Una decisione “illegale”: questo è stato il giudizio del ministro delle miniere dello Zambia, Christopher Yaluma, a proposito dell’annuncio della multinazionale Glencore, che chiuderà la divisione che si occupa di zinco nel paese africano, dopo una disputa per motivi fiscali con il governo.
“Non tolleriamo riduzioni di personale compiute senza seguire le procedure”, ha proseguito il ministro, accusando l’azienda e la sua controllata locale Mopani di non aver preavvisato il governo, come invece richiede la legge in vigore. “Della decisione sono a conoscenza i ministri competenti nel governo dello Zambia, che ne hanno ricevuto comunicazione”, ha da parte sua specificato Glencore.
Secondo le ultime stime, i posti di lavoro interessati dai tagli sono per ora 170. La scorsa settimana Glencore aveva minacciato di chiudere “alcune attività” nel paese in attesa di ricevere 200 milioni di dollari in rimborsi fiscali che il governo aveva congelato a giugno. Secondo le autorità, che avevano bloccato in totale fondi per 600 milioni di dollari, la controllata locale della multinazionale e altre compagnie avrebbero evaso le tasse. – Misna