriche) riduce significativamente le complicanze, migliorando i tassi di sopravvivenza sia per la madre che per il bambino. L’intervento di personale medico esperto nel critico “minuto d’oro” dopo la nascita può aumentare notevolmente le possibilità di sopravvivenza.
I governi devono agire ora per ripensare e riallineare i finanziamenti per la salute: mobilitando le risorse interne, tassando i prodotti nocivi, coordinando il sostegno dei donatori e investendo in sistemi sanitari primari resilienti. Il futuro della copertura sanitaria universale dipende da decisioni coraggiose prese oggi”, ha dichiarato Moazzam Malik, direttore generale di Save the Children Uk.