Ha tutta l’aria di una rottura diplomatica la disputa che si sta consumando tra i governi di Pretoria e di Kigali dopo l’attacco, nei giorni scorsi, della residenza a Johannesburg di un oppositore ruandese in esilio. Nel fine settimana, Pretoria ha espulso tre diplomatici ruandesi, una mossa subito seguita dall’espulsione di sei diplomatici sudafricani, con accuse di “spionaggio”. Ieri, infine, il Sudafrica ha espulso anche un diplomatico burundese accusato di aver collaborato con i i ruandesi.
I governi sudafricano e ruandese non hanno fornito ulteriori spiegazioni, ma gli osservatori si accordano nell’interpretare la mossa come il risultato degli attacchi contro oppositori ruandesi in esilio in Sudafrica. Prima dell’attacco alla residenza dell’ex capo di stato maggiore ruandese Kayumba Nyamwasa – che già nel giugno del 2010 aveva denunciato un tentativo di omicidio nei suoi confronti – a gennaio un ex collega di Nyamwasa, Patrick Karegeya, era stato assassinato a Johannesburg.
In quel caso, il governo di Kigali aveva negato ogni responsabilità nell’omicidio, ma espresso soddisfazione per la sorte dell’oppositore.
Il 1° marzo, in un rapporto sulla situazione dei diritti umani nel mondo, il Dipartimento di Stato di Washington ha espresso dure critiche nei confronti del Rwanda. – Atlasweb