Un processo per stregoneria accende il dibattito in Zambia

di claudia

In Zambia, un processo in corso ha catturato l’attenzione nazionale. Secondo quanto riportano i giornali locali, due uomini sono accusati di stregoneria con l’intento di danneggiare il presidente Hakainde Hichilema che l’anno prossimo ha in programma di presentarsi nuovamente alle elezioni.

Nel dicembre 2024, Jasten Mabulesse Candunde, cittadino mozambicano, e Leonard Phiri, capo villaggio zambiano, sono stati arrestati mentre tentavano di vendere amuleti, tra cui un camaleonte vivo. Durante le perquisizioni nei loro confronti, la polizia ha rinvenuto 14 bottiglie vuote di medicinali tradizionali, una coda di un animale non identificato e altre sostanze in polvere. Le autorità sostengono che questi oggetti servissero a praticare rituali di stregoneria per danneggiare il presidente Hichilema. I due uomini sono stati accusati di crudeltà verso gli animali e di possesso di strumenti di stregoneria.

L’accusa ritiene che i due presunti “sciamani” siano stati ingaggiati da Nelson Banda, fratello di Emmanuel Banda, un ex parlamentare zambiano attualmente latitante. La polizia ha detto che un uomo ha confessato di essere stato ingaggiato per compiere una maledizione per uccidere Hichilema. In cambio gli sarebbe stato promesso più di un milione di dollari.

Il processo, iniziato a Lusaka la scorsa settimana, ha suscitato accese discussioni sulla validità e l’applicazione della legge sulla stregoneria, introdotta durante il periodo coloniale britannico nel 1914 e aggiornata l’ultima volta nel 1994. Questa legge prevede sanzioni sia per chi pratica la stregoneria sia per chi diffonde accuse infondate contro qualcuno.

Nonostante lo Zambia si proclami ufficialmente una nazione cristiana, le credenze nella stregoneria sono però profondamente radicate nella cultura locale. Uno studio del 2018 ha rilevato che il 79% della popolazione zambiana crede nell’esistenza della stregoneria. Queste credenze influenzano vari aspetti della vita quotidiana e possono essere strumentalizzate per scopi politici.

Il caso in questione ha riacceso il dibattito sulla necessità di riformare le leggi sulla stregoneria, considerate da molti come retaggi coloniali che non riflettono le realtà culturali e sociali attuali dei Paesi africani.

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